Niccolò Giani e la Scuola di Mistica fascista 1930-1943 Stampa E-mail

Tomas Carini

Niccolò Giani e la Scuola di Mistica fascista 1930-1943

Mursia, pagg.294, Euro 19,00

 

carini_giani.jpg  IL LIBRO - La Scuola di Mistica fascista nacque a Milano nel 1930 su iniziativa di Niccolò Giani (1909-1941) e con l’appoggio di Arnaldo Mussolini. Obiettivo: creare, educare e rendere operativa la futura classe dirigente che avrebbe condotto alla rinascita dell’Italia. Fino al 1940 fu una sorta di laboratorio di idee, poco connesso con la politica del fascismo; ma, in occasione del suo decennale, i mistici fascisti uscirono allo scoperto aggregando un grande numero di intellettuali e studiosi: Julius Evola, Vito Mussolini, Fernando Mezzasoma, Berto Ricci, Nino Tripodi, Ruggero Zangrandi, Guido Pallotta, Armando Carlini ed Enzo Paci.

  Ripercorrendo la storia della Scuola e dello sviluppo del pensiero fascista, le sue radici filosofiche, il contributo di Giovanni Papini e Julius Evola e le conseguenze sul piano politico, emerge la vicenda personale del fondatore e poi direttore di Mistica, Niccolò Giani, tenente degli Alpini e medaglia d’oro al valor militare, che in nome dei suoi ideali cadde sul fronte greco-albanese il 14 marzo 1941.

 

  DAL TESTO - "Indubbiamente, la Scuola rappresenta uno dei luoghi deputati a quel tentativo di rendere sacra la politica, come abbiamo visti avviato dai Patti Lateranensi e sul quale il regime stesso innesta la sua opera di organizzazione del consenso: Stato e Chiesa non sono più separati. Il Cattolicesimo diventa la religione ufficiale dello Stato italiano e quindi il fascismo può prenderne in prestito alcuni elementi, come segnalato da Colombo: «La stessa Chiesa cattolica rappresenta un modello istituzionale da emulare per la sua organizzazione totalitaria e gerarchica, per la sua unitarietà ideologica e di direzione, per il suo radicamento popolare». Tra questi, anche il linguaggio e i concetti filosofici elaborati prima dell'avvento del fascismo che si esprimevano «nelle frequenze lessicali del vocabolario religioso, nel ricorso all'antonomasia, soprattutto nella presenza di un campo semantico vitalistico, a partire dalla connotazione superomistica e del Duce e dei "mistici"». L'obiettivo è la costruzione di un corpus di dottrine cui richiamarsi come dogmi, al fine di attribuire al fascismo una valenza di spiritualità e di «sovrannaturale invulnerabilità»".

 

  L'AUTORE - Tomas Carini, nato nel 1973, si è laureato in Filosofia a Torino ed è key account manager in una multinazionale del settore energetico. Ha pubblicato La «religione civile» della Scuola di Mistica fascista in Esoterismo e Fascismo. Storia, documenti, interpretazioni (2006) e ha curato il volume di Julius Evola La Scuola di Mistica fascista. Scritti su mistica, ascesi e libertà (1940-41) (2009).

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione. I creatori del fascismo divino, di Marcello Veneziani - Introduzione - Capitolo Primo. Niccolò Giani e la Scuola di Mistica fascista: cenni storici, biografici e bibliografici - Capitolo Secondo. Sulle tracce di Giovanni Papini. Scienza, filosofia, guerra (1898-1915) - Capitolo Terzo. Julius Evola tra arte, filosofia e Tradizione (1915-1943) - Capitolo Quarto. Fascismo e barbarie. Affinità e divergenze tra Julius Evola e la Scuola di Mistica fascista - Note - Ringraziamenti - Bibliografia - Indice dei nomi