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Sara Airoldi

Nazione in patria
Sionismo e identità ebraica in Italia 1918-1938


Pearson, pagg.288, € 20,00

 

airoldi nazione  Nel primo dopoguerra, il sionismo italiano si distinse come un laboratorio intellettuale di notevole rilevanza, dove le menti più brillanti dell'epoca si riunivano per porre al centro del dibattito questioni cruciali sull'identità ebraica, sul legame degli ebrei con la patria italiana e sul rapporto tra la diaspora e il focolare nazionale ebraico in Eretz Israel.

  In questo contesto, la riflessione sulla questione dell'identità non servì solo come strumento concettuale per definire un canone identitario ebraico, ma anche come filtro attraverso cui elaborare i crescenti interrogativi sulle trasformazioni della nazione italiana. Emerse altresì l'importanza del sionismo come movimento di ricostruzione nazionale e come baluardo di difesa e di affermazione dell'identità ebraica in un momento storico di grandi sconvolgimenti e incertezze.

  Il sionismo italiano, pertanto, rappresentò un crocevia di idee e di culture, un ponte tra la tradizione ebraica e la modernità, un'occasione per conciliare l'identità ebraica con la necessità di appartenere alla società italiana e di contribuire al suo progresso e al suo sviluppo.

  Inoltre, il dibattito sulle questioni dell'identità ebraica approfondì la riflessione sul concetto di identità nazionale e sulle sue possibili declinazioni, aprendo nuovi orizzonti di ricerca e di approfondimento.

  In definitiva, il sionismo italiano rappresentò un esempio di laboratorio intellettuale che mise al centro del dibattito le questioni fondamentali dell'identità e della nazione, mostrando come le riflessioni sull'identità ebraica potessero contribuire a una più ampia comprensione delle trasformazioni della società e della nazione italiana.

  Questo volume di Sara Airoldi (ricercatrice presso l'Università Statale di Milano) rappresenta un importante contributo alla comprensione della storia italiana durante il periodo fascista, analizzando il dibattito sionista sulla "questione dell'identità" in Italia durante il regime fascista, con particolare attenzione alle sfide che la comunità ebraica italiana ha dovuto affrontare per mantenere la propria identità culturale e nazionale in un contesto politico e sociale ostile.

  Attraverso una vasta ricerca documentale e una attenta analisi delle fonti storiche, l'Autrice ricostruisce le vicende che hanno caratterizzato la vita degli ebrei italiani durante gli anni del fascismo, mettendo in luce le difficoltà, le contraddizioni e le ambiguità che hanno caratterizzato il dibattito interno alla comunità ebraica sulla questione dell'identità nazionale. In particolare, la ricerca si concentra sulle posizioni e i dibattiti dei sionisti italiani, che si confrontavano con le politiche razziste del Regime fascista e con le difficoltà di mantenere un forte legame con la cultura ebraica tradizionale.

  Il testo di Sara Airoldi offre, dunque, un importante contributo alla comprensione della storia italiana del XX secolo e, in particolare, della complessa situazione vissuta dalla comunità ebraica italiana durante il Regime fascista. Grazie alla sua analisi attenta e rigorosa, l'Autrice offre una nuova prospettiva sulla questione dell'identità nazionale e culturale in un contesto segnato dal conflitto e dalle ambiguità, evidenziando come sia stato possibile mantenere una forte identità culturale e nazionale nonostante le difficoltà del periodo.