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L'Italia napoleonica. Dizionario critico

migliorini_italia  Nell'età napoleonica l'Italia, come larga parte dell'Europa, è investita da un processo impetuoso e spesso disordinato di modernizzazione che in breve tempo rinnova radicalmente le istituzioni, le strutture economiche, la vita sociale e culturale immaginato per lunghi secoli - come scrive Montesquieu - "au coin du monde", ai margini della grande storia. Pensato sul modello dei grandi dizionari critici, strumento, quindi, di conoscenza e di studio insieme, Italia napoleonica intende fornire, nell'arco di oltre un centinaio di voci e un ricco apparato bibliografico, una esauriente ricognizione...

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Sentinelle della patria
vinci_sentinelle  "'Fascismo di confine' è la formula di grande pregnanza simbolica con cui il fascismo costruisce la propria identità alla frontiera nord-orientale d'Italia. Il confine orientale è esibito agli occhi della nazione come luogo per eccellenza in cui la patria si riconosce: da quella sorgente, che si veste di sacralità, essa può trarre la sua forza, le sue potenzialità espansive verso l'Europa centro-orientale e i Balcani, i suoi diritti di conquista, la sua tenacia difensiva contro il nemico interno ed esterno. Alla fine della Grande guerra, le 'terre redente' rappresentano un sacrario...
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L’immagine del Tempio
corbin_immagine  Ogni tentativo di costruire o ricostruire una teosofia del Tempio, di spiegare la ricorrenza delle ierofanie dell'Imago Templi, dovrà sostare a lungo presso la comunità degli esseni di Qumrān, la cui eredità suprema fu di trasmettere, sviluppato in una vasta letteratura, il messaggio del profeta Ezechiele. Non sono passati trent’anni dalla scoperta del primi «rotoli» nascosti nelle grotte del deserto di Giudea, ma la letteratura sull'argomento è tale che è ormai difficile per lo studioso dominarla per intero. L’analisi di Henry Corbin toccha quattro punti principali...
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Il gusto della fucileria. Lettere 1927-1982

bilenchi_maccari_gusto  Amici per la pelle furono Romano Bilenchi e Mino Maccari, affratellati da un legame non indebolito da intermittenti malumori o da transitorie incomprensioni. A renderlo tanto saldo e perfino viscerale erano certo i comuni anni di Colle, e la condivisione di avventurose esperienza giovanili, di brucianti quanto vane illusioni. Queste lettere non avevano alcuna voglia di consegnarsi ai posteri. Sembra che talvolta si trovino a mal partito, a disagio: trascritte su pagina acquistano un ordine involontario, spogliate come sono di sentori campagnoli, privati degli schizzi...

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