Benito Mussolini - Claretta Petacci. Chi li ha uccisi, come, dove, quando Stampa E-mail

Alfredo Pace

Benito Mussolini - Claretta Petacci. Chi li ha uccisi, come, dove, quando. Diverse ipotesi, qualche certezza

Greco&Greco Editori, pagg.150, Euro 11,00

 

alfredopace.jpg  IL LIBRO - Sono molti i giornalisti e autori che hanno scritto sulla morte di Benito Mussolini e Claretta Petacci; a più di sessant’anni di distanza, dopo aver detto, scritto, testimoniato tutto e il contrario di tutto è difficile raccapezzarsi. Qui si è voluto elencare tutte le ipotesi, confrontarle e prenderle in esame una per una, arrivando, come in un mosaico, ad alcune probabili certezze.

 

  DAL TESTO – “La colonna è composta da una vettura staffetta, la macchina di Birzer, poi l’auto di Mussolini con Bombacci, ministro fascista, altre vetture di militari tedeschi delle SS, Graziani e la sua scorta, Marcello Petacci e la sua famiglia, le vetture dei vari ministri della RSI con i loro famigliari. Chiude la colonna un camioncino Balilla con la domestica personale di Mussolini, un agente, l’autista ma anche un carico di documenti. Questo camioncino però si guasta nei pressi di Garbagnate e attraverso vicissitudini mai completamente chiarite vedrà disperso il suo carico di documenti. La colonna prosegue indisturbata fino a Como e vi giunge tra le 20,40 e le 21. Mussolini e i suoi seguaci si recano subito in prefettura dove alle 22 si svolge un pranzo e si inizia a discutere sul da farsi. Mussolini riceve anche la moglie Rachele e la figlia Annamaria a cui nei giorni precedenti aveva consigliato di spostarsi da Gargnano a Monza e poi a Como per cercare di entrare in Svizzera dove però sarà respinta. Finito il pranzo, verso le 23, si continua a discutere sul da farsi senza però raggiungere nessuna conclusione. La giornata del 25 aprile giunge così al termine. Mussolini va a riposare, ma al mattino presto, verso le 4,30, cerca di partire senza la scorta di Birzer, ma questi lo impedisce con la forza. Partono così varie vetture, con Mussolini, Graziani e la scorta tedesca verso Menaggio, dove giungono alle 5,30 del mattino e si fermano nella villa del Segretario del Fascio del luogo. Mezz’ora dopo che il Duce è partito da Como per Menaggio, si muovono anche tutte le vetture dei ministri fascisti, dei famigliari, dei Petacci e raggiungono anch’essi questa località”.

 

  L’AUTORE – Alfredo Pace, nato nel 1930 a Monteforte d’Alpone (Vr) è scomparso prematuramente nel 2007. Ha trascorso l’infanzia in Emilia Romagna. In seguito (il padre era un proprietario terriero) con la famiglia si è trasferita in provincia di Varese a Lonate Pozzolo. Dopo una parentesi di due anni trascorsi in Belgiotorna, nel 1976 in Italia fermandosi a Milano. Ha pubblicato diversi articoli tecnici su Il Sole 24Ore. Nel 1993 ha pubblicato una monografia storica sulla rivista varesina Terra e gente. Per 15 anni, tra il 1980 e il 1995 ha condotto programmi di natura varia e storica presso radio private. La storia contemporanea è sempre stata la Sua passione.

 

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Luciano Garibaldi – Introduzione, di Alfredo Pace – Introduzione – I protagonisti – Da Gargnano a Bonzanigo – Il Colonnello Valerio (Walter Audisio) – Ipotesi Bardini – Urbano Lazzaro (Bill) – Ipotesi Zanella – La testimonianza Mazzola – Ipotesi Pisanò/ Mazzola – Lonati e la pista inglese – Orfeo Landini (Piero) – Conclusioni – 1ª ipotesi: Colonnello - 2ª ipotesi: Bandini – 3ª ipotesi: Urbano Lazzaro (Bill) – 4ª ipotesi: Zanella – 5ª ipotesi: Pisanò/Mazzola – 6ª ipotesi: Lonati - pista inglese – 7ª ipotesi: Orfeo Landini – Epilogo – Considerazioni – Biografia