Le pistole della Wehrmacht.1933-1945. Vol. 2 Stampa E-mail

Loriano Franceschini

Le pistole della Wehrmacht.1933-1945. Vol. 2. I contratti esteri

Editoriale Olimpia, pagg.252, Euro 32,00

 

franceschini_pistole2.jpg  IL LIBRO - La Wehrmacht mobilitò milioni di uomini nel corso della Seconda Guerra Mondiale, molti dei quali per regolamento dovevano essere provvisti dell’arma corta. Nell’Esercito tedesco infatti tale prerogativa costituiva non solo un diritto ma spesso un dovere specificamente normato. Secondo dettami che risalivano a Federico il Grande, l’arma costituiva il mezzo con cui il funzionario dello Stato esercitava l’autorità conferitagli, e tale interpretazione rende ragione della larga diffusione di pistole di cui vennero dotate anche istituzioni civili militarizzate e organizzazioni paramilitari, compresi gli alti funzionari del Partito nazionalsocialista.

  Il secondo volume dell'opera di Loriano Franceschini esamina tutte le pistole di fabbricazione straniera utilizzate dalla Wehrmacht e dalle altre strutture del Terzo Reich. La storia, le varianti, gli accessori. Una ricchissima galleria di immagini.

 

  DAL TESTO - "I modelli di pistola di fabbricazione straniera utilizzati dall'Esercito tedesco nel corso della seconda guerra mondiale furono molti e prodotti in quantità spesso enormi nelle fabbriche dei territori occupati. Tale comportamento rispondeva alla necessità di dotare dell'arma da fianco non solo coloro che ne avevano diritto per regolamento (ufficiali, sottufficiali, mitraglieri ecc.) ma anche personale addetto a servizi governativi e paragovernativi, come ad esempio guardie di sorveglianza ad impianti di rilevante importanza ai fini bellici oppure addetti a servizi connessi all'economia di guerra come le poste e le ferrovie. Più avanti, nel corso del conflitto, quando le attività di gruppi partigiani cominciarono a rendere poco sicure le strade delle città conquistate, furono emanate disposizioni miranti a dotare dell'arma corta anche i militari in libera uscita che non avrebbero potuto certamente circolare armati del fucile d'ordinanza".

 

  L'AUTORE - Nato a Roma nel 1956, ex ufficiale medico della Marina Militare, Loriano Franceschini è collezionista di armi corte ex ordinanza. Per l’Editoriale Olimpia ha pubblicato i volumi Pistole militari imperiali (2006), Mauser C96 «9 Rosso» (2007), Le pistole della Wehrmacht. Vol. 1 (2008) e Le pistole della Wehrmacht. Vol. 2 (2009). Medico di medicina generale, vive e lavora a Bologna.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Repetierpistole M 1912 (Austria) - Fabrique Nationale Modèle 1910/22 (Belgio) - Fabrique Nationale Modèle 1935 Grande Puissance (Belgio) - Česká Zbrojovka Vz24 (Cecoslovacchia) - Česká Zbrojovka Vz27 (Cecoslovacchia) - Česká Zbrojovka Vz38 (Cecoslovacchia) - Bergmann Bayard M. 1910/21 (Danimarca) - Pistolet Automatique Unique Modèle 16 (Francia) - Pistolet Automatique Unique Modèle 17 e Selbstladepistole Unique Kriegsmodell (Francia) - Pistolet Automatique Modèle 1935 A (Francia) - Manufacture d’Armes de Bayonne Modèle A (Francia) - Manufacture d’Armes de Bayonne Modèle D (Francia) - Beretta Modello 1934 (Italia) - Beretta Modello 1935 (Italia) - Kongsberg Våpenfabrikk Modell 1914 (Norvegia) - Vis Pistolet Wojskowy Wzor Pwu (Polonia) - Star Modelo «B» (Spagna) - Astra Modelo 300 (Spagna) - Astra Modelo 1921/400 (Spagna) - Astra Modelo 600 (Spagna) - Astra serie 900 (Spagna) - Pisztoly 37 Minta (Ungheria) - Miscellanea - Bibliografia