Storia sociale del jazz Stampa

Eric J. Hobsbawm

Storia sociale del jazz

Mimesis Edizioni, pagg.484, € 26,00

 

hobsbawm jazz  IL LIBRO – Pubblicato per la prima volta con lo pseudonimo di Francis Newton, Storia sociale del jazz è il tributo di Hobsbawm al jazz e all'impatto rivoluzionario che questo genere musicale ebbe sulla società dei suoi tempi. Hobsbawm, l'intellettuale che ha segnato la cultura europea con la sua riflessione sul Novecento come secolo breve, è interessato a osservare in queste pagine la società che si muove attorno al jazz, un universo notturno di anime inquiete, mosse dal desiderio di cambiamento, dalla forza di un'innovazione che non si ferma al campo musicale. Una storia emozionante e originale raccontata da uno dei più autorevoli storici del Novecento.
  "Il jazz – spiega, nella Prefazione, Massimo Donà – [...] nasce e si sviluppa in una vera e propria terra di mezzo; quale espressione di un sempre sorprendente e intrascendibile crocevia; ci ricorda infatti Hobsbawm, che "il jazz nacque in una regione in cui si intersecavano tre diverse correnti di cultura europea: quella spagnola, quella francese e l'anglosassone [...]."

  DAL TESTO – "Questo isolamento della nuova avanguardia jazzistica fu particolarmente frustrante, dato che i suoi obiettivi non erano semplicemente musicali. Negli Stati Uniti essa fu uno degli aspetti della radicalizzazione dei neri americani, che ebbe uno sviluppo notevole negli anni sessanta. E, per citare uno dei cronisti più intelligenti dell'ambiente jazzistico di New York, «il free jazz è il jazz attuale più nero». Ora, come viene precisato in questo libro, c'è un rapporto organico tra la presa di coscienza nera e la sperimentazione jazz. Siccome i bianchi imitavano reiteratamente gli stili dei neri, e così facendo guadagnavano più dei neri, il desiderio è grande per gli artisti neri di inventare qualcosa che sia impossibile da imitare, almeno una volta, perché difficile da eseguire. Il fattore politico nella nuova rivoluzione jazzistica era sufficientemente avvertibile."

  L'AUTORE – Eric Hobsbawm (Alessandria d'Egitto 1917 - Londra 2012) è stato il più influente storico del Novecento. Di formazione marxista, ma sempre lontano da posizioni dogmatiche, ha elaborato alcune visioni della storia che hanno segnato profondamente la cultura, come la definizione di secolo breve applicata al dinamico e rivoluzionario Novecento. Ha dedicato diversi studi alla storia della classe operaia e al proletariato internazionale. Tra le sue opere ricordiamo "Studi di storia del movimento operaio" (19784), "Rivoluzione industriale e rivolta nelle campagne" (2013), "Le rivoluzioni borghesi 1789-1848" (2016), "Il trionfo della borghesia 1848-1875" (20193).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Massimo Donà - Storia sociale del jazz – Avvertenza all'edizione italiana – Introduzione all'edizione italiana – Introduzione - Avvertenza alla prima edizione - Come si riconosce il jazz - Parte prima. La storia - 1. Preistoria - 2. L'espansione - 3. La trasformazione - Parte seconda. La musica - 1. Il blues e il jazz strumentale - 2. Gli strumenti - 3. Le conquiste musicali - 4. Il jazz e le altre arti – Parte terza. L'aspetto economico (1. Musica popolare - 2. L'industria del jazz) - Parte quarta. La gente del jazz - 1. I musicisti - 2. Il pubblico fino agli anni cinquanta - 3. Il jazz come protesta - Appendice prima (I jazz-amatori in Inghilterra, 1958 - Il linguaggio del jazz - Guida ad una lettura più approfondita) - Appendice seconda, di Arrigo Zoli (I protagonisti del jazz - Trombettisti: King Oliver - Louis Armstrong – Bix Beiderbecke - Dizzy Gillespie – Miles Davies - Clifford Brown - Trombonisti: Jay Jay Johnson - Clarinettisti: Benny Goodman - Saxofonisti: Sidney Bechet - Coleman Hawkins - Lester Young - Charlie Parker - Lee Konitz - Sonny Rollins - Stan Getz - John CoItrane - Eric Dolphy - Omette Coleman - Pianisti: «Jelly-Roll» Morton - James P. Johnson - Art Tatum - Fats WalIer - Earl Hines - Teddy Wilson - Bud Powell - Lennie Tristano - Thelonious Monk - Bill Evans – Cecii Taylor - Vibrafonisti: Lionel Hampton - Chitarristi: Django Reinhardt - Charlie Christian - Contrabbassisti: Charles Mingus - Batteristi: Max Roach - Cantanti: Bessie Smith - Mahalia Jackson – Billie Holiday - Ella Fitzgerald - Sarah Vaughan - Big band leaders: Fletcher Henderson - Duke Ellington - Count Basie) - Indice dei nomi