Tutto torna, ma diverso Stampa E-mail

Gianfranco La Grassa

Tutto torna, ma diverso. Capitalismo o capitalismi?

Mimesis Edizioni, pagg.136, Euro 14,00

 

lagrassa_tuttotorna.jpg  IL LIBRO - Questo libro tratta degli aspetti economici (produttivi e finanziari) del capitalismo(i), tuttavia nell’ambito di prevalenti “strutture” dei rapporti tra gruppi e raggruppamenti sociali. L’ipotesi centrale è che gli agenti capitalistici giocano un conflitto di strategie che comporta dinamici processi di sviluppo-crisi-trasformazione (dei rapporti sociali). Il gioco del conflitto capitalistico ha sue regole generali, ma è condotto da giocatori “individuali” (gruppi sociali) che le interpretano e le modificano, venendosi così a trovare in un “mondo nuovo”, di cui si ha in genere comprensione alla fine del periodo storico di trapasso. Da qui nasce l’esigenza della memoria storica, della comprensione del nostro passato (il “tutto torna”), servendoci però d’essa al fine di apprestare nuovi orientamenti utili nella presente epoca, in cui tutto si manifesta in forme differenti. A partire dall’interpretazione dei caratteri di quello che l’autore denomina capitalismo borghese (grosso modo, dagli anni trenta-quaranta dell’ottocento alla prima guerra mondiale), si conduce l’analisi di quello più moderno dei funzionari del capitale, traendone previsioni per le future trasformazioni già iniziate nella fase storica che stiamo vivendo.

 

  DAL TESTO - "Non c'è stato il socialismo, non c'è mai stato; e non si vede come possa fallire se non è mai esistito. Oggi, superate le turbolenze legate alla falsa costruzione di tale presunta nuova società, esauriti i tentativi ideologici - che hanno comunque esercitato un'influenza ben reale - di far passare per socialismo prima il mero statalismo (una versione del lassallismo) poi l'eclettico e pragmatico intreccio tra quest'ultimo e il mercato, la Cina (senza tante scosse) e la Russia, dopo un decennio e più di gravi difficoltà e caos, si avviano a ridiventare potenze, sulla base di una serie di apparati simili a quelli capitalistici nella sfera economica: cioè l'impresa - in particolare di grandi dimensioni, ma dando sfogo anche alla piccola produzione mercantile - e, appunto, il mercato, ivi compreso quello finanziario. Dal punto di vista istituzionale - senza più lo statalismo asfissiante del passato, né la finzione del partito in quanto avanguardia del proletariato (classe operaia) esercitante la sua dittatura, cioè il pieno controllo dello Stato - esiste in questi paesi un forte accentramento della direzione politica; tuttavia non tale da impedire le notevoli autonomie di cui godono sia date autorità politiche regionali sia dati sistemi imprenditoriali, ecc.".

 

  L'AUTORE - Gianfranco La Grassa già docente di Economia politica nelle Università di Pisa e Venezia. Allievo di Antonio Pesenti e di Charles Bettelheim. Studioso di marxismo e di strutture della società capitalistica. Autore di innumerevoli articoli e decine di libri. Fra gli ultimi: Gli strateghi del capitale (2006) e Finanza e poteri (2008), entrambi con la Manifestolibri. Per maggiori notizie e bibliografia, vedi: www.lagrassagianfranco.com.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. Il problema: forme diverse, percorsi storici differenziati - Prima Mossa. Le due teorie più rilevanti sul capitale finanziario - Seconda Mossa. Verso una nuova impostazione - Terza Mossa. Dalla struttura produttiva alla formazione sociale globale - Quarta Mossa. La funzione della finanza ripensata oggi - Quinta (e finale) Mossa. Le ultime propaggini del problema - Appendice. Sviluppi e rapporti sociali