Gianfranco Miglio scienziato impolitico Stampa E-mail

Giovanni Di Capua

Gianfranco Miglio scienziato impolitico
Prefazione di Giancarlo Galli


Rubbettino, pagg.298, € 14,00

 

dicapua miglio  Pur non recentissima (2006), questa documentata biografia di Gianfranco Miglio (1918-2001) scritta da Giovanni Di Capua (presidente dell'Istituto per la storia della democrazia repubblicana, Isder) resta un valido strumento introduttivo alla vita e all'opera del politologo comasco. Giancarlo Galli, che firma la Prefazione, vi ha trovato una "testimonianza di oggettività, pur non mancando di esporre alcuni giudizi critici: ma riferendoli a momenti del passato vissuto da Miglio, non a convinzioni odierne dell'autore. E cio, credo, renda giustizia al professore e merito al suo biografo".

  La vita di Miglio appare "«catalogabile» in sette fasi": la prima è quella democristiana e arriva fino al 1959; la seconda va dal 1959 fino a tutti gli anni Settanta ed è quella in cui il professore "prese a dedicarsi quasi unicamente alla sua attività di docente alla Cattolica"; la terza è quella del Gruppo di Milano e coincide con l'inizio degli anni Ottanta; con l'elezione di Ciriaco De Mita a segretario nazionale della Dc si apre la quarta fase "del rapporto del Miglio scienziato col Miglio non disinteressato all'impegno politico"; nel 1984 comincia la quinta fase, in cui la produzione scientifica migliana conosce "un'impennata"; la sesta fase si conclude nella primavera del 1994, quando termina il rapporto con la Lega di Bossi; la settima, infine, vede il professore "attivo in parlamento, soprattutto con l'obiettivo di pervenire ad un'Italia federale, il sogno da lui coltivato già nelle ultime fasi dell'agonizzante fascismo".

  Miglio – scrive l'Autore – "fu e resta un grande scienziato della politica, un maestro che non si può archiviare come un peso indigerito. E questa mia modesta ricerca tende appunto, più che a mettere in luce i singoli passaggi delle sue esperienze, a porre in una più corretta luce il valore complessivo di un pensiero politico, magari discutibile, eppure elevatissimo e meritevole di enorme rispetto".

  Concludono il volume un "Contributo" di Massimo Gnocchi e una "Cronologia migliana".