La filosofia dell'idealismo italiano Stampa E-mail

Marcello Mustè

La filosofia dell'idealismo italiano

Carocci, pagg.228, Euro 18,50

 

idealismo_must.jpg  IL LIBRO - La ricostruzione della parabola storica dell'idealismo italiano - dal pensiero di Croce e Gentile fino ai nostri giorni - delinea un bilancio sulla filosofia di oggi e sulla crisi che essa sembra attraversare. Il tentativo di riformare la dialettica di Hegel, salvaguardando le ragioni fondamentali dell'idealismo, ha infatti condotto a una consumazione di quell'orizzonte concettuale, che si manifesta già nelle riflessioni di Croce e Gentile sulla vitalità e sul sentimento, per rendersi più esplicita in autori come Luigi Scaravelli ed Enrico De Negri, Ernesto De Martino ed Eugenio Garin. Il libro propone un riesame critico complessivo di questo itinerario, dedicando ampio spazio ai "sistemi" di Croce e Gentile, nonché al loro contrasto, ma seguendone soprattutto gli sviluppi ulteriori, dalla prima scuola gentiliana ai tentativi di revisione che si sono realizzati nel corso del Novecento. La storia di una corrente, ancora oggi centrale negli studi umanistici, si unisce così all'esigenza di fare i conti con l'eredità filosofica italiana, cercando di annodare i diversi autori intorno a un nucleo speculativo che, nella crisi delle diverse soluzioni, sembra restare aperto quale compito attuale della filosofia.

 

  DAL TESTO - "La "fortuna" di Giovanni Gentile è stata segnata dall'adesione che, nel maggio 1923, egli offrì al Partito nazionale fascista: «mi sono dovuto persuadere», scrisse allora a Mussolini, «che il liberalismo non è oggi rappresentato dai liberali che sono più o meno apertamente contro di Lei, ma, per l'appunto, da Lei». Una scelta, questa, che non fu più revocata in dubbio, fin quando, nel 1943, dopo un «commovente incontro» con il «vecchio amico» Mussolini, Gentile accettò la presidenza dell'Accademia d'Italia, e aderì alla Repubblica sociale di Salò: ultimo atto della sua vita, che fu stroncata, nella tarda mattinata del 15 aprile 1944, dal fuoco di un commando partigiano comunista. Da allora, per lunghi decenni, il giudizio sulla filosofia di Gentile è rimasto condizionato da comprensibili passioni politiche, dall'intreccio, che impropriamente si è costruito (e al quale egli stesso non mancò di prestare variamente il fianco), fra la struttura del suo pensiero - l'attualismo - e le scelte che, via via, agli aveva ritenuto di dover compiere. Con la conseguenza di offuscare e, poi, di dimenticare il senso della sua meditazione, che andava piuttosto osservata nella fisionomia specifica dei concetti, e messa in relazione non solo con le drammatiche vicende del tempo ma, soprattutto, con i grandi autori (da Kant a Hegel a Croce) che effettivamente ne avevano ordinato il ritmo e lo sviluppo. Esaminata in tale prospettiva, la filosofia di Gentile si mostra infine per quello che è: un tentativo estremo di ricondurre l'idealismo alla coerenza dei propri principi. Ma anche [...] una riflessione travagliata, che culminò in pagine di forte intensità - quelle dedicate al sentimento e alla morte - nelle quali (non diversamente da quanto accadeva negli ultimi scritti di Croce sulla vitalità) l'orizzonte dell'idealismo sembrò vacillare, varcare i suoi confini ed esplorare territori circostanti e ignoti".

 

  L'AUTORE - Marcello Mustè insegna Filosofia dell'interpretazione alla 'Sapienza' Università di Roma. Tra i suoi libri Adolfo Omodeo. Storiografia e pensiero politico (il Mulino, 1990), Benedetto Croce (Morano, 1990), La scienza ideale. Filosofia e politica in Vincenzo Gioberti (Rubbettino, 2000).

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - 1. La filosofia dello spirito di Benedetto Croce - Croce e Hegel - Il problema delle categorie - L’intuizione - Il concetto puro - L’utile e la vita morale - Il vitale: ritorno a Hegel - 2. L’attualismo di Giovanni Gentile - Origini dell’attualismo - Il formalismo assoluto - Logo astratto e logo concreto - Il sentimento - La società trascendentale e la morte - 3. Le ragioni di un contrasto - Breve storia di un dialogo interrotto - Unità dello spirito e realtà delle distinzioni - 4. Alla “scuola” di Giovanni Gentile - L’empirismo assoluto di Vito Fazio-Allmayer - La filosofia dell’esperienza di Guido De Ruggiero - Adolfo Omodeo: attualismo e origini cristiane - Il problema religioso: Armando Carlini e Giuseppe Saitta - 5. Attualismo, scienza, dialogo - Il problematicismo di Ugo Spirito - La filosofia del dialogo di Guido Calogero - Tra scienza e dialogo - 6. La questione del giudizio - La revisione della filosofia crociana in Carlo Antoni - La critica del capire in Luigi Scaravelli - Enrico De Negri: tra Hegel e Lutero - 7. Ai confini dell’idealismo - Etnologia e storicismo: il “caso" di Ernesto De Martino - L’analisi storica di Delio Cantimori - La filosofia come sapere storico di Eugenio Garin – Epilogo – Bibliografia - Bibliografia ragionata - Testi citati in forma abbreviata