Dei numeri Pitagorici Stampa E-mail

Arturo Reghini

Dei numeri Pitagorici, Parte 1, Libro 1, Dell’equazione indeterminata di secondo grado con due incognite

Edizioni PiZeta, pagg.446, Euro 40,00

 

reghini_deinumeri.jpg  IL LIBRO - «... Se non mi illudo, questa opera contiene la soluzione completa, rigorosa, generale ed elementare dell'equazione di secondo grado con due incognite vanamente cercata ed infine non più cercata da circa due secoli. E come conseguenza contiene nella seconda parte la trattazione sistematica dei numeri poligonali e quella dei numeri piramidali e poliedrici».

  Con queste parole scritte da Budrio (Bologna) nell' estate del 1944, Arturo Reghini affidava i sette libri Dei Numeri Pitagorici all'amico Moretto Mori di Arezzo. L'ingegner Mori conservò questo lavoro in attesa di tempi migliori, affidandolo successivamente ai figli.

  Oggi, a sessant'anni esatti dalla morte del Maestro, vede la luce il primo libro - Dell'equazione indeterminata di secondo grado con due incognite -, frutto del concorso di fortunate circostanze che ne hanno consentito il riesame e la pubblicazione. L 'iniziativa ha preso le mosse dalla relazione del professor Francesco Cittadino di Torino a un convegno su Arturo Reghini del maggio 2004: il professore, parlando della matematica pitagorica, aveva ricordato l'esistenza di un'opera di Reghini ancora inedita, della quale un'altra voluminosa versione era in custodia nell'archivio della casa editrice Archè. Le carte del Maestro sono poi arrivate a Stefano Loretoni e Christian Scimitema, due fisici che si sono impegnati nel confronto delle diverse redazioni, nella revisione di tutto il primo libro (il più complesso ), correggendo i refusi, verificando i teoremi, armonizzando e riscrivendo il testo con un programma informatico opportuno.

  All'opera ha collaborato attivamente anche la dottoressa Rosetta Cittadino, la quale, dopo la laurea in matematica, ha conseguito nel 2000 la laurea in storia con la tesi Il numero e il divino. Le entità matematiche nella tradizione tardoantica.

 

  DAL TESTO - "[...] in tutti i casi, l'equazione generale indeterminata di secondo grado con due incognite si può sempre risolvere, se ammette soluzione, completamente ed elementarmente e con semplicità con un numero finito di operazioni; e quando non ammette soluzione si può sempre con altrettanta semplicità e sempre elementarmente riconoscere che non ammette soluzione; e precisamente mostreremo che la risoluzione dell'equazione egenrale indeterminata di secondo grado con due incognite richiede in ogni caso come nozione più elevata la conoscenza della formola risolutiva dell'equazione determinata di secondo grado, come la soluzione dell'equazione indeterminata di primo grado con due incognite richiede solo la conoscenza della formola risolutiva dell'equazione di primo grado ad una incognita".

 

  L'AUTORE - Scrittore, traduttore, filologo e matematico, alto dignitario della Massoneria italiana, il fiorentino Arturo Reghini (1878-1946) fu una delle figure più importanti della scena esoterica nazionale. Teorico dell’imperialismo pagano, amico di Giovanni Amendola, Giovanni Papini e René Guénon (sua la prima traduzione di “Il Re del Mondo”), collaboratore di varie riviste come ‘Leonardo’, ‘Lacerba’, ‘La Voce’, capo-redattore di ‘Rassegna massonica’, fondatore e direttore delle riviste ‘Atanòr’ (1924) e ‘Ignis’ (1925), di ‘Ur’ (1927-28), diretta formalmente, dopo le leggi sulle società segrete, da Julius Evola, a lui è legato il tentativo di restaurare la tradizione spirituale massonica di matrice pitagorica e il revival degli studi esoterici in Italia. I suoi libri e articoli coprono una gamma di argomenti che spazia dal simbolismo massonico alla teosofia, dalla matematica pitagorica ai templari, dal neoplatonismo a Dante, da Cornelio Agrippa a Cagliostro. Il più noto esponente del neopitagorismo nel XX secolo, quando la libera muratoria venne messa al bando dal Regime fascista, pagò il prezzo delle sue prese di posizione in favore della libertà di coscienza e della serena tolleranza “romana e pagana”, trascorrendo gli anni successivi fino alla sua morte a Budrio (Bologna) in isolamento e abbandono di qualunque attività pubblica, dedicandosi allo studio dei numeri pitagorici.

 

  I CURATORI - Stefano Loretoni nasce a Spoleto (Perugia) e consegue la laurea in fisica presso l'Università degli Studi di Perugia. Di professione informatico ama dedicare il proprio tempo libero alla programmazione applicata ad algoritrni di calcolo e alla lettura dei classici antichi, stoici ed epicurei in particolare.

  Christian Scimitema nasce a Spoleto (Perugia) e consegue la laurea in fisica presso l'Università degli Studi di Perugia. Attualmente è dottorando in fisica matematica presso l'Università degli Studi Roma Tre di Roma. Ama dedicare il proprio tempo libero allo studio dei fondamenti della meccanica quantistica ed alla storia del movimento futurista.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Marino Mori - Arturo Reghini "Matematico", di Francesco Cittadino - Considerazioni ed interventi sul libro I dell'opera Dei numeri pitagorici, di Stefano Loretoni e Christian Scimiterna - Libro I. Dell'equazione indeterminata di secondo grado con due incognite