Romanticismo politico Stampa E-mail

Carl Schmitt

Romanticismo politico
A cura di Carlo Galli


il Mulino, pagg.248, € 23,00

 

schmitt romanticismo  IL LIBRO – Pubblicato a Monaco nel 1919, «Romanticismo politico» è uno dei libri più rilevanti e controversi di Carl Schmitt. Nel confrontarsi con il romanticismo, la corrente di pensiero e di letteratura che è ancora oggi parte costitutiva dell'autocoscienza della Germania, il giurista tedesco legge il fenomeno culturale alla luce delle categorie combinate di mediazione e immediatezza, di soggetto e oggetto, di esperienza vissuta e forma, realizzando un incrocio azzardato e affascinante fra letteratura, filosofia e politica. È l'opera di un autore poco più che trentenne, che si dimostra tuttavia già studioso maturo, capace di sviluppare e concludere un rapporto antagonistico col proprio tempo. Il volume si arricchisce di una introduzione di Carlo Galli, che su Schmitt ha scritto pagine definitive.
  Questo – scrive Calo Galli nella Presentazione – "è un libro fortemente polemico e oggetto di forti polemiche; e in fondo di valore teoretico più che storiografico. È un libro, infatti, che comprende che nel romanticismo si affacciano sempre di nuovo due questioni vitali e centrali, che proprio per questo incontrano sempre nuove risonanze e dissonanze: la prima verte sul nesso fra razionalismo e irrazionalismo e sul rovesciarsi dell'uno nell'altro a causa della loro mancata presa sulla realtà (nella loro forma astratta); la seconda è sul nesso, se esiste, fra estetica e politica, ovvero se la creazione estetica di mondi sia una fuga dal mondo politico, o se attraverso la mediazione artistica sia esperibile una Verità oggettiva post-razionale".

  DAL TESTO – "Il romanticismo politico è un'emozione di accompagnamento del romantico davanti a un fatto politico, che dà origine, occasionalmente, a una produttività di tipo romantico. L'impressione suscitata dalla realtà storico-politica deve divenire l'occasione per un'opera di creazione soggettiva. Se al soggetto mancano le capacità specificamente estetiche, e cioè lirico-musicali, allora dà origine a un ragionamento che muove da materiali storici, filosofici, teologici o di altre scienze, a una musica intellettuale per un programma politico. Non si tratta qui dell'irrazionalità del mito, dato che la creazione di un mito politico o storico è frutto di un'attività politica, e che il complesso delle ragioni che rendono credibile un mito, a cui questo non si può sottrarre, è emanazione di un'energia politica. Soltanto nella guerra reale può nascere un mito."

  L'AUTORE – Carl Schmitt (1888-1985) ha insegnato in varie università tedesche, prima di diventare professore all'Università di Berlino nel 1933. Ritiratosi a vita privata alla fine della guerra, continuò a lavorare e a pubblicare nel campo del diritto internazionale. Fra le sue opere pubblicate dal Mulino ricordiamo: «Le categorie del 'politico'» (nuova ed. 2014), «Amleto o Ecuba. L'irrompere del gioco nel dramma» (nuova ed. 2012), «La guerra d'aggressione come crimine internazionale» (2015), «Sul Leviatano» (nuova ed. 2017) e «Legalità e legittimità» (2018).

  IL CURATORE - Carlo Galli ha insegnato Storia delle dottrine politiche nell'Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato fra l'altro «Genealogia della politica. Carl Schmitt e la crisi del pensiero politico moderno» (20102), «Marx eretico» (2018), «Sovranità» (2019) e «Forme della critica» (2020). Dirige la rivista «Filosofia politica».

  INDICE DELL'OPERA - Presentazione, di Carlo Galli – Premessa – Introduzione - Parte prima. La situazione esteriore - Parte seconda. La struttura dello spirito romantico - I. «La recherche de la réalité» - II. La struttura occasionalistica del romanticismo - Parte terza. Romanticismo politico – Conclusione - Indice sommario - Indice dei nomi