L'arte dell'Islam Stampa E-mail

Titus Burckhardt

L'arte dell'Islam

Abscondita, pagg.171, Euro 22,50

 

burckhardt_arte.jpeg  IL LIBRO - "Se alla domanda "cos'è l'Islam?" si rispondesse indicando semplicemente uno dei capolavori dell'arte islamica, come ad esempio la moschea di Cordoba, quella di Ibn Tûlûn al Cairo, una delle mederse di Samarcanda o anche il Taj Mahal, questa risposta, per quanto sommaria, sarebbe peraltro valida, poiché l'arte dell'Islam esprime senza equivoci quel che denomina.[...]

  "Non è stupefacente né assurdo che la manifestazione più esteriore di una religione e di una civiltà come quelle dell'Islam rifletta a suo modo quel che vi è di più interiore in questa stessa civiltà. La sostanza dell'arte è la bellezza; la bellezza è una qualità divina e comporta in quanto tale un duplice aspetto: nel mondo essa è apparente; riveste, per così dire, le creature e le cose belle. Mentre in Dio, o in se stessa, è beatitudine inferiore; tra tutte le qualità divine che sì manifestano nel mondo, la bellezza è quella che più direttamente richiama il puro Essere.

  "Questo significa che lo studio dell'arte islamica, come di qualsiasi arte sacra, può condurre, quando viene intrapresa con una certa apertura di spirito, verso una comprensione più o meno profonda di verità spirituali che sono alla base di tutto un mondo al tempo stesso cosmico e umano. Considerata in tal modo, la "storia dell'arte" supera il piano della storia pura e semplice, fosse solo per porre queste domande: da dove proviene la bellezza del mondo di cui stiamo parlando?"

 

  DAL TESTO - "Il ruolo della Kaaba come centro liturgico del mondo musulmano è solidale con il fatto che essa indica il legame dell'Islam con la tradizione che si riferisce ad Abramo e, per ciò stesso, con l'origine di tutte le religioni monoteiste: secondo il Corano, la Kaaba fu costruita da Abramoe da suo figlio Ismaele e lo stesso Abramo avrebbe istituito il pellegrinaggio annuale a questo santuario. Centro e origine: sono le due facce di una sola e medesima realtà spirituale o, se si vuole, le due opzioni fondamentali di ogni spiritualità.

  "Per i musulmani pregare in direzione della Kaaba o, il che è lo stesso, in direzione della Mecca, esprime a priori una scelta: con questo gesto il musulmano si distingue sia dagli ebrei, che pregano rivolti verso Gerusalemme, sia dai cristiani, che si «orientano», nel senso proprio del termine, volgendosi verso il sole che si leva".

 

  L'AUTORE - Titus Burckhardt è nato a Firenze nel 1908 ed è morto a Losanna del 1984. Figlio dello scultore di Basilea Carl Burckhardt, cominciò a frequentare le scuole e gli ateliers d’arte. Attirato ben presto dall’arte orientale si mise a cercarne le fonti studiando le civiltà tradizionali. Due lunghi soggiorni in Marocco negli anni trenta gli consentirono di acquisire una eccellente conoscenza dell’arabo e delle maggiori discipline islamiche. Incaricato nel 1972 dall’Unesco e dal governo del Marocco di esaminare i problemi sollevati dalla preservazione della città antica «medina», ha impostato la preparazione di un programma di salvaguardia che ha permesso l’iscrizione della città magrebina sulla lista del patrimonio mondiale.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - I. La Kaaba - II. La nascita dell'arte islamica - III. La questione delle immagini - IV. Il linguaggio dell'arte islamica - V. Arte e liturgia - VI. Arte sedentaria e arte nomade - VII. Sintesi - VIII. La città - Appendice iconografica