Accanto alla tigre Stampa E-mail

Lorenzo Pavolini

Accanto alla tigre

Fandango Libri , pagg.243, Euro 16,50

 

pavolini_accanto-alla-tigre.jpg  IL LIBRO - Lorenzo è uno scrittore alle prese con teatro, riviste, radio e crede per questo di possedere una visione politica consolidata. Vive a Roma nel quartiere Esquilino. Lì si mescolano due idee molto diverse dell'Italia contemporanea: quella multietnica, del mercato di piazza Vittorio e dei negozi cinesi, e quella più nazionalista rappresentata, tra l'altro, da un centro sociale di destra. In quel pezzo di Italia c'è un altro dissidio, ed è quello che Lorenzo coltiva sin dall'adolescenza dentro di sé, un dissidio che affonda le radici nel suo cognome. Lo stesso del nonno Alessandro, raffinato intellettuale ma soprattutto fascista intransigente, fondatore delle Brigate nere e anima irriducibile della Repubblica Sociale Italiana. Lorenzo scopre chi era suo nonno in un giorno di scuola, quando vede su una pagina del libro di storia una foto, la celebre immagine di piazzale Loreto, quella in cui Benito Mussolini, Claretta Petacci e gli altri gerarchi sono appesi a testa in giù. Tra loro un uomo a torso nudo pende sotto una pensilina su cui è scritto in stampatello: Pavolini. Tanti anni dopo, l'autore prova a capire chi sia stato veramente suo nonno, cosa lo abbia spinto a cavalcare con tanta ostinazione la sua tigre. Ricostruisce così una storia fatta di reticenze, conflitti e timori riguardo il rapporto tra lui, la sua famiglia e l'eredità pesante di quel cognome.

 

  DAL TESTO - “Proprio nella luce vermiglia e nello slancio di quel vitalismo erotico picaresco tutto veneto, che mette Comisso sulla linea che da Casanova porta a Parise e Hugo Pratt, balzava agli occhi l'epilogo fratricida. Ecco la continuità degli uomini d'azione! Pavolini canta La Disperata degli arditi di Fiume e dello squadrismo per rivendicare una origine onorevole alla spedizione abissina, ma in questo modo pone anche il segno della prossima guerra fratricida, quella che armerà le persone della stessa casa, destinate a vivere accanto in pace, l'una contro l'altra. La difesa di una idea, di un capo, di un ridotto in Valtellina è disperata, come ancora oggi resta disperata l'immagine di una resurrezione con abbraccio finale. Nei cimiteri i morti stanno in campi separati.

  “Le pagine più belle di Disperata sono quelle che Pavolini scrive per i piloti Ostini e Lanza, che "morirono accanto, e poiché erano ai posti di pilotaggio è certo che la morte li colse felici". Le intitola "Amico" e parla della bandiera che sventola "invisibile ma sensibile" sul porto degli aviatori, oltre la manica a vento bianca e rossa. È una bandiera le cui "due facce balenano a turno secondo il vento. Due facce e uno stesso tessuto, una stessa leggerezza dentro l'aria. Vita sei nostra amica. Morte sei nostra amante. lo credevo che della morte non si parlasse mai in un aeroporto". Invece "ella si familiarizza". È "il principale argomento di scherzo". E quando poi qualcuno muore veramente "il fatto resta nudo e netto. In un reparto che si assottiglia, la condizione di vivente, la condizione che differenzia da chi è sparito, resta aleatoria: quella diversità perde importanza, potendo cessare oggi, domani, domani l'altro. È solo quando la guerra finisce e la squadriglia si scioglie, che i caduti diventano proprio i Caduti. Solo allora ci si accorge bene della diversità: ci si accorge che i vostri lineamenti e movimenti sono i più nitidi, che non invecchierete, che un acido vi fissò, vi incise, che siete insomma i più vivi" .

 

  L'AUTORE - Lorenzo Pavolini è nato a Roma nel 1964. Redattore della rivista Nuovi Argomenti, ha pubblicato i romanzi Senza rivoluzione (Giunti 1997 – Premio Grinzane Cavour esordiente) ed Essere pronto (PeQuod, 2005). Alcuni suoi racconti sono apparsi su giornali, siti, riviste e antologie. Ha curato e tradotto diversi volumi tra cui: Italville – New Italian Writing (Exile Edition, 2005), antologia di giovani autori italiani tradotti in inglese, e l’edizione integrale di Le interviste impossibili (Donzelli, 2006), raccolta degli ottantadue testi dell’omonimo programma radiofonico, trasmesso su Radio Rai dal 1974 al 1975.

 

  INDICE DELL'OPERA - Sul libro di storia - Pavolini eroe - Via delle Tre Madonne - Il triangolo delle Bermuda - Due zebre – Ciano – Disperata – Salò - Il fascismo comincia con un sorriso - Campo X - Cavalcare la tigre – Fasciocomunismo – Fratelli - La radio vi farà, vi darà, troverà - Nel viaggio di una slitta sulla neve - Il chiodo a tre punte - Note