Eschilo, Tutti i frammenti Stampa E-mail

Eschilo

Tutti i frammenti con la prima traduzione degli scolii antichi

Bompiani, pagg.2080, Euro 40,00

 

eschilo_frammenti  IL LIBRO - È questa la prima edizione completa, con traduzione e commento, di tutti gli scolii, i frammenti e le testimonianze relativi a Eschilo. Un ampio e ricco saggio introduttivo indaga il pensiero di Eschilo, anche alla luce degli apporti critici. I frammenti e le testimonianze, nell’edizione più esaustiva, sono presentati con testo greco, traduzioni e commentario. Seguono gli scolii antichi e bizantini a ciascuna delle tragedie. Per ogni tragedia è offerto uno studio critico, la traduzione degli scolii e note di commento agli stessi. Completa l’opera una bibliografia degli ultimi cinquant’anni.

  DAL TESTO - "L'assassinio di Agamennone è sentito come atto di giustizia [...] ispirato dagli «dèi vendicatori», [...] che sorvegliano le pene dei mortali, dalle Erinni che hanno intrecciato i pepli che hanno imprigionato Agamennone, e anche da Egisto, il quale, essendo figlio di Tieste, vede la morte del re come punizione non tanto del sacrificio di Ifigenia, quanto, nell'ottica ampliata del ghénos, del delitto di suo padre Atreo, già rievocato da Cassandra con visioni e qui descritto in tutto il suo orrore. Atreo era «odioso agli dèi» non per avversione divina immotivata, ma per la sua colpa orrenda: non solo, infatti, aveva esiliato il fratello Tieste, ma, quando costui era tornato come supplice, gli aveva imbandito i figli; Tieste lo maledisse, invocando sulla sua stirpe «un destino di morte insostenibile» [...]: «per questo Agamennone è caduto». Ed Egisto se ne sente giustiziere [...], rivelando di avere progettato il delitto e proclamando sempre di avere agito secondo giustizia: dopo che egli, ancora in fasce, aveva seguito il padre nella sua fuga da Argo, «Dike mi ricondusse in patria», e ora vede Agamennone «stretto nella rete di Dike». Come Clitennestra, tuttavia, anche Egisto, pur avendo inflitto una morte meritata, ora si trova a dover subirla, secondo la legge di Zeus, in punizione della sua tracotanza [...], che egli dimostra anche verso gli anziani del Coro - minacciando una tirannide e accusando paradossalmente i vecchi di avere «smarrito ogni saggezza » -, e che questi gli rinfacciano esattamente come prima la rinfacciavano alla regina, predicendogli una morte che avverrà di lì a poco, come per la regina, per mano di Oreste, la cui presenza, come quella delle Erinni, nella prima tragedia della trilogia non si dà sulla scena, ma si trova evocata più volte, con sempre maggiore chiarezza e insistenza".

  L'AUTORE - Eschilo nacque da famiglia aristocratica nel 525-24 a C. ad Eleusi, cittadina dell’Attica satellite di Atene. La sua adolescenza fu segnata dai tragici, ma al contempo grandiosi, avvenimenti che sconvolsero la vita di tutta la cittadinanza ateniese: la tirannia di Ippia ultimo dei pisistradi era caduta nel 510, nel 508 Clistene presentò alla cittadinanza la sua riforma che introdusse nella città la democrazia, dal 490 datano invece i tentativi persiani di sottomettere le città stato della Grecia, un lasso di tempo di oltre 10 anni in cui alla fine e con sforzi titanici i lillipuziani Greci sconfissero definitivamente la smisurata Persia. Troppo giovane per prendere parte ai primi avvenimenti, sappiamo con certezza che non solo combatté a Maratona insieme ai suoi 2 fratelli, come tutti i cittadini di Atene atti alle armi, ma addirittura si distinsero per valore al punto che Atene ordinò un dipinto che commemorasse le loro imprese. Nel 480 combatté i Persiani sia all'Artemisio che a Salamina e nel 479 fu presente anche a Platea. Ovviamente assistette inerme al sacco di Atene da parte degli invasori Persiani, sacco che permetterà poi la riedificazione monumentale dell’età di Pericle. Anche se certamente gran parte della sua produzione letteraria successiva attingerà a piene mani dalle esperienza di vita vissuta guerreggiando contro i Persiani, Eschilo iniziò già nel 499, a ventisei anni, a farsi conoscere al pubblico ateniese con la sua prima opera teatrale. Fra una fase e l’altra della decennale lotta per la sopravvivenza stessa della Grecia vinse, nel 484, il primo premio alle feste di Dioniso, concorsi dedicati alla rappresentazione delle tragedie. (Fonte: http://www.eschilo.it/)

