I Serbi Stampa E-mail

Sima M. Ćirković

I Serbi

Nell’angolo più tormentato dell’Europa, la storia del popolo che ha sempre diviso i giudizi del mondo occidentale

ECIG, pagg.397, Euro 29,00

 

serbi.gif   IL LIBRO – Chi sono i serbi? Pochi popoli, nell’intero corso della loro storia e soprattutto negli ultimi anni, sono riusciti a dividere l’opinione pubblica occidentale in maniera altrettanto netta. Da una parte quanti, sotto l’influenza di una martellante propaganda dei mass media, vi hanno identificato i "macellai dei Balcani", gli "eredi dei nazisti", gli inventori della "pulizia etnica", il popolo che si è macchiato dei peggiori crimini commessi in territorio europeo dai tempi della seconda guerra mondiale. Dall’altra si schiera quella corrente del pensiero occidentale sempre più insofferente al monopolio dell’economia e delle idee imposto dal "nuovo ordine mondiale" instauratosi dopo la caduta del Muro di Berlino. Per quest’ultimo fronte, l’atteggiamento dei serbi negli anni Novanta ha assunto le dimensioni di una lotta titanica contro l’oppressione e l’assimilazione da parte di un nuovo impero, la sfida eroica di un minuscolo Davide contro l’arroganza di un gigantesco Golia, manifestatasi nei bombardamenti della NATO sui centri urbani della Serbia nel 1999.

  Difficile, per ora, collocare gli eventi in una prospettiva equilibrata. La questione serba, come d’altronde l’intera questione balcanica, resta aperta e sembra ben lungi da una conclusione. Mentre gli eventi che hanno sconvolto la ex Jugoslavia nell’ultimo decennio del ventesimo secolo sono già al centro di un’approfondita ricerca storica e perfino di un’investigazione giudiziaria internazionale, Sima M. Ćirković ripercorre l’intera vicenda del popolo serbo, domandandosi in che misura il precedente sviluppo storico abbia influito sull’inadeguata reazione dei serbi alle sfide aperte dalla crisi jugoslava.

  L’appassionante resoconto de I serbi prende avvio con l’insediamento degli slavi nella penisola balcanica, nel settimo secolo, per concludersi con la violenta disgregazione della Jugoslavia, consumatasi alla fine degli anni Novanta. Basandosi sulla propria ricerca e sulle analisi storiche contemporanee, l’autore segue una ad una le tappe della tormentata vicenda del popolo serbo attraverso le diverse epoche, dalla lotta per guadagnarsi l’indipendenza da Bisanzio ai patimenti della schiavitù imposta dai sultani ottomani, fino alla modernizzazione difficilmente conseguita nell’angolo più tormentato dell’Europa. L’accurata ricostruzione di Ćirković si colloca in una prospettiva originale e intende controbilanciare le tradizionali storie politiche dei serbi, spesso assai parziali, ponendo in particolare rilievo gli sviluppi socioeconomici della nazione. La sua narrazione esamina in maniera equilibrata e dettagliata il periodo medievale, l’Età moderna e quella contemporanea, concentrandosi sui particolari processi di ciclica integrazione e disintegrazione che hanno caratterizzato l’intera storia dei serbi. In tal modo, il libro presenta ai lettori una panoramica esauriente della vicenda dell’inquieto popolo balcanico, descrivendo il retroscena dei drammatici eventi degli ultimi anni, fornendone una sintetica analisi ed esprimendo la fiducia in un avvenire migliore e realmente "europeo".

 

  DAL TESTO – “Come altre nazioni, i serbi hanno una leggenda sulle proprie origini (origo gentis), sulla divisione del popolo e sulla migrazione del Nord, guidata dal “figlio del sovrano”. Dopo la conversione al cristianesimo, i serbi rimasero profondamente influenzati dal concetto di essere un popolo eletto, la cui origine risaliva alla Genesi stessa. Essi entrarono in relazione diretta con il Creatore, trovandovi l’appagamento della concezione di Divina Provvidenza. L’idea della diretta relazione con Dio servì a molte nazioni dell’Europa cristiana per interpretare se stesse e il proprio ruolo nel mondo: derivato dagli ebrei del Vecchio Testamento, il concetto di “popolo eletto” si trasmise dapprima ai cristiani in generale, quindi all’Impero cristiano universale e in seguito alle sue singole componenti. Come molte altre nazioni, il popolo protagonista di questo libro si sentiva il Popolo di Dio, la “Nuova Israele”, cui Dio stesso aveva assegnato dei capi, “taluni eguali agli apostoli, altri che effondevano mirra e operavano miracoli, ed altri ancora grandi maestri e insigni arcipreti”. I serbi non approfondirono le ricerche sulle proprie origini né si affidarono a basi storiche più concrete fino al diciottesimo secolo”.

 

  L’AUTORE – Sima M. Ćirković è professore emerito di Storia medievale all’Università di Belgrado ed è membro dell’Accademia Serba delle Arti e delle Scienze. Il ricco novero delle sue pubblicazioni sulla storia dei Balcani medievali include, fra le altre, I serbi nel Medioevo (1992), tradotto in italiano, inglese, francese e russo; Ćirković è inoltre coautore della monumentale Storia della Jugoslavia (1974).

 

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Francesca Niccolai – Premessa e ringraziamenti dell’autore – Introduzione: il tempo, lo spazio e la gente – 1. Il patrimonio dell’antichità – 2. La dinastia dalle radici sacre – 3. Fra la Croce e la Mezzaluna – 4. “Sudditi protetti dal sultano” – 5. La nascita della società cristiana moderna – 6. L’era delle rivoluzioni democratiche – 7. Lo Stato nazionale, favorevoli e contrari – 8. Tutti i Serbi in uno Stato – Orientamenti bibliografici – Indice dei nomi