Sulle vette della Patria Stampa E-mail

Stefano Morosini

Sulle vette della Patria. Politica, guerra, e nazione nel Club alpino italiano (1863-1922)

Edizioni Franco Angeli, pagg.272, Euro 27,00

 

morosini_vette.jpg  IL LIBRO - Basandosi soprattutto sulle carte inedite dell'archivio della Sede centrale del Club alpino italiano, questo lavoro cerca di documentare la presenza di elementi politici e nazionali all'interno del Cai, sin dalla sue origini (1863). Negli anni della crescita numerica dei soci e della diffusione delle sezioni a tutto il territorio nazionale, il Cai inizia a rivendicare le aree di lingua italiana dell'Impero Austro-Ungarico e a stabilire frequenti scambi e collaborazioni con le associazioni alpinistiche irredentiste di area trentina e giuliana.

  Con lo scoppio della prima guerra mondiale il Cai partecipa dapprima all'accesa campagna a favore dell'intervento e quindi, con l'entrata in guerra dell'Italia, compie una vera e propria mobilitazione dei soci, impegnati a combattere soprattutto sul fronte alpino, teatro della guerra bianca. Contestualmente si sviluppa nel sodalizio un vivace dibattito a proposito dei futuri confini italiani, dove, nel primo dopoguerra, il Cai assumerà un ruolo di presidio nazionale.

 

  DAL TESTO - “Ben diversa fu la tensione emotiva con cui il Cai celebrò la morte di Cesare Battisti. Volontario nel corpo degli alpini e da poco promosso al grado di tenente, Cesare Battisti il 10 luglio 1916 fu fatto prigioniero sul Monte Corno, in Vallarsa. Riconosciuto, venne condotto a Trento e insieme al suo sottotenente Fabio Filzi, avvocato a Rovereto ma nato a Pisino, in Istria, fu condannato a morte per alto tradimento e impiccato nel cortile del Castello del Buonconsiglio. Il Cai ricordò Battisti come membro della Società degli alpinisti tridentini, per la lunga battaglia irredentista e per il suo contributo alla conoscenza geografica del Trentino, svolto attraverso una lunga serie di studi e ricerche scientifiche. La sua miltanza politica nel partito socialista austriaco fu invece messa in secondo piano, e accennata solo velatamente e proposito della direzione «di un battagliero quotidiano socialista Il Popolo, che spesso conosce le delizie della censura austriaca». Nel corso della sua intensa vita Battisti, pur essendo iscritto alla Sat, non fu propriamente un alpinista…”.

 

  L'AUTORE - Stefano Morosini dottore di ricerca in Storia delle istituzioni e della società nell'Europa contemporanea. Collabora con la cattedra di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia della Società e delle Istituzioni dell'Università degli Studi di Milano e con la cattedra di Storia del Politecnico di Milano e dell'Industrializzazione presso il Politecnico di Milano. Le sue ricerche vertono sulla storia sociale dell'Italia liberale e fascista e sulla storia dello sviluppo tecnico e industriale italiano. È istruttore di arrampicata libera e consigliere del Club alpino italiano.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, Alessandro Pastore - Introduzione - Sociabilità borghese, appartenenza nazionale e nascita delle associazione alpinistiche - Patria, nazione, irredentismo - Verso la guerra - Nella guerra - Nelle terre redente - Riferimenti archivistici - Bibliografia - Indice dei nomi