Autobiografia spirituale Stampa

Nikolaj Berdjaev

Autobiografia spirituale

Jaca Book, pagg.432, € 38,00

 

berdjaev autobiografia  IL LIBRO – L'"Autobiografia spirituale" di Nikolaj Berdjaev (1874-1948) non è l'ultimo libro scritto dal grande filosofo russo; cacciato dalla propria patria per decisione diretta di Lenin e stabilitosi a Parigi dal 1924, Berdjaev ne terminò infatti la versione iniziale già nel 1940 e prima della morte vi portò alcuni ritocchi, ma quest'opera resta comunque il suo testamento spirituale per la chiarezza con la quale, ripercorrendo la propria storia personale e quella di un mondo devastato da guerre e rivoluzioni, riscopre la centralità della persona creata da Dio e definita dal rapporto con un Dio che vuole la sua creatura come essere libero e creatore. La libertà e l'infinita creatività umana, continuamente riaffermate da Berdjaev, non sono quindi un gesto di autoaffermazione nichilista, in cui l'uomo nega tutto quanto si trova al di fuori del proprio arbitrio e della propria fantasia, ma sono piuttosto la continua tensione della persona per aderire al mistero dell'esistenza, al mistero degli esseri e delle cose e alla loro infinita e sorprendente bellezza.
  Filosofo dell'esistenza e non dell'essere, dopo essere stato marxista in gioventù, per sfuggire alle verità totalitarie Berdjaev non si rifugia in una verità debole e non nega la metafisica: l'investigazione del reale nel suo infinito mistero e nella sua verità ultima; il suo avversario è piuttosto una riduzione, quella che dietro la parola essere cela la pretesa di conoscere il reale sino a trasformarlo in un oggetto di dominio. In questo senso la filosofia di Berdjaev è nello stesso tempo irriducibile al semplice esistenzialismo e va intesa piuttosto come un personalismo esistenziale cristiano; al centro di questa meditazione che è in continua lotta contro ogni forma di totalitarismo c'è la ricerca di una totalità diversa e c'è l'esperienza di questa nuova infinita totalità: c'è innanzitutto la persona che si scopre irriducibile. E al centro della persona concretamente esistente, al centro di tutte le sue esperienze vitali e di tutte le cose che essa crea, c'è il rapporto ultimo nel quale essa si scopre veramente, il rapporto con Cristo, il Figlio, che è «l'unica via a Dio Padre» ed è la Persona nella quale ciascun uomo può essere veramente persona: uomo, chiamato a diventare Dio per grazia.
  "L'Autobiografia spirituale – scrive, nell'Introduzione, Adriano Dell'Asta - è stata considerata da molti l'opera migliore di Berdjaev, «il suo capolavoro», e il giudizio è sicuramente da condividere; anche alla luce di due considerazioni essenziali. Innanzitutto, questa sua eccezionalità non va ridotta al solo piano della testimonianza umana, perché qui vi sarebbe lo scoprirsi di tutta una vita, di tutto il tormento di un'anima unica; questo elemento c'è, ma non è quello fondamentale, e Berdjaev lo dice sin dalle prime pagine: l'autore non vuole confessarsi, non vuole scrivere le proprie memorie, pur nell'«ego-centratura» di una biografia, vuole parlare non del passato ma della nostalgia di qualcosa d'altro, di trascendente e nello stesso tempo di infinitamente più concreto di qualsiasi frammento del tempo vissuto, perché tutta la sua vita è stata definita dal contrario dell'egocentrismo, da quell'oblio di sé che è la creazione, la ricerca e la passione per la verità della sua persona."

  DAL TESTO – "Al centro del mio interesse religioso c'è sempre stato il problema della teodicea. In questo sono figlio di Dostoevskij. L'unico argomento serio che possa essere addotto a favore dell'ateismo è la difficoltà di conciliare l'esistenza di un Dio buono e onnipotente con l'esistenza del male e delle sofferenze del mondo. Tutte le dottrine teologiche, da questo punto di vista, mi sono sempre sembrate un'inaccettabile razionalizzazione del Mistero. Il problema della teodicea, per me, è stato innanzitutto il problema della libertà, problema fondamentale del mio pensiero filosofico. Sono stato infine costretto ad ammettere l'esistenza di una libertà increata, il che significa in fondo riconoscere l'esistenza di un mistero che non può essere razionalizzato e descrivere il cammino spirituale come un cammino verso questo mistero. Questa filosofia della libertà, legata sia al problema del male sia a quello della creazione, venne da me sviluppata in molti libri."

  L'AUTORE – Nikolaj Berdjaev (Kiev 1874 - Parigi 1948), deportato a Vologda per la sua appartenenza a un circolo socialista, ben presto abbandonò le simpatie marxiste per una revisione filosofica del pensiero di Marx, che lo portò a elaborare una concezione cristiana del mondo la cui idea dominante era quella della libertà creatrice. Espulso nel 1922 dalla Russia leninista per la sua fede, visse prima in Germana e poi in Francia, dove morì nel 1948. Jaca Book ha pubblicato: "Il senso della storia" (1977), "Autobiografia spirituale" (2006), "Dal profondo. 1918: la rivoluzione vista dalla Russia" (1971, ult. ed. 2017).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Adriano Dell'Asta - Avvertenza - Prefazione - Capitolo primo. Origini e provenienza. L'io e il mondo. Le prime spinte. Il mondo aristocratico - Capitolo secondo. La solitudine. L'angoscia. La libertà. La ribellione. La pietà. Dubbi e lotte spirituali. Riflessioni sull'eros (La solitudine - L'angoscia - La libertà - La ribellione - La pietà - Dubbi e lotte spirituali - Riflessioni sull'eros) - Capitolo terzo. La prima conversione. La ricerca del senso della vita - Capitolo quarto. Il mondo della conoscenza filosofica. Le fonti filosofiche - Capitolo quinto. La conversione alla rivoluzione e al socialismo. Il marxismo e l'idealismo - Capitolo sesto. La rinascita culturale russa all'inizio del XX secolo. Incontri - Capitolo settimo. La svolta verso il Cristianesimo. Il dramma religioso. Incontri spirituali - Capitolo ottavo. Il mondo dell'attività creatrice. Il senso di questa attività e l'esperienza dell'estasi creatrice - Capitolo nono. La rivoluzione russa e il mondo comunista - Capitolo decimo. Gli anni dell'esilio - Capitolo undicesimo. La mia filosofia definitiva. Professione di fede. Il mondo dell'escatologia. Il tempo e l'eternità - Capitolo dodicesimo. La conoscenza di sé e i suoi limiti. Conclusione su me stesso - Capitolo tredicesimo. Anni difficili (Appendice per gli anni 1940-1946) - Indice dei nomi