Vent'anni e un giorno (24 luglio 1943) Stampa E-mail

Giuseppe Bottai

Vent'anni e un giorno (24 luglio 1943)

Bur, pagg.301, Euro 10,20

 

bottai20anni.jpg  IL LIBRO - Pubblicato per la prima volta nel 1949, Vent'anni e un giorno non è solo un libro di memorie di uno dei protagonisti del fascismo, ma anche un'analisi lucida delle colpe e dei mali intrinseci del regime che condussero al fallimento della rivoluzione, sognata e mai attuata, prima ancora che alla sconfitta militare.

  Fascista della primissima ora, sempre su posizioni critiche e atipiche, Giuseppe Bottai determinò svolte epocali della società italiana, prima con la "Carta del Lavoro", poi con la "Carta della Scuola". Le sue riviste "Critica fascista" e "Primato" raccolsero il meglio della cultura del ventennio, compresi molti intellettuali già in odore di fronda e che poi sarebbero passati all'antifascismo. La sua autocritica su "un fallimento di uomini, non di un sistema" lo portò a arruolarsi nella Legione Straniera (1944-1948), per espiare "quel difetto di vigore critico e di rigore morale che mi ha impedito di oppormi con efficacia alla degenerazione del fascismo".

  Attraverso le parole dello stesso Bottai, considerato tra le figure più interessanti e complesse del secolo appena trascorso, un racconto in presa diretta di un periodo cruciale del nostro passato, introdotto da un saggio brillante e rigoroso di Giordano Bruno Guerri.

 

  DAL TESTO - "L'arditismo fu per noi, di quella generazione, una inconsapevole scuola di preparazione politica. Qualche bello spirito ha, di poi, osservato, e forse osserva tutt'ora, che essa fu una pessima scuola, che spiega molte faccende del primo dopoguerra, avvenute sotto il segno dell'azione violenta. Osservazione più maliziosa che giusta, in quanto si può ritorcere, domandando che cosa fecero le classi politiche italiane più mature e accorte per captare e portare al punto di fusione quelle giovanili energie eccitate dal combattimento. A raccoglierle un uomo si era fatto innanzi: Mussolini, il cui nome, appunto, molti di noi impararono a conoscere militando nei battaglioni d'assalto".

 

  L'AUTORE - Giuseppe Bottai (Roma, 1895-1959), sottosegretario e ministro delle Corporazioni nel 1926-1932 e ministro dell'Educazione Nazionale nel 1936-1943, fu uno degli estensori dell'ordine del giorno che mise in minoranza Mussolini il 25 luglio 1943. BUR ha pubblicato in versione integrale i suoi Diari degli anni 1935-1944 e 1944-1948.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Giordano Bruno Guerri - Nota biografica - Opere di Giuseppe Bottai - I VENT'ANNI - 1. Il «mio» Fascismo - La generazione mussoliniana - 3. Il Fascismo tra illegittimità e legittimità - 4. Il «mussolinismo» contro il Fascismo - 5. Il partito estromesso dalla politica - 6. Il fallimento del corporativismo - 7. Totalitarismo e fascismo internazionale - 8. Abdicazione ideologica nelle mani del nazismo - 9. Una «guerra fascista» senza Fascismo - 10. La guerra di Mussolini - 11. Vent'anni in un giorno - I MIEI QUADERNI - 1936 - 1937 - 1938 - 1939 - 1940 - 1941 - 1942 - 1943 - Luglio 1943 - 24 luglio 1943 - Dal 24 al 25 luglio: una nuova storia - Indice dei nomi