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Lorenzo Pubblici
La Rus' di Kiev Un crocevia fra Europa e Asia nel Medioevo
Carocci Editore, pagg.204, € 19,00
Con un approccio rigoroso e documentato, Lorenzo Pubblici ricostruisce la storia della Rus' di Kiev, un'entità che, pur essendo spesso oscurata dalle vicende politiche e culturali dei grandi imperi contemporanei, ha avuto un impatto decisivo nella formazione della geografia storica e politica dell'Europa orientale. Il libro si distingue non solo per l'accuratezza della ricerca, ma anche per la capacità di collegare eventi, dinamiche sociali e politiche, senza tralasciare il contesto più ampio in cui la Rus' ha interagito con potenze esterne come Bisanzio, l'Europa latina e le steppe asiatiche.
Pubblici introduce il lettore nell'affascinante mondo delle origini della Rus', una fase che, purtroppo, è avvolta da un velo di incertezze e leggende, ma che l'autore riesce a trattare con un approccio che sa muoversi tra il dato storico e la narrazione storiografica. La figura di Rjurik, per esempio, non è solo un simbolo fondatore, ma diventa un punto di riferimento per comprendere le radici di una dinastia che sarebbe stata determinante per la successiva evoluzione della regione. Il racconto delle vicende dinastiche si intreccia con quello dei conflitti interni ed esterni, che nel lungo periodo plasmeranno la natura stessa della Rus' di Kiev.
Un aspetto interessante del libro è la sua capacità di far emergere la centralità della Rus' come crocevia di influenze politiche, religiose ed economiche. La narrazione della cristianizzazione, pur essendo una parte cruciale della storia kieviana, non viene trattata solo in termini religiosi, ma come un fenomeno che ha toccato anche profondamente le strutture sociali e politiche della regione. La conversione al cristianesimo ortodosso, con il battesimo di Vladimiro nel 988, segna infatti l'inizio di un processo che oltre a segnare l'ingresso di Kiev nell'orbita bizantina, ne modifica irreversibilmente le dinamiche interne, dando vita a una nuova identità politica e culturale.
L'analisi di Pubblici inserisce la Rus' in un quadro di rapporti internazionali che vanno dalla penisola scandinava fino al cuore dell'Impero bizantino e dalle steppe eurasiatiche fino alle prime forme di interazione con l'Europa occidentale. L'autore riesce così a mettere in evidenza l'importanza strategica di Kiev e delle sue rotte commerciali, che collegavano il Baltico al Mar Nero, e la sua funzione di ponte tra Oriente e Occidente. In questo senso, la storia della Rus' non appare mai come un fenomeno isolato, ma come un episodio che si inserisce in un contesto più ampio di dinamiche internazionali, dove la geopolitica, il commercio e la cultura si mescolano in modi complessi e determinanti.
Un altro aspetto che emerge con forza dal libro è la rappresentazione della società kieviana come una realtà complessa, stratificata e, sotto molti aspetti, avanzata rispetto ad altri contesti europei contemporanei. La Rus', sotto la guida dei principi Rjurikidi, mostra una capacità di organizzazione statale che non solo le consente di affrontare le minacce interne ed esterne, ma le permette anche di consolidare un certo livello di stabilità che sarà messo a dura prova dalle successive frammentazioni politiche e dalle lotte dinastiche. La crescente centralizzazione del potere, i processi di urbanizzazione e le leggi codificate testimoniano una struttura sociale in continua evoluzione, che risponde alle necessità di un impero che, pur non avendo le dimensioni di altre potenze, aveva comunque una sua coerenza politica e una sua autonomia culturale.
Se da un lato Pubblici rispetta la natura complessa e spesso ambigua delle fonti storiche, dall'altro riesce a offrire una lettura critica delle storiografie precedenti, mostrando come le interpretazioni della storia della Rus' siano state influenzate da pregiudizi politici e nazionalistici, soprattutto nell'Ottocento e nel Novecento. Il suo approccio critico, seppur attento alla pluralità delle fonti, non si accontenta di una semplice ricostruzione narrativa, ma cerca di decodificare le ideologie sottese alle stesse fonti storiche.
L'analisi della frammentazione politica della Rus' di Kiev, che segna la sua fine come unità statale, è trattata con grande competenza. Pubblici cerca di indagare le cause profonde di questa dissoluzione, che affondano sia in questioni interne di gestione del potere sia in influenze esterne, come le invasioni mongole, che cambiarono definitivamente il volto della regione. Questo passaggio, pur non essendo il cuore del libro, costituisce comunque una parte fondamentale della sua argomentazione, poiché ci aiuta a capire come la Rus' di Kiev sia stata un fenomeno storico che, pur frammentandosi, ha continuato a influenzare la storia successiva della Russia, dell'Ucraina e di altre nazioni dell'area.
La ricerca è arricchita da una solida bibliografia, che include lavori recenti e fonti primarie, ma riesce anche a cogliere l'evoluzione delle interpretazioni storiche più datate. In tal modo, il lettore può beneficiare di un lavoro che non solo espone, ma stimola anche riflessioni più ampie sul processo di costruzione delle narrazioni storiche.
La Redazione
7 ottobre 2025 |