La Russia postimperiale Stampa E-mail

Alessandro Vitale - Giuseppe Romeo

La Russia postimperiale. La tentazione di potenza

Rubbettino, pagg.241, Euro 19,00

 

vitale_romeo_russia.jpg  IL LIBRO - La Russian global resurgence si manifesta con una politica estera assertiva, condotta dalla classe politica in gran parte in continuità con la lunga storia imperiale precedente e con in più l’odierno rifiuto di vedersi relegata a guida di una mera potenza regionale di rango internazionale “minore”. La sospensione fra un’identità imperiale perduta e una statuale-nazionale difficile da acquisire e da consolidare, provoca imponenti tensioni potenzialmente disgregatrici per lo Stato territoriale, sottoposto anche a forze d’attrazione esterne e crea costanti difficoltà di controllo politico.

  La risposta adottata da una classe politico-burocratica piena erede del sistema precedente è quella dell’accentramento, del mantenimento a qualsiasi costo dell’integrità, possibilmente “potenziata”, di uno Stato “casuale” (perché mai configuratosi nei termini attuali), cercando la legittimazione all’interno con il recupero dell’identità imperiale e l’uso ossessivo della figura di un nemico esterno minaccioso per quell’integrità stessa e per le enormi ricchezze naturali del Paese, sfruttate primariamente come risorse di potenza.

 

  DAL TESTO - “Nonostante si riconosca alla Russia di essere la cerniera tra Occidente e Oriente e il porsi allo stesso tempo come leader avanzato del mondo di mezzo, in questi ultimi anni si è assistito al ridimensionamento dell’egemonia russa, dovuto al successo dei moti rivoluzionari sviluppatisi con l’appoggio degli Stati Uniti e dell’Europa in Georgia, Kazakistan e Ucraina, regioni, queste, considerate cruciali sotto il profilo della sicurezza. Ciò ha definitivamente contribuito a dissolvere la rigidità di un modello monolitico di potere e di potenza, disarticolando tutta l’architettura territoriale sulla quale si risolveva la capacità di Mosca di affermare la propria dimensione imperiale. La trasformazione della regione centroasiatica in un near abroad ha così mutato il ruolo di Mosca tanto in Asia quanto in Europa, con un effetto domino di rilascio di energie ideali e politiche che si sono consolidate nella nascita di nuovi Stati indipendenti. Dopo il ritiro dall’Afghanistan, e il ripiegamento delle forze armate sovietiche dai Paesi dell’Est dell’Europa, il Cremlino aveva momentaneamente accusato il colpo e assorbito l’impatto di una deriva storica che trascinò con sé non solo la forma di governo del partito unico, ma anche l’organizzazione economica e militare”.

 

  GLI AUTORI - Alessandro Vitale (Bressanone/Brixen, 1961) è Professore Aggregato di Analisi della Politica Estera nell’Università degli Studi di Milano. Ha svolto per dieci anni attività di ricerca presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e di insegnamento all’Università Cattolica di Milano e in alcune Università dell’Europa Centrale e Orientale. Ha collaborato a decine di volumi collettanei ed è autore di un centinaio di articoli e studi, pubblicati anche in Polonia, Russia, Croazia, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Argentina. Fra i suoi lavori: I Concetti del Federalismo (con William H. Stewart e Luigi M. Bassani) Giuffrè, Milano 1995; L’unificazione impossibile. Una lettura diversa del collasso jugoslavo. Guida, Napoli 2000; El primer Israel. Le Monde Diplomatique “El Dipló” – Capital Intelectual, Buenos Aires 2007; La Russia postimperiale. La tentazione di potenza. (con G. Romeo), Rubbettino 2009. Il CIDAS ha pubblicato: La Costituzione e il cambiamento internazionale. Il mito della Costituente, l’obsolescenza della Costituzione e la lezione dimenticata di Gianfranco Miglio, Torino 2007.

  Giuseppe Romeo (Benestare, 1962) è esperto di Relazioni internazionali e di Studi strategici. Saggista e pubblicista ha scritto diversi volumi tra i quali: Ricominciare da Sud (1997), Mezzogiorno Duemila (2000), La politica estera italiana nell'era Andreotti (2000), Eurosicurezza. La sfida continentale. Dal disordine mondiale ad un ordine europeo (2001), La fine... di un mondo. Dal crollo delle Torri gemelle una nuova teoria delle relazioni internazionali (2002), La guerra come destino? Palestinesi e israeliani a confronto (2003).

 

  INDICE DELL'OPERA - Premessa – I. La Russia a metà... strada – II. Russia ed Europa. Paura di potenza – III. Difesa a geometria invariabile? – IV. La dimensione strategica – V. La riorganizzazione militare della nuova Russia – VI. La riforma della Forze armate – VII. Una nuova Guerra fredda? – VIII. Energia e politica. La Russia e i dilemmi europei – IX. La partita strategica del nuovo secolo – X. La Russia al vertice del mondo. Geopolitica dell’Artico – Epilogo – Bibliografia essenziale