I non luoghi dell'inumano |
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Manuel Rossini
DAL TESTO – "Avventurarsi nei boschi senza una "bussola" e senza un "arsenale" (spirituale) adeguato, può essere fatale. L'imboscato, tuttavia, per quanto può essere disorientato, non procede mai alla cieca o a tentoni. Egli sa dove va, egli conosce la strada del bosco e sa che per arrivare al centro di esso si deve percorrere il sentiero della morte e dell'annientamento. Sa che in questo caso il "perdersi" è in realtà un "ritrovarsi". È qui la superiorità dell'imboscato, che si dà alla macchia consapevole della propria "morte mistica" e della possibilità della rinascita da questa morte. L'anarca difetta dell'esperienza della "coesistenza", l'unica esperienza che permette l'integrità e la libertà interiore, poiché c'è libertà solo nella relazione, fisica, sociale o spirituale che sia. Anzi, la libertà dello spirito trova il suo correlato solamente nell'altro e nella sua azione, conforme, appunto, alla libertà dell'altro. Se non c'è relazione, non c'è nemmeno ordine, bensì dis-ordine: divisione, separazione e allontanamento dall'ordine, sia interno che esterno. È solo in questo ordine che l'uomo riconosce la sua libertà e la sua integrità, è solo in questo ordine che l'imboscato (e perfino l'anarca) trova la sua strada. Tra anarca e imboscato, una volta riconosciuta l'esigenza dell'azione, non corre più una grossa differenza e, a tratti, sembra che lo stesso Jünger se ne sia accorto. Il suo tempo, tuttavia, che in gran parte è anche il nostro, ha giocato un ruolo determinante nell'evoluzione di pensiero dell'ultimo Jünger." L'AUTORE – Manuel Rossini (Jesi, 1979) è docente incaricato di filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e l'Istituto di Sociologia dell'Albert Ludwigs Universität di Freiburg i. Br. (Germania). Tra le sue pubblicazioni: "Karl Löwith: la questione antropologica. Analisi e prospettive sulla "Menschenfrage"" (Armando Editore, 2009); e, con Luca Montanari, "L'ambivalenza della modernità. Karl Löwith, Rudolf Bultmann e i fondamenti cristiani dell'Occidente" (Trauben, 2014). Ha curato il carteggio tra Karl Löwith e Leo Strauss, "Oltre Itaca. La filosofia come emigrazione. Carteggio 1932-1971" (Carocci, 2012). INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Luigi Iannone – Avvertenza – Introduzione. Un autore che fa (ancora) problema - Capitolo primo. La nuova unità "spazio-tempo-azione" - Capitolo secondo. Il potenziale della ribellione e della resistenza - Capitolo terzo. Spartakus e la rivolta: Furio Jesi ed Ernst Jünger – Conclusione. Attualità di Jünger e inattualità del (nostro) tempo – Poscritto. Democrazia, nuovi media ed "estetica" dell'inutile - Bibliografia |