Antonella Beccaria
Golpe di Stato Neofascisti, servizi segreti, P2: tutti gli attacchi a una Repubblica incompiuta
PaperFIRST, pagg.288, € 17,00
Per cinquant'anni – spiega, in questo documentato saggio, Antonella Beccaria (giornalista, saggista e audiodocumentarista, vicedirettrice della Fondazione Bottega Finzioni, presso cui insegna) - c'è stato un «convitato di pietra» con cui la politica italiana ha dovuto scendere a patti: il golpe, che si è rivelato uno strumento imprescindibile di ricatto per condizionare le istituzioni. Questo fenomeno ha radici profonde nella storia italiana, dove l'eversione neofascista, la loggia segreta P2, la criminalità organizzata e le formazioni paramilitari nate sotto l'ombrello del Patto Atlantico hanno trovato nel collante dell'anticomunismo lo strumento per evitare lo scivolamento a sinistra del Paese.
Nel corso dei decenni, stragi, repressioni e terrorismo sono state solo alcune delle manifestazioni più visibili di moti che hanno obbedito a un doppio ordine, non sempre alternativo: lavorare per l'instaurazione di uno Stato autoritario e stabilizzare il potere politico che ha governato l'Italia del dopoguerra. Questo lungo arco della storia italiana è un periodo complesso e ricco di sfaccettature, in cui le tensioni politiche e sociali si sono manifestate in modi spesso violenti e destabilizzanti.
Ma se già a metà degli anni Settanta l'ipotesi del golpe militare era stata dismessa a favore dell'infiltrazione nelle istituzioni, nelle viscere dello Stato sono sopravvissute mai sopite pulsioni autocratiche. Queste pulsioni sono emerse in modo evidente nella storia dell'ultimo ventennio del Novecento, quando, ancora una volta, sono tornati nomi, organizzazioni e strutture degli anni più bui. Questo periodo ha evidenziato quanto sia importante vigilare costantemente sulla tenuta democratica delle istituzioni e sulla salvaguardia dei valori fondamentali di una società libera e democratica.
Secondo l'Autrice, il golpe e le sue implicazioni hanno influenzato profondamente la politica italiana e la sua evoluzione nel corso del tempo. La presenza di questo «convitato di pietra» ha costretto il Paese a confrontarsi con le proprie fragilità e a cercare soluzioni per proteggere la democrazia e lo Stato di diritto. Le lezioni apprese da questo lungo periodo di tensione e conflitto possono essere un monito per il futuro, un richiamo alla necessità di vigilare costantemente sulle minacce interne ed esterne alla democrazia.
La lotta contro le forze autocratiche e antidemocratiche che hanno cercato di minare la stabilità e la libertà del Paese è stata lunga e faticosa, ma ha anche contribuito a rafforzare le istituzioni democratiche e a sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli che possono minacciare la democrazia stessa. La memoria storica di questi eventi cruciali è essenziale per garantire che non si ripetano gli errori del passato e per costruire un futuro più stabile e democratico per l'Italia e per l'Europa nel suo insieme.
Vincenzo Vinciguerra ha scritto che "il libro di Antonella Beccaria va letto e fatto leggere perché ci racconta, con uno stile brillante, tutto quello che la politica e lo Stato hanno sempre taciuto e vorrebbero continuare a tacere: la verità" (https://www.andreacarancini.it/2024/02/vincenzo-vinciguerra-lo-stato-golpista/). |