Cronaca. Storia dei Longobardi Stampa E-mail

Andrea da Bergamo

Cronaca
Storia dei Longobardi 744-877

Francesco Ciolfi Editore, pagg.95, € 13,00

 

andreadabergamo_cronaca  IL LIBRO – Il Chronicon di Andrea da Bergamo ricostruisce le vicende che vanno dall’invasione dei Longobardi in Italia fino alla morte di Carlo il Calvo (877), nella prima parte attraverso un sintetico riassunto della Historia Langobardorum di Paolo Diacono e, per quanto riguarda la parte rimanente, Andrea riferisce di aver appreso le notizie dal racconto di alcuni anziani e da alcune lettere. Il filo conduttore dell’opera è rappresentato dalle vicende riguardanti gli ultimi re Longobardi e i sovrani Carolingi che ressero il regno di Italia. Vi è anche una digressione sui dissidi tra l'imperatore Ludovico il Pio e suo figlio Lotario e sugli scontri seguiti tra gli eredi dopo la morte dell'imperatore. Il motivo di questa parentesi sulla storia oltralpina è probabilmente dovuto al fatto che vi fosse stato coinvolto l'arcivescovo di Milano Angilberto.
  Ampio spazio è dedicato alle imprese belliche di Ludovico II contro i musulmani dell'Italia meridionale al punto che si trovano dettagli non riportati nelle cronache di quella zona. Andrea da Bergamo era così informato su di esse forse perché aveva avuto la possibilità di sentire il racconto di chi vi aveva partecipato, ipotesi rafforzata dal fatto che egli racconti che tra i comandanti delle truppe c'era un Bergamasco.
  La Cronaca, nonostante le sue ridotte dimensioni e il modesto valore letterario, è un testo prezioso, perché è l’unica cronaca dell’Italia settentrionale del IX secolo ed è, forse, ispirata, secondo alcuni studiosi, da uno “spirito nazionalista” lon(go)bardo che testimonia il passaggio traumatico in Italia dalla civiltà romana classica a quella medievale germanica.

  DAL TESTO – “Ariperto regnò dodici anni e morì annegato nelle acque del Ticino. Il suo regno fu quindi preso da Ansprando, che regnò tre mesi, e lo lasciò a suo figlio Liutprando. Liutprando fu uomo di grande sapienza, clemente, pudico, dedito alla preghiera, instancabile e munifico; arricchì la legislazione longobarda e ordinò che (le nuove leggi) fossero inserite nell’editto dei longobardi. Morì dopo trentuno anni e sette mesi di regno.”

  L’AUTORE – Andrea da Bergamo. Le uniche notizie che abbiamo su questo cronista sono fornite dalla sua opera. Egli, infatti, riferisce di chiamarsi Andrea e di essere un prete bergamasco. Narra inoltre che seguì dall'Oglio all'Adda il feretro dell'imperatore Ludovico II (875) durante il suo trasporto a Milano. Questa circostanza evidenzia che egli fu coevo a una parte degli avvenimenti narrati nella sua cronaca.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Pauca de multa dire, di Jacopo Riccardi – Premessa dell’editore G. Waitz – Premessa – Testo e traduzione – Bibliografia monografica edizioni – Letteratura su Andrea da Bergamo