La stagione del disgelo Stampa E-mail

Pietro Neglie

La stagione del disgelo. Il Vaticano, l'Unione sovietica e la politica di Centro sinistra in Italia (1958-1963)

Edizioni Cantagalli, pagg.196, Euro 16,00

 

neglie_stagione.jpg  IL LIBRO - Tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio del nuovo decennio l'Italia cambia profondamente e cambiano anche i connotati della Guerra Fredda. Si inizia a parlare di disgelo, di distensione: le due superpotenze, pur tra mille difficoltà, tentano di impostare un nuovo rapporto, che spesso trova il punto di incontro o di criticità nell'Italia. Uscita dal periodo degasperiano, sottoposta a un progresso industriale ed economico senza precedenti, l'Italia prova ad allargare l'area di governo ai socialisti. Sono le prime prove del centro sinistra. Disgelo e centro sinistra. In che modo sono correlati? Quanto influisce nelle vicende italiane il mutato clima internazionale? Qual è il ruolo del Vaticano nell'avvicinamento tra socialisti e democristiani in Italia e tra i due blocchi nel mondo? Qual è la posizione di Mosca rispetto a un centro sinistra che dovrà isolare i comunisti? A queste e ad altre domande Pietro Neglie offre interessanti risposte che costruisce non solo attraverso una puntuale analisi dei personaggi e del momento storico, ma soprattutto attraverso un attento scavo negli archivi sovietici dove si trovano elementi sorprendenti relativi ai contatti fra il governo italiano e quello sovietico per creare i presupposti di una nuova politica estera italiana, non sempre all'interno della logica dei blocchi, e soprattutto tenui ma consistenti legami tra il capo del Cremlino e la Santa Sede.

 

  DAL TESTO - "[...] la linea anticomunista di Pio XII si saldava con la sua politica europea, diventando quest'ultima un tassello importantissimo della costruzione che il Papa aveva in mente. Il suo impegno a favore dell'Europa fu rilevante: parlò al Collegio d'Europa di Bruges, indirizzando un saluto ed un augurio agli studenti, futura classe dirigente europea esortandoli ai valori della libertà, della fede, delle virtù cristiane; parlò alla CECA, alla UEO, al Consiglio d'Europa. Un attivismo dettato dalla convinzione che dopo la guerra andasse ricostruita tutta la politica internazionale sui valori della democrazia, del rispetto della persona garantito dalle istituzioni, dalla pacificazione. Il progetto di unificazione europea, nel quale brillò l'attivismo dei partiti cattolici e dei loro leaders (in particolare De Gasperi, Adenauer, Schuman), era visto dal Pontefice come l'affermazione dell'idea dell'Europa cristiana.

  "Una visione fondamentalmente anticomunista, e allo stesso tempo un principio secolare che in quel momento diventava anche un tassello della difesa della civiltà cristiana dell'Occidente, dava vita ad una ferrea convinzione ed una volontà decisa «molto rigida sotto il profilo religioso e dottrinale che forse teneva poco conto del pluralismo confessionale e ideologico che ci stava manifestando e consolidando in Europa»".

 

  L'AUTORE - Pietro Neglie è stato collaboratore di Renzo De Felice. Ha diretto la Fondazione Giuseppe Di Vittorio. È autore, fra l'altro, di Fratelli in camicia nera. Comunisti e fascisti dal corporativismo alla Cgil 1928-1948 (il Mulino, 1996) e Le stagioni del sindacato (Rubbettino, 2000). Insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Internazionali e Diplomatiche di Gorizia.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Giorgio Galli - Introduzione - I. La stagione del disgelo - II. La Chiesa e il comunismo - III. Verso il centro sinistra - IV. La Chiesa e l'apertura a sinistra - Appendici - Appendice n.1. Conversazione Kosygin / Mattei - Appendice n.2. Direttive Min. Interni sovietico - Appendice n.3. Conversazione Kozyrev / Bernabei - Appendice n.4. Conversazioni Kozyrev / La Pira - Appendice n.5. Conversazione Kozyrev / Fanfani - Appendice n.6. Sul lavoro del Concilio Vaticano II - Ringraziamenti - Indice dei nomi