Il Gran Consiglio contro gli ebrei Stampa E-mail

Giorgio Fabre

Il Gran Consiglio contro gli ebrei
6-7 ottobre 1938: Mussolini, Balbo e il Regime


il Mulino, pagg.320, € 26,00

 

fabre granconsiglio  Il Gran Consiglio del Fascismo fu un istituto molto importante all'interno del Regime fascista. Quest'organo, creato nel 1922, era composto dai più alti dirigenti del Partito Nazionale Fascista e aveva il compito di determinare la politica del Regime.

  Il 6 ottobre 1938, alle ore 10 di sera, Mussolini inviò la sua Dichiarazione sulla razza a tutti i membri del Gran Consiglio del fascismo. Si trattava di un testo meditato per settimane e destinato a diventare il punto di riferimento per la politica razzista del regime. Tuttavia, per sua sorpresa, il Gran Consiglio non si limitò ad accoglierlo, ma lo discusse per ben cinque ore, proponendo modifiche su aspetti cruciali.

  Grazie alla disponibilità di una copia della Dichiarazione annotata da Italo Balbo, Giorgio Fabre (studioso di storia politica del Novecento ed esperto della politica antiebraica del Fascismo) ricostruisce, in questo documentato volume, gli interventi di Mussolini e degli altri membri del Consiglio in quella straordinaria circostanza. Emergono i tentativi del Duce di contemperare le varie soluzioni accogliendo o respingendo alcune delle istanze avanzate dai dirigenti fascisti, pur avendo conoscenza delle decisioni prese nel frattempo in Germania e mantenendo una certa distanza.

  Attraverso un'analisi filologica dei documenti nelle diverse stesure, un confronto con le versioni del testo apparse sui vari organi di stampa italiani e internazionali, le memorie dei protagonisti, alcuni documenti inediti e i principali contributi storiografici sul tema, il libro di Fabre offre una nuova lettura della Dichiarazione sulla razza di Mussolini. In particolare, espone dettagliatamente il successivo destino ministeriale del razzismo fascista.

  La Dichiarazione sulla razza di Mussolini rimase per anni il documento di riferimento per la politica razziale del Regime fascista. Tuttavia, la discussione e le modifiche apportate dal Gran Consiglio dimostrano che anche all'interno del Regime stesso vi erano delle voci dissenzienti rispetto alle scelte della leadership. Il libro di Fabre, arricchito da documenti inediti e da una lettura critica dei contributi storiografici esistenti, rappresenta un importante contributo alla comprensione della storia del fascismo italiano e del suo atteggiamento verso la questione razziale, offrendo interessanti spunti di riflessione.

  In conclusione, l'opera di Fabre costituisce un significativo contributo alla comprensione della politica antiebraica del Regime fascista. Si tratta di un volume che susciterà sicuramente interesse tra gli specialisti, ma anche tra i lettori attenti alla storia italiana del Novecento.