I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo Stampa E-mail

a cura di Massimo Campanini e Karim Mezran

I Fratelli Musulmani nel mondo contemporaneo

Utet, pagg.XVIII-312, Euro 22,00

 

campanini_fratelli_musulmani  IL LIBRO - I Fratelli Musulmani, nati in Egitto nel 1928, sono all'origine della maggior parte dei movimenti islamici contemporanei, sia di quelli conservatori ma moderati, sia di quelli radicali, che per altro si sono allontanati dal messaggio originario dell'organizzazione. Profondamente ramificati soprattutto nelle società civili del mondo arabo dove svolgono attività di propaganda, welfare e protezione sociale, i Fratelli Musulmani hanno seguito percorsi diversi di legittimazione politica, ma hanno anche subito frequenti repressioni da parte di regimi autoritari. Il volume intende interrogarsi se i Fratelli Musulmani di oggi, all'alba del Ventunesimo secolo, sono o saranno in grado di svolgere una funzione appunto egemonica nei paesi arabi e nelle realtà europee e americane di immigrazione musulmana, mettendosi alla testa delle rivendicazioni popolari e arrivando al potere attraverso metodi, per lo più, "democratici". La questione dei rapporti tra democrazia e Islam è infatti centrale nella considerazione del ruolo politico dei Fratelli Musulmani e si presenta come una via obbligata per uscire dall'impasse tra occidentalizzazione alienante e radicalismo fondamentalista.

  DAL TESTO -  "Una delle espressioni più ambigue che si possono utilizzare per classificare i movimenti islamisti contemporanei è quella di distinguere tra islamismo moderato e islamismo radicale. In un certo senso la distinzione è euro-centrica, occidentalo-centrica: gli islamisti moderati sono quelli che in qualche modo accettano la concezione politica dell'Occidente (la democrazia) e l'ordine internazionale stabilito dall'Occidente (compresa la legittimazione della guerra in Iraq e in Afghanistan o l'accettazione dello status quo in Palestina), senza porne in discussione la validità; gli islamisti radicali sono quelli che contestano la concezione politica dell'Occidente (la democrazia) e l'ordine internazionale stabilito dall'Occidente (compresa la legittimazione della guerra in Iraq e in Afghanistan o l'accettazione dello status quo in Palestina), ponendone in discussione l'universalità, o per meglio dire la globalità.

  "Nonostante queste ambiguità, è possibile dire che un islamismo «moderato», ancorché conservatore in molteplici scelte, soprattutto sul piano sociale, esiste. Esso ha cercato di legittimarsi con mezzi diversi. Uno di questi è il paziente lavoro di costruzione di un consenso e di una rappresentatività politica da parte dei Fratelli Musulmani, in Egitto o altrove, come in Giordania o in Marocco, così che si possa in qualche modo parlare di un mainstream della Fratellanza che ha assunto posizioni «moderate» scindendo i propri destini dalle organizzazioni estremiste. Si tratta di una posizione, per così dire, «centrista» alle cui ali si pongono, a «sinistra» la teologia islamica della liberazione di un Shari'ati o di un Hanafi, e, a «destra», il terrorismo di al-Qa'ida".

  I CURATORI - Massimo Campanini è docente di Storia contemporanea dell’Islam e dei paesi arabi all'Università di Napoli L’Orientale e insegna anche alla Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano. Ha pubblicato, tra l’altro: Storia dell'Egitto contemporaneo (Milano 2005, tradotto in arabo dal Consiglio superiore del Ministero della cultura egiziano); Il pensiero islamico contemporaneo (Bologna 2005); Storia del Medio Oriente (Bologna 2006, in corso di traduzione in spagnolo e portoghese); The Qur'an. The Basics (London 2007); Il Profeta Giuseppe. Monoteismo e storia nel Corano (Brescia 2007).

  Karim Mezran è Professorial Lecturer in International Relations al Bologna Center della Johns Hopkins University e Assistant Professor of Political Science alla John Cabot University. Dirige il Centro Studi Americani di Roma. Ha conseguito un Master in Arab Studies presso la Georgetown University e un PhD in Relazioni Internazionali presso la Johns Hopkins University-SAIS di Washington DC. Autore di numerosi articoli su riviste accademiche internazionali, ha pubblicato Negotiating National Identity: the Case of North Africa (Roma 2002) e Negotiation and Construction of National Identities (Leiden 2007).

INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Massimo Campanini e Karim Mezran - Capitolo I. I Fratelli Musulmani d'Egitto: frammenti di un progetto egemonico, di Anthony Santilli (Formazione (1928-1952) - Il contesto politico-culturale: il dominio del modello secolare - La nascita di un'ideologia dell'azione - Centralità dell'educazione - Un'azione costante e diversificata - L'importanza del «tanzim» - I Fratelli Musulmani e il potere - Il rapporto con l'Occidente - Transizione (1952-1970) - L'illusione della «thawra mubaraka» - Delle pericolose assonanze - Conseguenze della repressione nasseriana - Ricostruzione (1970-1981) - Ripartire da al-Banna - Una fase di debolezza - La concorrenza dell'islamismo radicale - La penetrazione della società egiziana - Alla ricerca di una nuova politica egemonica (1981-2000) - L'istituzionalizzazione della «Da'wa» - Attività parlamentare - I campus universitari - Sindacati, ordini professionali e associazioni caritatevoli - Anni Novanta: nuovo scontro con il potere - La repressione sotto Mubarak - L'alba del XXI secolo - Conclusioni) - Capitolo II. Hasan al-Turabi e i Fratelli Musulmani come avanguardia islamica in Sudan, di Massimo Campanini (L'emergere dei Fratelli Musulmani e Hasan al-Turabi - I Fratelli Musulmani durante l'età di Numayri - L'interregno del governo civile - I Fratelli Musulmani dalla conquista del potere alla caduta di Hasan al-Turabi - Conclusione) - Capitolo III. I Fratelli Musulmani in Giordania, di Daniele Atzori (Introduzione - Il concetto di egemonia - I Fratelli Musulmani e lo stato giordano - La scelta di Abu Qurah - La questione palestinese - L'identità islamista in Giordania - La liberalizzazione del sistema politico - I Fratelli Musulmani e la società giordana - Il settore privato e il tentativo di creare l'egemonia - Economia e finanza, spazi di opportunità per il movimento islamista - Ascesa e declino del progetto egemonico - La costruzione del blocco storico - La crisi del blocco storico - La «palestinizzazione» dei Fratelli Musulmani - Egemonia senza avanguardia? - Conclusione) - Capitolo IV. Hamas: organizzazione terroristica o reale alternativa politica?, di Marco Di Donato (Le radici ideologiche - La conquista del consenso - Martirio e lotta armata - Lo scontro con Fatah e la guerra civile del 2007 - Conclusioni e scenari futuri) - Capitolo V. Tra partecipazione e negazione: i Fratelli Musulmani nel Maghreb, di Tiziana Giuliani (L'esperienza del Marocco. PJD: una politica di compromesso - Il caso della Tunisia. L'evoluzione storico-politica di Harakat al-Nahda: ascesa e declino - Alcune riflessioni conclusive) - Capitolo VI. La Fratellanza musulmana negli Stati Uniti, di Karim Mezran (Introduzione - L'Islam negli Stati Uniti - Gli eventi fondamentali - Storia - La situazione attuale -La Fratellanza musulmana negli Stati Uniti - I primi anni: gli anni Sessanta - Gli anni dell'organizzazione e della diffusione: gli anni Settanta e Ottanta - Dopo il 1975 - Un'apertura graduale: gli anni Novanta - La Fratellanza musulmana negli Stati Uniti oggi - MSA - NAIT - ISNA - IIIT - CAIR - MAS - La Fratellanza Musulmana negli Stati Uniti: scopi e obiettivi - Conclusioni: l'influenza della Fratellanza Musulmana sull'Islam in America) - Capitolo VII.  I Fratelli Musulmani in Europa. L'influenza e il peso di una minoranza attiva, di Stefano Allievi e Brigitte Maréchal (Introduzione - Immagini e realtà - Islam: la grande paura - I Fratelli Musulmani dall'Egitto all'Europa - I Fratelli Musulmani in Europa: una panoramica - Nascita, espansione e difficoltà organizzative del movimento a livello internazionale - L'arrivo in Europa e la costituzione delle «famiglie» - La ricostituzione di sezioni nazionali a vantaggio delle dinamiche attiviste nei paesi d'origine - Il ruolo di collegamento delle associazioni studentesche storiche - Il ruolo di leadership per le comunità musulmane in Europa - Una dinamica federativa per emergere sulla scena pubblica - La supervisione organizzativa e comunitaria del FIOE a livello europeo - La costituzione di un'ortodossia e i suoi limiti in termini di contenuti - L'impatto dell'influenza dei Fratelli - La specificità italiana: una parabola - I Fratelli come minoranza attiva - Conclusioni: i Fratelli Musulmani e l'Europa) - Cronologia - Indice dei nomi