La natura precaria della libertà Stampa E-mail

Joachim Fest

La natura precaria della libertà. Elogio della borghesia

Garzanti Libri, pagg.264, Euro 22,00

 

fest_natura  IL LIBRO - Joachim Fest è stato tra i più lucidi intellettuali europei degli ultimi decenni. Dal cuore dell'Europa – la Germania – ha vissuto la catastrofe del nazismo e la rinascita del suo paese. E ha mantenuto vivo – e ha ricucito – il rapporto con la tradizione del proprio paese e dell'Europa, nei valori che possono e devono ancora ispirare le nostre vite e il nostro comportamento quotidiano.
  Il punto di partenza è la libertà e la responsabilità del singolo, che comprende anche la possibilità di diventare «qualcosa di meglio»: è il nucleo, argomenta Fest, del concetto borghese di cultura, con la sua enfasi sulla critica e sull'autocritica, così come lo ha messo a fuoco Thomas Mann. È proprio nella rinuncia a questo cardine (o alla sua perversione) che si può rintracciare l'origine della tragedia che ha segnato l'intera civiltà occidentale.
  In questa chiave, Fest analizza le figure dei «criminali politici» responsabili della follia nazista – Adolf Hitler e Joseph Goebbels –, ma anche quelle dei congiurati dell'attentato del 20 luglio 1944. E fotografa il percorso, tra illusioni e delusioni, di molti intellettuali nell'epoca dei totalitarismi, che invece di farsi «portavoce dell'umanità» si rivelarono «avvocati dell'inumanità».
  Sempre lucido e appassionato, Joachim Fest ci offre una lezione preziosa, che illumina il rapporto di ciascuno di noi – individui responsabili che hanno per obiettivo l'autoliberazione – da un lato con la cultura e dall'altro con la politica.

  DAL TESTO - «Chi dubiterebbe ancora del tramonto del mondo borghese? … La causa della borghesia appare sicuramente come una causa persa, più di qualunque altra. Anche coloro che per principi morali, condotta di vita e attitudine mentale sarebbero da annoverare fra gli appartenenti alla borghesia, non vi si riconoscono, e la rinnegano adeguandosi a una moda che ormai ripudia tutto. Voci contrarie non ce ne sono. Insomma, la borghesia non ha più nessuno che la difenda. Forse è venuto il momento di ripensare a che cosa significhi davvero la forma di vita borghese.»

  L'AUTORE - Joachim Fest è nato a Berlino nel 1926. Studioso del Reich e biografo di Hitler, è stato a lungo direttore editoriale della «Frankfürter Allgemeine». Per Garzanti ha pubblicato La libertà difficile (1992), Il sogno distrutto (1996), Obiettivo Hitler (1996), Speer (2000), e riproposto con una nuova prefazione la monumentale biografia Hitler (1999).

  INDICE DELL'OPERA - Invece di un'introduzione - l. L'errore di Hanno ovvero la condizione borghese come forma di vita spirituale. Un discorso di ringraziamento - Nel mondo dei fantasmi. Storia e storiografia nel secolo delle catastrofi - 2. Qualche ricordo sul rapporto scritto con la storia. Discorso tenuto in occasione della consegna della medaglia «Wilhelm Leuschner» - 3. L'arte smarrita. Storiografia come scienza e letteratura. Qualche considerazione su Herbert Lüthy - 4. Il bunker del Führer - 5. La vera eredità di Hitler - 6. Joseph Goebbels - Abbozzo d'un ritratto - 7. Gioco rischioso. La vicenda di Adam von Trott - 8. Riflessioni sul 20 luglio. Discorso tenuto il 20 luglio 2004 nella chiesa di San Paolo - 9. Gli intellettuali e l'epoca totalitaria. Riflessioni su una stona di illusioni e delusioni - La natura precaria della libertà. Letteratura e politica in Germania - 10. «Affinità e risentimento»: Thomas Mann e l'Occidente - 11.Le altre considerazioni di un impolitico. A proposito delle annotazioni postume - Zur Zeit von Winston Churchill di Heinrich Mann - 12. Decifrare il quadrante del mondo. La libertà di Börne e ciò che tuttora ne rimane - Note - Indice delle fonti - Indice dei nomi