Il mistero della camera gialla Stampa

Gaston Leroux

Il mistero della camera gialla

Ponte alle Grazie, pagg.336, € 16,80

 

leroux mistero  Gaston Leroux (1868-1927), nato a Parigi, lasciò la professione di avvocato per diventare cronista giudiziario e poi corrispondente di guerra. Celebre soprattutto per i brillanti romanzi polizieschi, tra cui "Il Fantasma dell'Opera" del 1910, scrisse anche racconti a sfondo psicologico. Nel 1907, pubblicò "Il mistero della camera gialla", un romanzo giallo di successo che ha conosciuto svariate trasposizioni cinematografiche ed è stato recentemente tradotto, per i tipi di Ponte alle Grazie, da Benedetta Marietti.

  Il protagonista del romanzo è il detective Joseph Rouletabille, un "bravo ometto" "di un'intelligenza pronta e originale" e con "una profondità di pensiero che non ho mai più trovato in nessun altro".

  Il "caso della camera gialla doveva non solo rivelarlo come miglior cronista ma anche farne il miglior poliziotto del mondo, doppia qualità che non bisognerebbe meravigliarsi di trovare nella stessa persona, dato che la stampa quotidiana cominciava già a trasformarsi e a diventare quello che pressappoco è oggi: la gazzetta del crimine".

  Il caso della camera gialla "fece scorrere fiumi d'inchiostro": "a quell'epoca l'opinione pubblica era così propensa ai dibattiti che una crisi ministeriale, scoppiata nello stesso periodo, passò completamente inosservata".

  Il processo che seguì conobbe grande risonanza e per mesi tenne tutti in sospeso "su quel caso oscuro – il più oscuro, per quanto ne so, che sia mai stato sottoposto alla perspicacia della nostra polizia o alla coscienza dei nostri giudici. Tutti cercarono la soluzione di questo interrogativo sconvolgente. Fu una sorta di drammatico rebus sul quale si accanirono la vecchia Europa e la giovane America".

  Ciò che "nessuno poté scoprire lo trovò il giovane Rouletabille, di diciott'anni, allora piccolo cronista in un grande giornale. Ma quando in corte d'assise portò la chiave dell'intero enigma, non disse tutta la verità. Lasciò emergere solo il necessario per 'spiegare l'inspiegabile' e per far assolvere un innocente. Oggi le ragioni che lo hanno indotto a tacere si sono dileguate".

  Quindi, il lettore scoprirà tutto e avrà davanti agli occhi la soluzione del mistero della camera gialla, "così come apparve agli occhi del mondo intero all'indomani del dramma del castello di Glandier".

  Secondo Alessandro Robecchi, il capolavoro di Leroux rappresenta "il molo da cui un grande autore salpa per scrivere tutto ciò che scriverà, e al tempo stesso un punto fermo, uno snodo imprescindibile, piazzato al confine tra romanzo popolare, enigma, sciarada, sfida al lettore, divertimento e mistero. Ricco, insomma, nella sua prosa distesa in cui si annidano indicazioni, suggerimenti, indizi".