Il piccolo zar Stampa E-mail

Demetrio Volcic

Il piccolo zar

Laterza, pagg.195, Euro 15,00

 

volcic.jpg  IL LIBRO - Putin ha ereditato uno Stato che sta diventando dinamico dopo una decennale stasi e dove molti si sono fatti strada a suon di gomiti o di kalashnikov. La sua Russia, oggi, è più ricca, più aggressiva, più in vista. Ma una Mosca scintillante non esclude il resto.

  Agente segreto del Kgb nella Germania comunista, braccio destro del sindaco di San Pietroburgo, capo dei servizi segreti alla corte di Boris Eltsin: Vladimir Putin impara a disfarsi degli avversari dei propri amici e scala in fretta i vertici della nomenclatura. Quando, alla fine del 1999, si libera la poltrona del Cremlino, inizia la sua era. Il vasto regno del piccolo zar è governato in modo centralistico; cerca di mantenere il controllo di nazioni e popoli non etnicamente omogenei, ma rientranti nella sua sfera di influenza e vassallaggio; è infastidito dall’intromissione occidentale nei suoi ‘affari interni’; è spropositatamente ricco di risorse minerarie e petrolifere, concentrate nelle mani di pochissimi oligarchi vicini al Cremlino. Demetrio Volcic racconta la Russia agli italiani, in presa diretta sulla storia.

 

  DAL TESTO - "Putin ha un progetto, ampolloso nel disegno e concreto nei fatti. Come un maestro di scuola vuole educare i suoi concittadini e per farlo occorre che essi accettino la sua visione. Quando si sente incompreso appare amareggiato. Dispone di reti televisive con cento milioni di contatti giornalieri. La sua condotta in campo economico è un impasto di liberismo controllato. Pragmatico nella gestione della vita quotidiana, rispetto alle vicende del mondo si mostra flessibile ma vuole si sappia che la Russia persegue i suoi interessi nazionali da protagonista, come del resto fanno le altre potenze.

  "Putin ha ereditato uno Stato che sta diventando dinamico dopo una decennale stasi e dove molti si fanno strada a suon di gomiti o di kalashnikov. Un oligarca di punta diceva scherzando: una persona normale che non diventa milionario in questa Russia deve essere un po' anormale. E un suo collega, uscito ricco dal Cremlino, disse: sono stato nominato miliardario".

 

  L'AUTORE - Demetrio Volcic è, per gli italiani, il volto della Russia. Come corrispondente della RAI, in particolare da Praga, Vienna, Bonn e Mosca, ha fatto conoscere con le sue cronache e i suoi reportage il cammino dei paesi dell’Est dalla rivoluzione d’Ungheria fino al crollo del comunismo e alla rinascita dei vecchi nazionalismi. Ha seguito da osservatore le maggiori Conferenze internazionali. Dal 1993 al 1994 è stato direttore del Tg1. Docente presso la Facoltà di Scienze diplomatiche e internazionali dell’Università di Trieste-Gorizia, per la sua attività di giornalista e scrittore ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, anche internazionali. Senatore e eurodeputato, ha pubblicato Mosca. I giorni della fine (Milano 1992), Sarajevo. Quando la storia uccide (Milano 1993), Est. Andata e ritorni nei paesi ex comunisti (Milano 1997) e 1956. Krusciov contro Stalin (Palermo 2006).

 

  INDICE DELL'OPERA - Prologo. In poche parole - I. Un uomo solo al comando - II. Passato e presente - III. Biografia di un capo - IV. Le guerre in Cecenia - V. L’intelligence si rinnova - VI. Società e politica - VII. Economia in transito - VIII. Mass media - IX. Le questioni del prossimo futuro - Indice dei nomi