D’Annunzio e l’Europa Stampa

Aa. Vv.

D'Annunzio e l'Europa

Casa Editrice Pagine / I libri del Borghese, pagg.246, € 18,00

 

aavv dannunzio e leuropa  IL LIBRO – Aperto da una Premessa di Domenico Fisichella, questo volume contiene scritti di autorevoli studiosi: Ruggero Puletti, Geno Pampaloni, Ferruccio Ulivi, Isabella Benfante, Maria Gazzetti, Annamaria Andreoli, John Woodhouse, Franco Meregalli, Cesare G. De Michelis, Walter Tortoreto, Antimo Negri. Le loro pagine analizzano sia l'influenza che le culture francese, inglese, tedesca, spagnola, russa hanno esercitato sulla produzione di G. D'Annunzio poeta, romanziere, drammaturgo, giornalista, sia l'influenza che la poliedrica attività del Vate abruzzese ha esercitato sulle predette culture europee e di radice europea. Ne emerge un dibattito di notevole interesse che investe altresì la pagina di D'Annunzio come eroe militare, protagonista dell'impresa fiumana, uomo politico, inclusi i rapporti con il movimento e poi il regime fascista.
  "L'auspicio – spiega, nella Premessa, Domenico Fisichella - è che l'edizione odierna, a cento anni dalla vicenda fiumana, contribuisca a una rivisitazione complessiva e pacata dell'interazione, attraverso D'Annunzio, tra i mondi culturali italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, russo, per valutarne assonanze e dissonanze, in una cornice che vuol essere di reciproco arricchimento."

  DAL TESTO – "Per quanto possa apparire paradossale, è proprio il D'Annunzio politico e calato nella storia che aiuta a completare il panorama, pur se l'avventura di Fiume non ha avuto, perché non poteva avere, l'esito da lui propugnato. In una sorta di eterogenesi dei fini, accade che il D'Annunzio poeta non riesca del tutto a cancellare il ruolo del D'Annunzio che si fa soggetto di storia. E perché poi dovrebbe, se l'uomo non è solo un essere a un'unica dimensione, e al di là della favolistica gli è dato vivere nella concretezza e complessità di un'esistenza costantemente in bilico tra libertà e necessità, tra intenzioni che quanto più sono inclini all'immaginazione priva di freni, tanto più rischiano le dure smentite ad opera del reticolo circostanziale? Del resto, se il mondo è uscito dall'incantamento, miti e magie hanno il respiro corto, anche perché l'accelerazione crescente dei tempi storico-sociali rende precaria la memoria collettiva, e la mente collettiva come crea il mito così con la stessa velocità lo distrugge."

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Domenico Fisichella - Nuove prospettive su D'Annunzio e il decadentismo, di Ruggero Puletti - L'eredità di D'Annunzio, di Geno Pampaloni - Le arti figurative in D'Annunzio, di Ferruccio Ulivi - Fonti greche e mediazioni francesi nella «Ville morte», di Isabella Benfante - Gabriele D'Annunzio in Germania, di Maria Gazzetti - D'Annunzio narratore europeo, di Annamaria Andreoli - D'Annunzio tra Italia e Inghilterra, di John Woodhouse - D'Annunzio e il mondo ispanico, di Franco Meregalli - D'Annunzio, la Russia, i paesi slavi, di Cesare G. De Michelis - D'Annunzio e la musica fra Italia ed Europa: Monteverdi e Wagner, di Walter Tortoreto - Il «superuomo» di Nietzsche e l'uomo «multanime» di D'Annunzio, di Antimo Negri