Poesia, scienza e dissidenza Stampa

Francesco Benozzo

Poesia, scienza e dissidenza
Interviste (2015-2020)


Clueb, pagg.144, € 15,00

 

benozzo poesia  IL LIBRO – Soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui ci rendiamo conto delle conseguenze concrete e spesso invasive che il pensiero scientifico può avere sulle nostre vite, diventa necessario rivendicare con forza i principi su cui la scienza moderna, da Galileo in poi, è fondata: la confutabilità, il dialogo, l'arte del dubbio su ogni verità. Come scrisse Richard Feynman, il fisico americano premio Nobel nel 1965, «la vera ricerca scientifica si basa sull'irriverenza».
  Questo libro raccoglie dodici tra le tante interviste rilasciate da Francesco Benozzo negli ultimi cinque anni. Sono state selezionate quelle che maggiormente mettono in luce la natura antidogmatica di questo studioso-poeta-musicista, per il quale la scienza e l'arte non possono che essere atti di consapevole ribellione, pratiche libertarie e antiautoritarie, concrete forme e azioni di dissidenza. Sono stati mantenuti i testi originali, aggiungendo solo alcune note quando sono sembrate utili a illuminare il contesto dell'intervista, oppure per fornire i riferimenti bibliografici di studi, testi o interventi di Benozzo cui a volte si allude senza citarli.
  Attraverso dodici interviste rilasciate negli ultimi cinque anni, questo libro lascia emergere il punto di vista di un intellettuale poliedrico in cui la scienza, la poesia e la musica si intrecciano in una articolata e mai scontata visione delle cose.
  "Questo libro – scrive Franco Cardini nell'introduzione - esce non casualmente proprio in questi mesi, poiché contiene, tra le altre, due coraggiose interviste che Francesco Benozzo ha rilasciato in pieno lockdown per l'emergenza sanitaria: due interviste dai toni forti, polemici e a tratti incendiari (in cui parla di «strage di stato», di «finta pandemia», di «lobotomizzazione degli individui», di «prove tecniche di soggiogamento delle popolazioni»), che hanno conosciuto una larga diffusione internazionale, con oltre due milioni di visualizzazioni, essendone apparse, su alcuni quotidiani e su centinaia di siti, delle versioni in lingua inglese, spagnola, tedesca, portoghese, serba, curda, ed essendo state riprese, oltretutto, da agenzie di stampa straniere, tra le quali la nota agenzia di stampa mediorientale «ANF News»."

  DAL TESTO – "Credo che a quasi tutti sia molto chiaro che le misure messe in atto per arginare la dichiarata pandemia non servono quasi a niente da un punto di vista medico, e che in ogni caso quello non è lo scopo per cui sono messe in atto. Le mascherine imposte nella «fase due», per esempio, fanno ridere i polli. Lo scopo di questi provvedimenti snervanti e per lo più demenziali, la cui attuazione è controllata dalle forze armate e di polizia, è quello di abituarci ad accettare delle regole rigide e disumane in nome di qualcosa che in realtà non ha niente a che vedere con la salute, o che, se volessimo essere anche più precisi, ha a che vedere con conseguenze che alla fine hanno minato, minano e mineranno la salute stessa. Quanto alla «strage di stato», ho usato quella frase citando un fatto su cui nessuno, nemmeno il Presidente della Repubblica, potrebbe obiettarmi niente: e cioè che con le spese militari che anche in questo periodo si spendono in un solo giorno (ripeto: con le spese che si spendono ogni ventiquattro ore) si sarebbero potuti invece costruire sei nuovi ospedali, evitando forse le stragi di medici e civili che hanno colpito in particolare le trincee degli ospedali lombardi. lo qui non sto parlando dei tagli alla sanità degli anni scorsi. Parlo di una situazione che è in atto adesso, anche adesso mentre le rispondo. Parlo del qui e ora."

  L'AUTORE – Francesco Benozzo insegna Filologia romanza all'Università di Bologna. Poeta e musicista di fama internazionale, è candidato al Premio Nobel per la Letteratura dal 2015.

  INDICE DELL'OPERA - Il filologo ribelle, di Franco Cardini - Per una filologia terracquea e libertaria - Sulla prima candidatura al Premio Nobel per la Letteratura - Sulla libertà di espressione - La poesia e la barbarie - Il poeta come antagonista - L'anelito alla libertà della musica tradizionale - Cantare il dissenso: la Grande Guerra nel canto popolare - Contro la moda della distopia: David Bowie e la ricerca della bellezza - La poesia, la musica, l'orizzonte contemporaneo - Pandemia dichiarata, soggiogamento delle popolazioni, soppressione della libertà di parola - La sospensione dell'incredulità nella grande truffa della pandemia - Poeti che fanno i profeti. Il delirio antropocenico e i millenarismi della post-estinzione