Spiegazione del Credo Stampa E-mail

Rufino di Aquileia

Spiegazione del Credo

Edizioni Paoline, pagg.464, € 49,00

 

rufino Credo  Rufino di Aquileia (345-410), noto anche come Rufinus Aquileiensis, è stato un importante scrittore e teologo cristiano del IV secolo. Nato a Concordia, in Italia, fu educato dalla madre cristiana e successivamente studiò a Roma, dove incontrò Gerolamo e Giovanni Crisostomo. Si convertì al cristianesimo e si unì alla comunità monastica di Melania la Vecchia a Gerusalemme, dove fu ordinato presbitero.

  L'opera più importante di Rufino è la sua traduzione in latino delle opere di Origene di Alessandria, uno dei più importanti teologi ed esegeti cristiani della storia. La traduzione di Rufino ha aiutato a diffondere l'influenza dell'opera di Origene in Europa, dove il greco non era comunemente conosciuto. Nonostante ciò, Rufino fu criticato dai contemporanei per aver apportato alcune modificazioni e riduzioni ai testi originali. La sua traduzione è stata utilizzata come base per molte edizioni moderne delle opere di Origene.

  Oltre alla traduzione delle opere di Origene, Rufino scrisse anche diversi trattati teologici ed esegetici, tra cui "De Adulteratione Librorum Origenis", in cui difese l'opera di Origene dalle accuse di eresia, e "Commentarius in Symbolum Apostolorum", un'analisi del Credo degli Apostoli. Alcuni dei suoi scritti polemici furono diretti contro Girolamo, quasi vent'anni dopo la morte dello stesso Girolamo.

  Rufino fu coinvolto in molte controversie teologiche del suo tempo, incluso il dibattito sulle credenze millenariste (cioè l'idea che Cristo sarebbe tornato a governare per mille anni) e la disputa tra il cristianesimo occidentale e quello orientale sulla dottrina della Trinità.

  Rufino è stato anche un importante storico, fornendo una descrizione dettagliata degli eventi del suo tempo nella sua "Historia Ecclesiastica". Quest'opera è una fonte preziosa per gli storici moderni interessati alla storia del Cristianesimo occidentale e orientale.

  La figura di Rufino è stata criticata a lungo per la sua traduzione delle opere di Origene e per alcune variazioni intervenute nelle traduzioni, considerate da molti una forma di censura. Tuttavia, è anche riconosciuto come un importante studioso del suo tempo e un promotore della diffusione della teologia di Origene in Europa.

  Rufino morì a Siracusa, in Sicilia, nel 410, mentre si recava in Egitto per incontrare Giovanni Crisostomo. La sua opera ha lasciato un'impronta duratura sulla teologia cristiana e ha influenzato generazioni di studiosi e teologi successivi.

  Nella collana "Letture cristiane del primo millennio" delle Edizioni Paoline, è stata pubblicata la "Spiegazione del Credo" di Rufino di Aquileia, un trattato di grande valore teologico, che rappresenta oggi la più affidabile fonte per ricostruire lo sviluppo delle antiche formule cristiane di sintesi della fede, noti come "Credo" o "Simboli di fede".

  Questo documento riveste un'importanza particolare poiché deriva dalla dichiarazione consapevole e profonda dell'impegno di Rufino con la propria fede battesimale, ricevuta nella sua Chiesa madre, l'Ecclesia aquileiensis nostra. Proprio per questo motivo, la "Spiegazione del Credo" di Rufino è la principale fonte per ricostruire l'evoluzione delle formule di confessione presenti nella cristianità delle origini, non solo ad Aquileia ma in tutto il mondo. Grazie a questo trattato è stato possibile risalire al più antico Simbolo di fede cristiano, preservato dalla Chiesa di Roma.

  Nel corso del Medioevo, questa testimonianza di Rufino è stata considerata un modello di riferimento in materia, diventando un parametro per tutti i successivi scritti relativi alla confessione della fede.

  Il volume, che contiene il testo originale a fronte, è introdotto da don Giuseppe Laiti, presbitero della Diocesi di Verona, docente di Storia della Chiesa antica presso l'Istituto di Scienze Religiose "San Pietro Martire" di Verona e presso lo Studio Teologico "San Zeno". La cura dell'opera è stata affidata al Prof. Gabriele Pelizzari, docente di Letteratura cristiana antica presso l'Università degli Studi di Milano e di Storia della Chiesa e patrologia dei primi 3 secoli presso la Facoltà Teologica di Lugano. Pelizzari è anche direttore della collana Paoline "Letture cristiane del primo millennio", di cui appunto questo volume è parte integrante.