Nova Historica 72 Stampa

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Nova Historica
Nuova serie – anno 18 – numero 72


Casa Editrice Pagine, pagg.207, € 21,00

 

novahistorica 72  Il numero 72 della rivista "Nova Historica" è in gran parte dedicato al 75° anniversario del massacro di Hiroshima, un crimine rimasto impunito. "Pensate – scrive il direttore, Massimo Magliaro, nell'Editoriale -. Il 6 agosto viene distrutta Hiroshima. L'8 agosto a Londra americani, sovietici e britannici firmano l'accordo per costituire il Tribunale militare internazionale (quello di Norimberga) con lo scopo di giudicare i crimini di guerra e quelli contro la pace e contro l'umanità. Il 9 agosto viene distrutta Nagasaki. In quei due giorni (6 e 9) vengono commessi nel giro di pochissimi minuti secondi proprio tutti questi crimini. Ma nessuno dei responsabili verrà mai processato né da quello istituito a Londra né da altri Tribunali".

  Sul tema delle "bombe democratiche" seguono gli articoli di Roberto Pecchioli, Pietro Cappellari, Francesco Lamendola. In particolare, Cappellari rievoca i bombardamenti angloamericani sull'Italia durante la Seconda guerra mondiale, che provocarono "la morte di oltre 60.000 persone, forse 100.000. Un'ecatombe senza precedenti nella Storia della Nazione".

  L'intervento di Primo Siena è invece dedicato al Movimento Sociale Italiano, "una forza di libertà" che – nel corso di un cinquantennio – "cercò di lanciare un ponte dove far transitare quanto restava di riscattabile del passato per inverarlo in un progetto nuovo di società libera, germinata da un seme antico".

  Nazzareno Mollicone, nella quinta puntata dedicata alla storia del Sindacalismo, ricostruisce le origini dell'Ugl.

  Lo stesso Mollicone è poi intervistato da Roberto Rosseti sulla strage del 2 agosto 1980 alla Stazione di Bologna.

  Sophie Akl-Chedid si interroga sugli autori dell'assassinio del Presidente del Libano, Pierre al-Gumayyil (Bachir Gemayel), il 14 settembre 1982.

  Analoga ricerca compie Franco Nerozzi a proposito di Ahmad Shah Massoud, il "leone del Panjshir", ucciso a soli 48 anni da "due algerini con passaporto belga" il 9 settembre 2001.

  Concludono il fascicolo un'appendice riccamente illustrata sulle città fondate dal Regime fascista e una bibliografia controcorrente sui temi del razzismo e dello schiavismo.