Dizionario filosofico Stampa E-mail

Voltaire

Dizionario filosofico

Newton Compton, pagg.XVII-301, Euro 7,00

 

voltaire_dizionario.jpg  IL LIBRO - Il Dizionario filosofico fu pubblicato per la prima volta anonimo a Ginevra nel 1764, quando Voltaire aveva ormai settant’anni. Il progetto dell’opera era nato nel 1752, a Postdam, durante una visita del filosofo a Federico II di Prussia, e per molti anni Voltaire aveva continuato a scrivere o a raccogliere articoli sui più svariati argomenti. Arricchito attraverso molte edizioni successive, il Dizionario è una raccolta di voci riguardanti la filosofia in senso molto ampio. La presente traduzione è stata condotta sul testo stabilito da Raymond Naves, che ha riportato il Dizionario alla sua forma originale, sfrondandolo dalle aggiunte e dagli appesantimenti che, dopo la morte di Voltaire, erano stati introdotti dai vari editori.

 

  DAL TESTO - "Calmet, che molto ha compilato e mai ha ragionato, parla del sistema degli Ebrei; ma quel popolo rozzo era ben lungi dall'avere un sistema; non aveva nemmeno una scuola di geometria; la loro sola scienza era il mestiere di sensale e l'usura.

  "Nei loro libri si incontrano alcune idee oscure, incoerenti, e in tutto degne di un popolo barbaro, sulla struttura del cielo. Il loro primo cielo era l'aria; il secondo, il firmamento, dove erano fissate le stelle; questo firmamento era solido e di ghiaccio, e sosteneva le acque superiori, che evasero da quel serbatoio per mezzo di porte, di chiuse e di cateratte, all'epoca del diluvio.

  "Al di sopra di quel firmamento, o di quelle acque superiori, era il terzo cielo, o empireo, dove san Paolo fu rapito. Il firmamento era una sorta di semivolta che abbracciava la terra. Il sole non faceva il giro di un globo, che essi non conoscevano. Allorché era giunto in occidente, tornava ad oriente per una via sconosciuta; e, se non lo si vedeva, era perché, come dice il barone di Foeneste, tornava indietro di notte".

 

  L'AUTORE - Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet, nacque nel 1694. Nel 1718 era già celebre come tragediografo; «agnostico, amico della ragione, della libertà e del progresso», portavoce degli illuministi e collaboratore dell’Encyclopédie, conobbe la Bastiglia, l’esilio in Inghilterra, le Corti di Luigi XV e di Federico II. Condusse battaglie civili contro l’intolleranza; scrisse opere storiche, poemi epici, libelli polemici, versi d’occasione, prose filosofiche e letterarie. Morì il 30 maggio 1778 a Parigi. La Newton Compton ha pubblicato anche Candido, L’Ingenuo, Zadig.

 

  IL CURATORE - Angelo G. Sabatini insegna Filosofia della politica nell’Università di Roma Tor Vergata. Ha pubblicato recentemente il saggio Attraverso Matteotti. Quel che resta del riformismo (con Attilio Scarpellini). Per la Newton Compton ha introdotto I dolori del giovane Werther di Goethe.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Angelo G. Sabatini - Nota biobibliografica - DIZIONARIO FILOSOFICO - Prefazione di Voltaire