Quel 28 aprile Stampa E-mail

Bruno Giovanni Lonati

Quel 28 aprile. Mussolini e Claretta: la verità

Mursia, pagg.126, Euro 15,00

 

lonati_quel28aprile.jpg  IL LIBRO - Sulle ultime ore di Mussolini e di Claretta Petacci molto è stato detto e scritto nel corso degli anni. Uno degli eventi più drammatici legati alla Seconda guerra mondiale, oggetto di innumerevoli inchieste e testimonianze, ha finito per diventare un enigma sul quale molti, non sempre in buona fede, hanno espresso la loro opinione. L’autore, testimone e protagonista della vicenda, racconta, sul filo della memoria, quella fatidica «missione di guerra» dove un ruolo non secondario avrebbero avuto agenti segreti britannici che non volevano un processo pubblico a Mussolini.

  Una testimonianza che ha aperto inquietanti interrogativi su ciò che accadde davvero quel 28 aprile.

 

  DAL TESTO - "Mi fermai stupito. Mussolini non era solo, c'era anche una donna. Era la Petacci, lo capii subito.

  "Del suo rapporto con Mussolini seppi solo come la maggioranza degli italiani dopo l'8 settembre 1943.

  "[...] Mussolini era in piedi, la Petacci seduta sul bordo del letto.

  "Mussolini l'avevo visto una volta da vicino, alcuni anni prima, quando ero un giovane avanguardista a Milano.

  "Ricordavo il suo aspetto marziale, posatore, quasi insolente, burbanzoso, il suo mento che quasi parlava, il suo visto abbronzato, i suoi occhi penetranti.

  "Forse, se l'avessi visto per strada in borghese non l'avrei riconosciuto, anche se in alcune fotografie apparsa sui giornali dell'epoca già lo si vedeva precocemente invecchiato, un cascame d'uomo, con la faccia molto scavata e con una sfumatura sgradevole. Era un uomo finito, almeno fisicamente.

  "Aveva il viso stanco e smagrito. Gli occhi cerchiati, lo sguardo spento. Le spalle infossate. Ci guardò come per chiedersi: «E adesso chi sono questi, cosa vogliono?»".

 

  L'AUTORE - Bruno Giovanni Lonati è nato a Legnano nel 1921. Dal 1936 al 1956 ha lavorato alla Franco Tosi; in questo periodo sono compresi il servizio militare e la successiva attività partigiana, seguita sino al febbraio del 1946 da quella politica e sindacale. Trasferitosi a Torino nel 1958, ha poi ricoperto incarichi dirigenziali alla Fiat. Dopo il 1980 ha diretto a Bari un’importante società metalmeccanica; è stato poi consulente industriale e ha scritto diversi libri di carattere tecnico.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Prima parte. I dubbi - I. Io, come e perché - II. La storia e gli storici - III. Alcuni protagonisti e testimoni secondo la storia ufficiale - IV. Gli altri che veramente potevano e volevano - V. Quelli che potevano capire una non verità e hanno taciuto - Seconda parte. Le certezze - I. Fine della mia guerra partigiana in Valle Olona - II. Gli ultimi mesi a Milano prima del 25 aprile - III. I primi giorni dell'insurrezione - IV. La missione imprevista - Mezz'ora con Mussolini e la Petacci - VI. La morte del Duce e della Petacci - VII. Il ritorno - VIII. Subito dopo - IX. Il silenzio: un codice d'onore da rispettare - X. Fine di una carriera politica - Postfazione. Mussolini, l'ultima verità