  LA CURATRICE - Ilaria Ramelli è assistente di Filosofia antica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche sul pensiero antico e cristiano antico, tra cui ricordiamo per Bompiani: Musonio Rufo, Diatribe, frammenti e testimonianze (2001); Marziano Capella, Le nozze di Filologia e Mercurio (2001); Epicurea nell’edizione di Hermann Usener (2002); Anneo Cornuto, Compendio di teologia greca (2003); I sette sapienti nell’edizione di Bruno Snell (2005); Corpus Hermeticum (2005); Tutti i commenti a Marziano Capella (2006); Gregorio di Nissa, Sull’anima e la resurrezione (2007); Allegoristi dell’età classica, Opere e frammenti (2007); Stoici romani minori (2008).

  INDICE DELL'OPERA - Saggio introduttivo, di Ilaria Ramelli - Eschilo poeta del divino e della responsabilità umana - 1. Cenni biografici - 2. I drammi e le principali innovazioni nella tecnica scenica introdotte da Eschilo - 3. Accenno allo stile eschileo - 4. Schema dei raggruppamenti delle tragedie eschilee e della loro cronologia - 5. La concezione religiosa di Eschilo, fulcro del suo pensiero, quale emerge dalle singole tragedie - 6. Sintesi dei temi fondamentali del pensiero religioso ed etico di Eschilo - Note - ESCHILO. FRAMMENTI E TESTIMONIANZE - I. L'Orestea - II. (Atamante; Theoroi) - III. Le Etnee - IV Alcmena - V La tetralogia degli Argonauti - VI. Atalanta - VII. Le Baccanti - VIII. Glauco Marino - IX. Epigoni - X. La tetralogia di Licurgo - XI. Le Eliadi - XII. Gli Eraclidi - XIII. I costruttori di talamo - XIV Le Sacerdotesse - XV. La tetralogia delle Danaidi - XVI. Ifigenia - XVII. Callisto - XVIII. I Carii o Europa - XIX. Cercione - XX. Gli Araldi - XXI. Le Cretesi - XXII. Il Cigno - XXIII. Il ciclo di Edipo o Edipodia - XXIV. Il Leone - XXV. La trilogia di Memnone - XXVI. La tetralogia di Achille - XXVII. La tetralogia di Adrasto - XXVIII. Niobe - XXIX. La tetralogia di Aiace - XXX. Palamede - XXXI. La trilogia di Issione - XXXII. La Prometeide - XXXIII. Gli Accompagnatori - XXXIV. I drammi di Dioniso - XXXV. Il ciclo drammatico di Sisifo - XXXVI. Il ciclo drammatico di Filottete - XXXVII. Il ciclo drammatico di Telefo - XXXVIII. Le Saettatrici - XXXIX. I Nutritori / Le Nutrici - XL. La tetralogia dei Persiani - XLI. La trilogia di Perseo - XLII. La tetralogia di Odisseo - XLIII. Orizia - XLIV. Frammenti di incerta collocazione - Note ai frammenti - Indice delle fonti dei frammenti - SCOLlI ALLE TRAGEDIE ESCHILEE - Introduzione generale - Note all'Introduzione generale - Scolii ai Persiani - Introduzione - Scolii Bizantini - Scolii Tricliniani - Note - Scolii ai Sette contro Tebe - Introduzione - Scolii - Note - Scolii alle Supplici - Introduzione - Scolii - Note - Scolii all'Orestea - Scolii all'Agamennone - Introduzione - I. Scolii antichi - Il. Scolii Proto-Tricliniani - III. Scolii di Demetrio Triclinio - Note - Scolii alle Coefore - Introduzione - Scolii - Note - Scolii alle Eumenidi - I. Scolii antichi - II. Scolii Proto-Tricliniani - III. Scolii di Demetrio Triclinio - Note - Scolii al Prometeo incatenato - Introduzione - Scolii - Note - Bibliografia degli ultimi cinquant'anni