Italo Balbo. Una vita fascista Stampa E-mail

Claudio G. Segrè

Italo Balbo. Una vita fascista

il Mulino, pagg.540, Euro 16,00

 

segre_balbo  IL LIBRO - Il 28 giugno 1940 l'aereo di Italo Balbo veniva abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di Tobruk. Finiva così la vita di uno dei personaggi più popolari e influenti del regime. Spavaldo e violento, avventuroso e carismatico, Balbo riflette molti degli aspetti che hanno caratterizzato l'Italia fascista. Con il supporto di un'ampia documentazione, il volume ricostruisce la vicenda pubblica e privata di Balbo in una narrazione avvincente che in pari tempo getta luce sulle dinamiche interne del potere fascista.

  DAL TESTO - "Come Mussolini, una volta che i fascisti presero il potere, Balbo non ebbe una visione chiara dell'ordinamento sociale cui aspirava. Senza dubbio sindacalisti come Panunzio e Bianchi esercitarono su di lui una certa influenza, ed egli espresse un rispetto formale nei confronti tanto delle loro persone che delle loro idee. Cercò anche, brevemente, di trovare qualche alternativa istituzionale al liberalismo. La milizia, di cui fu fatto capo in quel periodo, costituì una possibilità che egli prese in esame durante un discorso tenuto a Roma nel 1923. La milizia, affermò, poteva diventare lo strumento capace di instillare nel popolo italiano un nuovo spirito di disciplina, del dovere e del sacrificio. Nove anni dopo, nel Diario 1922, ricordando le sue posizioni dell'immediato primo dopo guerra, fece le lodi del «miraggio positivo» che Mussolini offriva in quegli anni alla gioventù italiana. Il «miraggio positivo» però si rivelava singolarmente vago: «il regime dei giovani, l'Italia di Vittorio Veneto al potere, lo Stato Fascista». Tutt'al più significava poco di più della «rivoluzione» intesa come un circolo di élite, un'infusione di sangue nuovo e di energia provenienti dalla generazione più giovane, un'occasione di arrivare ai vertici per uomini come Balbo.
  "Quando nel 1925 Mussolini cominciò ad edificare lo stato corporativo, Balbo manifestò scarso entusiasmo. «Il fascismo non ha bisogno dello "stato corporativo"», dichiarò il «Padano» il 3 luglio 1925. Un ordinamento corporativo era antitetico a tutto ciò che il fascismo sosteneva, affermò il quotidiano. Il fascismo era nato come movimento anti-burocratico e favorevole al decentramento, la cui meta era quella di liberare l'Italia «dalle pastoie di una burocrazia senz'anima, senza fede e senza principii». Lo stato corporativo, presagiva l'articolo, avrebbe portato a un sistema persino più complicato e ingombrante. Il corporativismo non guardava al futuro, secondo il «Padano»; era una regressione al passato, «a quello stesso medioevo corporativistico che ignorava la nazione». Infine, sosteneva il «Padano», lo stato corporativo non avrebbe giovato alla Val Padana. Il corporativismo rifiutava «la divisione netta delle due sole categorie che noi vorremmo vedere affermate della legislazione fascista: quella dei datori e quella dei produttori di lavoro». L'ultima frase in particolare, illustra quanto poco interesse avesse Balbo per lo sconvolgimento dello status quo. Il suo potere a Ferrara dipendeva dall'appoggio degli agrari. Egli non aveva alcuna intenzione di liquidarli a favore di nebulose teorie sociali".

  L'AUTORE - Claudio G. Segrè (1937-1995) ha insegnato Storia nell'Università del Texas a Austin. Studioso del fascismo italiano, ha pubblicato anche "L'Italia in Libia. Dall'età giolittiana a Gheddafi" (Feltrinelli, 1978) e un volume di memorie "Atoms, Bombs, and Eskimo Kisses" (1995).

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - PARTE PRIMA: LA CAMICIA NERA (1896-1926) - I. Giornalista: il giovane mazziniano - II. Soldato: l'eroe degli alpini - III. Squadrista: le campagne del 1921 - IV. Squadrista: le campagne del 1922 - V. Quadrumviro: la marcia su Roma - VI. Ras di Ferrara: l'intransigente - PARTE SECONDA: L'AVIATORE (1926-1934) - VII. Sottosegretario: il «discepolo» di Douhet - VIII. Ministro: il padre dell'Aeronautica - IX. Aviatore: le crociere nel Mediterraneo - X. Aviatore: la prima crociera atlantica - XI. Aviatore: la seconda crociera atlantica - XII. Maresciallo dell'aria: la via dell'esilio - PARTE TERZA: IL COLONIZZATORE (1934-1940) - XIII. Governatore generale della Libia: il costruttore e il colonizzatore - XIV. Governatore generale della Libia: il creatore della quarta sponda - XV. Frondista: il germanofobo - XVI. Fascista: il fascismo del fascista modello - XVI. Soldato: il comandante in Nord Africa - XVIII. Soldato: la morte di un eroe - Nota bibliografica - Indice dei nomi