Massoneria e Fascismo. Dall'intesa cordiale alla distruzione delle Logge Stampa E-mail

Fabio Venzi

Massoneria e Fascismo. Dall'intesa cordiale alla distruzione delle Logge: come nasce una «guerra di religione»

Castelvecchi Editore, pagg.302, Euro 25,00

 

massoneriaefascismo.jpg  IL LIBRO - Nel 1925 Benito Mussolini fa approvare al Parlamento italiano una legge che mette al bando la Massoneria. Nel dibattito alla Camera interviene anche Gramsci, che accusa i fascisti di aver «rotto le gambe» alla Massoneria per poi «farci il compromesso in condizioni di evidente superiorità». Il Duce lo sbeffeggia, minimizza. Ma c’è poco da scherzare. Gramsci in Parlamento non parlerà mai più. Le Logge massoniche continueranno a essere distrutte, gli affiliati ad essere perseguitati. Come si è arrivati a questo punto? Inizialmente tra fascisti e massoni, uniti dal nazionalismo e dall’anticlericalismo, c’è una sorta di «intesa cordiale». Poi la situazione precipita. Il Fascismo da «movimento» si trasforma in «regime», Mussolini vuole imporne simboli e liturgie, fino a farlo diventare un’autentica religione civile. La Massoneria custodisce gli ideali risorgimentali dello Stato Unitario, e la sua tradizione iniziatica è un pericoloso ostacolo alla mistica dello Stato fascista. Presto divampa una vera e propria «guerra di religione». Fabio Venzi ripercorre le vicende dei rapporti tra Fascismo e Massoneria italiana proponendo una chiave di lettura alternativa a quella puramente politica, prevalente tra gli storici. Arricchito da un’ampia sezione di documenti – atti parlamentari, leggi, articoli di giornale – questo libro racconta quella che, prima ancora che una lotta per il potere, fu una battaglia per il primato sulle coscienze degli italiani e per l’affermazione di un credo.

 

  DAL TESTO - "Il confronto-scontro tra la Massoneria e il Fascismo non si limitò [...] alla proposta di soluzioni politiche diverse, ma si accompagnò a concezioni antitetiche della vita e dell'individuo. La proposta massonica di un «uomo nuovo» divenne inevitabilmente antagonista dell'idea di «uomo nuovo» elaborata dal regime. E questo scatenò inevitabilmente l'ostilità del Fascismo verso la Massoneria, che non venne più considerata esclusivamente come un gruppo di potere di ostacolo all'occupazione totale dello Stato, ma anche come un potenziale «catalizzatore» delle coscienze degli italiani sulla base di quei valori tradizionali che essa rappresentava".

 

  L'AUTORE - Fabio Venzi (Roma, 1961) si è laureato in Sociologia presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Si occupa da sempre di studi sulla Libera Muratoria e sociologia delle religioni. Dal 2001 è Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia, unica Obbedienza italiana riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, e membro del Royal Order of Scotland.

 

  INDICE DELL'OPERA - I. Massoneria e Fascismo - Introduzione - Una sorgente comune: il nazionalismo umanitario-risorgimentale - Massoneria e Fascismo: una «guerra di religione» - Massoneria: «terzo pilastro» della democrazia? - II. Nel fuoco della battaglia - 1. Massoneria e Fascismo in Italia - 2. I simboli fascisti nello Stato italiano - 3. Massoneria e Franchismo - 4. La Massoneria nella legislazione della Repubblica italiana - III. Approfondimenti - Il «mito» nelle religioni laiche - Massoneria e Chiesa cattolica - Per un canone massonico - Bibliografia - Indice dei nomi