Giovannino Guareschi. Biografia di uno scrittore Stampa E-mail

Guido Conti

Giovannino Guareschi. Biografia di uno scrittore

Rizzoli, pagg.586, Euro 21,50

 

conti_guareschi.jpg  IL LIBRO - «Non muoio neanche se mi ammazzano» scrive Giovannino Guareschi (1908-1968) nel suo Diario clandestino, che insieme alla Favola di Natale rappresenta il capolavoro di uno scrittore che è riuscito a far l’umorista nei lager nazisti. Ci voleva un autore della sua terra, un appassionato ricercatore come Guido Conti, per raccontare la vita da romanzo di questo grande scrittore della Bassa parmense, che è stato contemporaneamente vignettista satirico, fotografo, fondatore di giornali, sceneggiatore, autore di teatro, polemista politico, illustratore, autore di pubblicità per caroselli, paroliere per canzoni, autore radiofonico e critico televisivo. Guareschi è poliedrico, tradizionalissimo ma all’avanguardia, non nuovo ma di un’attualità sconcertante, molto più moderno di tanti suoi contemporanei che non si leggono più.

  Fuori dalla tradizione nietzschiana della morte di Dio e dalla crisi del personaggio da romanzo, Giovannino recupera la tradizione del racconto ciclico e della novella morale italiana, e inventa due grandi saghe del Novecento, quella straordinaria di don Camillo, Peppone e il Crocifisso che parla, e quella della famiglia Guareschi, dove racconta settimanalmente, per oltre trent’anni, la storia e i cambiamenti del nostro Paese attraverso le gioie, i piccoli avvenimenti, le crisi della sua famiglia, che, come quella di tanti italiani, è illuminata da un «cupo color di tragedia».

  Insieme a Galantara e Podrecca, Fellini e Zavattini, Mosca e Metz, Manzoni e Marchesi, è anche protagonista di una lunga tradizione umoristica che ha come antenato Boccaccio e come padri Carlo Collodi e i giornali satirici e umoristici. Sono autori che lavorano fuori dai generi letterari canonici, che plasmano il proprio talento nei moderni mezzi di comunicazione come la radio, il cinema e la televisione. Saranno questi scrittori i protagonisti, nel Novecento, di due stagioni straordinarie della nostra cultura non solo cinematogra. ca: il neorealismo e la commedia all’italiana.

  Con oltre trecento edizioni in tutte le lingue (compreso il dialetto delle isola Samoa, il greco antico, il latino), e 20 milioni di copie vendute, Guareschi è tra gli scrittori italiani più famosi nel mondo e la sua opera ha superato le polemiche e i conflitti del suo tempo restando sempre attuale. La sua vita è la storia di un uomo libero che ha saputo inventare personaggi immortali, consacrato dai suoi lettori come uno dei grandi classici della letteratura di tutti i tempi.

 

  DAL TESTO - "Nel marzo del 1948 esce in volume il primo Don Camillo. La data è importante perché Giovannino lavora per far uscire il libro prima delle elezioni. Vuole che i suoi lettori riflettano, prima del voto, sul «pericolo rosso». Non bisogna dimenticare che Giovannino, insieme a Mosca, conduce con i suoi collaboratori un'importante battaglia per le elezioni politiche contro il Fronte popolare, formato da comunisti e socialisti, in favore della Democrazia cristiana. Una battaglia politica tesa e sferzante, con manifesti e slogan che sono passati alla storia, come «Vai a Votare! Mentre tu dormi Stalin lavora» oppure «Nel segreto della cabina, Dio ti vede e Stalin no!». Guareschi arriva a pubblicare un talloncino con scritto a caratteri cubitali «Cretino» e più sotto: «Talloncino da ritagliare e conservare. Il 19 aprile chi non avrà votato potrà appiccicarselo sulla fronte»".

 

  L'AUTORE - Guido Conti, nato nel 1965 ed è residente a Parma, dopo i primi racconti pubblicati sulla rivista ClanDestino, è stato scoperto da Pier Vittorio Tondelli, che lo ha pubblicato in Under 25, volume III, Papergang (Transeuropa, 1990). In seguito sono apparsi i racconti “Della pianura e del sangue” (Guaraldi, 1995) e il romanzo “Sotto la terra il cielo” (Guaraldi, 1996). Dirige la rivista letteraria "Palazzo Sanvitale" ed è direttore editoriale della casa editrice Monte Università Parma. Presso Guanda, nel 1998, è uscito il volume di racconti “Il coccodrillo sull'altare” (Premio Chiara; Premio Stresa, Premio Montà D’Alba; Premio selezione Comisso), a cui è seguito, nel 1999, il romanzo “I cieli di vetro”, vincitore del Premio Selezione Campiello. Nel 2000 sempre da Guanda è uscito il romanzo “Il taglio della lingua” e nel 2002 Conti ha curato “Dite la vostra”, raccolta degli scritti giovanili di Cesare Zavattini. Nel 2003 ha mandato alle stampe con Monte Università Parma Editore “La Piena e altri racconti” e ha curato sempre per Mup editore, insieme a Manuela Cacchioli, il carteggio fra Attilio Bertolucci e Cesare Zavattini “Un’amicizia lunga una vita”. Del 2004 è “Tre bambini nella nebbia” (Monte Università Parma Editore). Guido Conti ha una rubrica di libri sul quotidiano “Italia Oggi”.

 

  INDICE DELL'OPERA - Istruzioni per l'uso - Capitolo primo. L'infanzia di Giovannino - Capitolo secondo. La formazione parmigiana di Giovannino - Capitolo terzo. La scoperta di Milano (1936-1943). Guareschi e il «Bertoldo». La radio e le collaborazioni al «Corriere della sera» - Capitolo quarto. Un umorista nel lager: 1943-1945 - Capitolo quinto. L'Italia provvisoria. La nascita del «Candido»: 1945-1948 - Capitolo sesto. Gli anni Cinquanta. L'epopea di Don Camillo - Capitolo settimo. Giovannino caffettiere. La morte di «Candido»: 1955-1961 - Capitolo ottavo. Gli ultimi anni di Giovannino. 1961-1968: «La Notte», «Il Borghese», «Gente» - Ringraziamenti - Indice dei nomi