La CIA e il terrorismo italiano Stampa

Giovanni Mario Ceci

La CIA e il terrorismo italiano
Dalla strage di piazza Fontana agli anni Ottanta
(1969-1986)


Carocci Editore, pagg.165, € 18,00

 

ceci cia  IL LIBRO – Quali furono le valutazioni degli Stati Uniti in merito alla drammatica stagione di terrorismo che l'Italia visse dalla fine degli anni Sessanta fino alla metà degli anni Ottanta? Quali le reazioni della CIA, dell'ambasciata americana a Roma, del Dipartimento di Stato, della Casa Bianca in merito alle bombe di piazza Fontana, alla strategia della tensione e ai tentativi di colpo di Stato? Quando a Langley, a Washington e a via Veneto iniziarono ad analizzare il terrorismo di sinistra e quali furono i giudizi elaborati circa le possibili conseguenze sul sistema politico italiano? Che atteggiamento ebbero di fronte al sequestro e all'omicidio di Aldo Moro? Le Brigate rosse e le altre organizzazioni terroristiche di sinistra vennero considerate il tassello fondamentale di una trama internazionale del terrore diretta dall'Unione Sovietica o un fenomeno domestico e non eterodiretto? Come furono valutate la risposta dello Stato italiano alle strategie eversive e l'evoluzione dei gruppi terroristici dalla fine degli anni Settanta fino al loro irreversibile declino? Sulla base di una vasta documentazione, il volume intende fornire alcune possibili risposte a tali domande, ricostruendo il punto di vista, le analisi, le valutazioni della CIA in merito ai terrorismi e alle trame eversive in Italia dalla fine degli anni Sessanta fino agli ultimi report elaborati a Washington nel 1986. Ma non solo. Soprattutto fino al 1979 (ovvero fino a quando gran parte della documentazione non prodotta dalla CIA è consultabile), il libro cerca di accompagnare e di integrare l'analisi relativa alle posizioni dell'agenzia di Langley - che rimane naturalmente l'oggetto principale del lavoro - con un esame delle reazioni e dei giudizi anche di alcuni degli altri principali attori politico-diplomatici statunitensi: in particolare l'ambasciata americana a Roma, il Dipartimento di Stato e la Casa Bianca.
  Il volume prende le mosse dai report e dalle analisi elaborati dalla CIA - e dagli altri attori politico-diplomatici americani - a partire dalla strage di piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969 e termina con l'esame di alcuni report dell'intelligence americana di metà anni Ottanta. All' interno di questo ampio arco cronologico sono state identificate quattro fasi principali, che attraversano il volume e i suoi capitoli. Queste quattro fasi sono state individuate tenendo in considerazione due fattori-variabili principali, essenzialmente correlati tra loro: la quantità delle fonti consultabili, che non è affatto omogenea nel corso del periodo preso in esame; e il livello di interesse e di attenzione degli statunitensi verso il terrorismo e le minacce eversive in Italia.
  La tesi sostenuta dall'Autore è che la variazione nel tempo e il livello disomogeneo di disponibilità delle fonti non possono essere ritenuti casuali – né ricondotti meramente a problemi, che pure naturalmente ci sono e sono forse anche rilevanti, di declassificazione e quindi di accessibilità - ma sono strettamente correlati con il livello di attenzione e di interesse della CIA e degli altri soggetti politico-diplomatici statunitensi verso le trame eversive e i terrorismi italiani; e che questo livello di attenzione e di interesse - e la sua evoluzione nel tempo - dipende, a sua volta, soprattutto da quattro ragioni-variabili: a) dall'andamento della violenza terroristica in Italia; b) dallo sviluppo delle relazioni in generale tra Italia e Stati Uniti, e in particolare dal mutare delle preoccupazioni, delle priorità di Washington nei confronti di Roma; c) dall'evoluzione della percezione negli Stati Uniti in merito al terrorismo internazionale e dai mutamenti (talvolta profondi) all'interno del sistema e delle relazioni internazionali; d) dalle trasformazioni, anche importanti, all'interno della stessa CIA.

  DAL TESTO – "La prima, lunga, fase - in merito alla quale, per quanto riguarda i rapporti politici Italia-USA, abbiamo ormai a disposizione un patrimonio storiografico decisamente importante - è quella che va dalla fine del 1969 alla fine del 1976. È il periodo - all'interno del quale è possibile individuare ulteriori sottoperiodi, per quanto riguarda sia la politica estera americana in generale sia l'atteggiamento verso l'Italia - che coincide sostanzialmente, da un lato, con le amministrazioni Nixon e Ford (entrambe caratterizzate in modo decisivo dalla presenza di Henry A. Kissinger, che di fatto controllò e determinò per tutto il periodo le principali scelte di politica estera americana); dall'altro, con l'ascesa e con il declino di quella che - ma si tratta di un'espressione che appare, per diversi aspetti, decisamente inappropriata e fuorviante - è stata definita la "strategia della tensione"."

  L'AUTORE – Giovanni Mario Ceci insegna Storia dell'Europa contemporanea presso l'Università degli Studi Roma Tre. Per i tipi di Carocci Editore ha pubblicato "Moro e il PCI. La strategia dell'attenzione a il dibattito politico italiano (1967-1969)" (2013) e "Il terrorismo italiano. Storia di un dibattito" (2° rist. 2015).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. L'Italia tra stragi, inquietudini dei militari e tentativi di colpo di Stato («Bombings in Italy» - La CIA, gli Stati Uniti e il terrorismo nero negli anni della "strategia della tensione": le possibili ragioni di un silenzio - La "crescente irrequietezza" dei militari italiani e i diversi tentativi di colpo di Stato) - 2. La scoperta delle BR (Una lenta scoperta - Cresce la preoccupazione - I timori di Moro, la cautela di Andreotti) - 3. La CIA, gli Stati Uniti e il "caso Moro" («Moro is the closest thing Italy has to an indispensable man» - La CIA ha rifiutato una richiesta di aiuto per salvare Moro? - Un caso di terrorismo internazionale? - E alla fine l'intervento arrivò - Tra timori di un'escalation del terrorismo di sinistra e ripresa del terrorismo di destra) - 4. Una trama internazionale del terrore? («I sovietici addestrano, finanziano ed equipaggiano il terrorismo internazionale» - Profonde divergenze a Washington - I collegamenti internazionali delle organizzazioni terroristiche italiane) - 5. Attacco all'America (Turning to us Targets? - Le BR si stanno internazionalizzando? - Le BR e la minaccia nucleare) - 6. Le BR: chi sono, cosa vogliono, chi le appoggia (Una radiografia del brigatismo rosso - Sympathy and Support - «Nessuno è stato in grado di trovare nemmeno uno straccio di prova convincente del fatto che le Brigate rosse ricevano ordini dall'estero») - 7. A Farewell to Arms (Special Analysis: Il terrorismo di destra in Italia - Anatomia di un declino - Una risposta efficace e democratica - Tra euroterrorismo e pista centro-sudamericana – Epilogo) – Conclusioni - Indice dei nomi