Darwin teorico del postumano Stampa E-mail
Cristian Fuschetto 
Darwin teorico del postumano. Natura, artificio, biopolitica
Mimesis Edizioni, pagg.154, Euro 14,00

fuschetto_darwin  IL LIBRO - Darwin inventa una nuova grammatica del vivente e le biotecnologie ne sono una delle più convincenti conferme sperimentali. A partire dal concetto di “fabbricabilità” delle specie, vengono qui messi in luce alcuni degli esiti più controversi della teoria darwiniana, al cui cospetto sia la natura sia l’uomo diventano altrettanti momenti di un unico, dinamico processo di fabbricazione.

  DAL TESTO - "[...] la sociobiologia darwiniana smentisce nel modo più radicale questo dispositivo. Darwin scopre la formula di convertibilità della biologia in spirito, genealogizza la dimensione culturale e morale dell'uomo e, con grande scandalo per ogni sincero e devoto umanista, denuda «l'impronta indelebile della sua infima origine»!. Dal bruto animale al puer neotenico, spiega il «cappellano del diavolo»!, non c'è più alcuna soluzione di continuità. Ne va del notorio narcisismo di questa specie, certo, ma non si tratta solo di questo. Qui è in gioco qualcosa di più che le illusioni frustrate di un angelo scopertosi primate. Qui si consuma un «delitto», anzi un «crimine mostruoso». Si realizza, cioè, la vanificazione del «monopolio ontologico di natura ed essere», si vanifica cioè «l'apparenza, tipica della metafisica, di una quiete sublime» dicotomicamente abitata dallo «spirito o dalla pietra, entrambi intesi come la sostanzialità estrema, superiori a ogni agire. E accanto ai quali tutto ciò che è altro appariva come nulla»!. Il «crimine mostruoso» di cui la modernità sarebbe correa, spiega Sloterdijk sulla scia di Günther, e di cui, a mio giudizio, Darwin rappresenta il più spietato esecutore, sta cioè nella «redistribuzione di soggettività tra uomini e cose» [...]".

  L'AUTORE - Cristian Fuschetto, dottore di ricerca, svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Filosofia “A. Aliotta” dell’Università “Federico II” di Napoli. Fa parte del comitato di redazione di Scienza&Società (Pristem-Bocconi), S&F (www.scienzaefilosofia.it) e Scienza&Arte (www.scienzaearte.it). Autore di numerosi saggi, ha pubblicato Fabbricare l’uomo. L’eugenetica tra biologia e ideologia (Roma, 2004) e ha curato il volume Robot. Scienza e coscienza delle macchine (Napoli, 2009).

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Per un'antropologia evoluzionista, di Antonio Caronia - Introduzione - Capitolo primo. Un laboratorio di forme sperimentali (1. Le condizioni implicite della vita: selezionabilità, sperimentalità e fabbricabilità - 2. Potenziale creativo della selezione darwiniana - 3. «Animali artificiali». Darwin vs. Wallace - 4. La soglia di discontinuità biotecnologica) - Capitolo secondo. Nascita dell'antropotecnica. Ontologia e sociobiologia dell'arte fattuale (1. Quel che resta della betulla di Heidegger - 2. «Artefatti biotici», artificial life e «algenia»: tanto rumore per (quasi) nulla - 3. L'uomo sperimentale - 4. Il socialdarwinismo di Darwin - 5. Ambigue diagnosi - 6. L'effetto reversivo dell'evoluzione - 7. Nascita dell'antropotecnica) - Capitolo terzo. I serragli dell'umanesimo (1. L'esperimento di Nietzsche - 2. I mostri di Darwin e i mostri di Derrida - 3. Darwin teorico del postumano - 4. Vita e/è artificio. Un appunto sull'«ecotecnia» di Jean-Luc Nancy - 5. Umanisti con la svastica) - Indice dei nomi - Ringraziamenti