E l'Italia prese il volo Stampa E-mail

Guido Moltedo

E l'Italia prese il volo. Vita di Renato Bonifacio

Utet, pagg.XIV-184, Euro 20,00

 

moltedo_far_volare  IL LIBRO - Far volare un Paese. Mettergli, letteralmente, le ali. Farlo volare dentro e oltre i confini nazionali, nel mondo che si va facendo sempre più piccolo sempre più in fretta. In Italia non è mai stata impresa facile, anzi. Eppure qualcuno ci è riuscito, nel silenzio dei media e della memoria, se non proprio della storia. Uno su tutti: Renato Bonifacio, ingegnere, manager, "visionario", uomo avventuroso eppure capace di muoversi senza rompere il più piccolo ninnolo nella cristalleria della politica, nazionale e internazionale.

  La mente a Napoli, il cuore a Milano, quando il senso comune vorrebbe il contrario, a dire di una complessità e originalità fertili come poche. Napoli o Milano - questo piccolo dato biografico che rasenta l'aneddoto se non l'oleografico - si può leggere però come metafora della partita più importante che Renato Bonifacio gioca fino agli anni Ottanta: Europa o Stati Uniti? L'alleanza con l'Europa disunita o con il colosso americano? Si porterà appresso tutta la vita, Bonifacio, l'accusa esplicita o strisciante di avere scelto, quasi un tradimento, quell'America che pure era il nostro principale alleato politico nonché sogno collettivo. Ma per lui il punto non era "politico". Era la "sua" azienda, erano la pari dignità, il riconoscimento di un ruolo non subalterno. Insomma, accordi alla pari o niente.

  Questo lo spartiacque manageriale, politico, umano che ha sempre guidato le scelte di Renato Bonifacio. Fa e disfa, dunque, Bonifacio, lungo i decenni, con Aeritalia fa volare il Paese, ma quando muore, nel 1988, solo poche righe, e solo su un paio di giornali. Un grande stordito silenzio che questo libro finalmente squarcia. Storia di un uomo, storia di un'azienda, storia misconosciuta di un pezzo importante del "sistema Paese". Storia di un pioniere che questa Italia, che spesso ha la faccia per terra, è riuscito a far volare in alto.


  DAL TESTO - "Crede nei giovani, Mattei. Ritiene vitale la formazione di una classe dirigente moderna e tende a selezionare personalmente i collaboratori. Li sceglie in genere poco più che trentenni e, coinvolgendoli e dando loro fiducia, li fa ruotare nelle diverse aziende del gruppo. È un capo molto presente, che di certo non si limita a un governo dall'alto e da lontano dell'azienda. E infatti assegna gli incarichi all'estero ai manager, ai quadri, ai tecnici, mette alla prova i più promettenti, s'informa sulla loro carriera, seguendoli da vicino.
  "Bonifacio è tra quelli più tenuti d'occhio. Il giovane ingegnere napoletano fa la spola tra gli uffici centrali di Roma e quelli di Milano, la città che diventerà la «sua» città, anche quando - leader dell' Aeritalia - trascorrerà gran parte del suo tempo nella capitale.
  "La sua carriera è veloce. La sua vita privata non è altrettanto brillante. E pure la salute, già allora, gli dà qualche grattacapo. Il cuore è un po' matto. Una minaccia d'infarto. Ma si tiene sotto controllo medico, pur non rinunciando né allora né dopo a un'attività frenetica e a frequenti viaggi aerei da un capo all'altro dell'Italia e poi del mondo. Racconta Adriano Caprara: «Ebbe dei problemi con la moglie, Maria, che era di Castellammare di Stabia e della quale il padre non era contento. Seguì una causa di separazione molto complessa alla Sacra Romana Rota che finì con l'annullamento del matrimonio. So che, sul punto di morire, Renato riconobbe una figlia, avuta da quella relazione, e che fino a quel momento non aveva voluto riconoscere. Una storia di cui Renato non voleva parlare neppure con gli amici più stretti». La vita sentimentale, però, tornò a sorridergli con l'incontro con la donna della sua vita, Pupa, «una ragazza milanese molto simpatica, molto bella», come la ricorda l'amico di sempre Adriano".


  L'AUTORE - Guido Moltedo è autore di saggi e biografie, tra cui L'altra America. Kerry e la nuova frontiera (2004), per l’editrice Utet ha pubblicato Barack Obama. La rockstar della politica americana (2007). È stato vicedirettore del "Manifesto", sotto la direzione di Luigi Pintor, e ha collaborato con "Le Monde Diplomatique" e l'"Harvard International Journal of Press/Politics". Attualmente è caporedattore del quotidiano "Europa".

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Gioco di squadra, di Romano Prodi - Ringraziamenti - 1. Lezione d'impresa nel tempio della politica - 2. Da boiardo di stato a imprenditore senza frontiere - 3. La scuola di Mattei e Olivetti - 4. Il napoletano «milanese» - 5. L'ATR e le scommesse internazionali - 6. Un addio silenzioso - Appendice. Dall'infanzia alla maturità - Indice dei nomi