La questione comunista Stampa

Domenico Losurdo

La questione comunista
Storia e futuro di un'idea


Carocci Editore, pagg.208, € 16,00

 

losurdo questione  IL LIBRO – Dopo la dissoluzione dell'URSS, il marxismo, in particolare in Occidente, è entrato in una crisi che appare irreversibile. Per uscire da questa crisi – che non è un "destino" –, Domenico Losurdo, fuori da ogni intento apologetico, articola in questo libro un bilancio storico-filosofico dell'esperienza sovietica e del marxismo nel suo complesso. Ma Losurdo compie anche un passo ulteriore: osserva il marxismo per individuare ciò che esso è capace di costruire in un futuro più o meno lontano.
  Il testo qui presentato è l'ultima versione del file dal titolo di lavoro "La questione comunista a cent'anni dalla rivoluzione d'ottobre": è l'opera che Domenico Losurdo aveva intenzione di dare alle stampe dopo la pubblicazione del "Marxismo occidentale".
  Oltre agli indici (riportati nell'Appendice), nel file originale figura anche una bibliografia, revisionata dal Curatore, che ha stilato l'Indice dei nomi, invece mancante.
  Il volume – scrive, nell'Introduzione, Giorgio Grimaldi - "enuclea e discute (e apre alla discussione) una serie di elementi disposti non per immaginare, sognare, desiIderare «una società post-capitalistica e post-imperialistica», ma per «costruir[la]». Non che non siano possibili (e necessari) l'immaginazione, il sogno, il desiderio, ma mai come fine a sé stessi. Ciò che è stato immaginato, sognato, desiderato deve volgersi alla propria realizzazione: nel suo incontro con la differenza da cui pure scaturisce - la realtà -, essa ne cambierà inevitabilmente i tratti, ma questo è l'unico modo perché anche la realtà cambi i propri."

  DAL TESTO – "Quando Lenin decide di mutare la denominazione del partito operaio e rivoluzionario russo da socialdemocratico in comunista, non lo fa col pensiero rivolto in primo luogo alla fase finale della società postcapitalista teorizzata da Marx. Si tratta invece soprattutto di marcare le distanze rispetto al social-sciovinismo, rispetto ai «socialisti» che avevano legittimato la carneficina della prima guerra mondiale, non poche volte agitando le parole d'ordine dell'interventismo democratico: se i socialisti dei paesi dell'Intesa si proponevano di esportare la democrazia in Germania, i socialisti tedeschi erano decisi a esportarla nella Russia zarista alleata dell'Intesa. Disgraziatamente, il ruolo essenziale e talvolta persino d'avanguardia, svolto dai «socialisti» (e dai laburisti) nella promozione di guerre coloniali o neocoloniali, non si è esaurito: si pensi a Tony Blair, uno degli artefici della seconda guerra del Golfo (in base alla falsa accusa delle armi di distruzioni di massa che l'Irak di Saddam Hussein possedeva ed era pronto a utilizzare) o a François Hollande, uno degli interpreti più energici e spregiudicati della controffensiva neocolonialista in Medio Oriente e in Africa. Di nuovo una constatazione s'impone: per promuovere la lotta contro queste manipolazioni e queste infamie non c'è una parola migliore di "comunismo"!"

  L'AUTORE – Domenico Losurdo (1941-2018) è stato uno dei massimi filosofi politici italiani. Le sue opere vedono numerose edizioni in Italia e all'estero.

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. Ripensare il marxismo, progettare la società post-capitalista, di Giorgio Grimaldi - Premessa. «Antitotalitarismo» e anticomunismo quali dottrine di Stato - 1. Il comunismo quale «utopia capovolta»? («Antitotalitarismo» e autoassoluzione dell'Occidente liberale - Comunismo: una «parola indicibile»? - I labili confini tra utopia e progetto politico concreto - Natura, artificio, ingegneria sociale - Utopia e utopia realizzata - Utopia e utopia capovolta - Mito e realtà dell'«uomo nuovo» - Sviluppo delle forze produttive: una nuova utopia capovolta? - Lo «stato stazionario» e la «decrescita» come utopia capovolta) - 2. Liberalsocialismo o comunismo? (Marx, Lenin e la causa della libertà - «Reazione imperialista» e nascita del liberalsocialismo - Comunismo, liberalsocialismo, «socialismo per il popolo dei signori» - Liberalsocialismo e comunismo: tre occasioni di incontro (mancato) - Equivoco liberalsocialista e responsabilità comuniste - I limiti di fondo del liberalsocialismo - Bobbio contra Hobhouse: il liberalsocialismo quale fuga dal conflitto - Dalla fuga dal conflitto alla delegittimazione delle rivoluzioni anticoloniali - L'analisi del fascismo: Bobbio e la rottura con il liberalsocialismo - 1848 e 1989: Tocqueville e Bobbio - Rinascita ecologica del liberalsocialismo? - Movimento comunista ed eredità del liberalsocialismo) - 3. Maturazione del progetto comunista ed eredità liberale (Eredità liberale e critica del populismo - Il populismo quale culto della «decrescita» e della «natura» - Populismo e messianismo - Il comunismo quale capitolo di storia delle religioni? - Il messianismo del totalmente Altro - Il messianismo dell'Attesa - Ah, se Badiou avesse letto Togliatti! - Ritornare al «socialismo utopistico»? - Un'impresa donchisciottesca) - 4. Il comunismo come evasione e come «movimento reale» (Populismo, messianismo, ribellismo - Come il ribellismo si rovescia nel suo contrario - Come il messianismo si trasforma in capitolazionismo - Imprevedibilità del processo storico e... - ... duplice definizione del «comunismo») - Conclusioni. L'avventuroso viaggio di Colombo quale metafora della rivoluzione – Appendice - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi