Gioventù sedotta Stampa E-mail

Piero Salabè

Gioventù sedotta. L'educazione del Terzo Reich nello specchio della letteratura

Campanotto, pagg.120, Euro 13,00

 

salabe_giovent  IL LIBRO - Per un futuro umano, scrive Bettelheim, i buoni modelli durante l’infanzia sono essenziali. Nel Terzo Reich questi modelli vennero, per decreto, pervertiti. Fra le prime vittime della barbarie hitleriana ci sono i bambini e i ragazzi, vittime innocenti e spesso invisibili, perché il nazionalsocialismo facendo leva sul conformismo fisiologico degli adolescenti, si infiltrò impercettibilmente nelle coscienze provocando danni a lungo termine. Una maledizione che perseguita, anni dopo, anche chi se ne crede libero, come ha mostrato il recente “caso Grass”.
  Se la storiografia ha ampiamente documentato questa “perversione di stato” ai danni dell'infanzia, occorre rivolgersi anche alle opere letterarie di coloro che vissero in prima persona quel periodo per comprendere le tentazioni e le resistenze, i danni e le tracce profonde della diseducazione nazionalsocialista. Ödön von Horvath, Heinrich Böll, Christa Wolf, Günter Grass e altri grandi scrittori tedeschi raccontano con quanta facilità si potesse, in piena innocenza, entrare nel male, e con quanta difficoltà e dolore si è cercato di uscirne. (dalla quarta di copertina)

  DAL TESTO - "L'educazione delle ragazze doveva indirizzare sin dall'inizio verso i compiti differenti che i nazionalsocialisti attribuivano alla donna. Oltre a preparare a una sana e numerosa procreazione, con la 'Hauswirtschaft', una materia appositamente istituita, la scuola doveva fornire alle studentesse nozioni basilari di economia domestica, la cui utilità sarebbe emersa soprattutto in tempi di guerra. Infine, il servizio alla società in asili nido o in prolifiche comunità familiari di ambiente rurale andava a scapito della preparazione culturale, già ridotta dalle restrittive misure di accesso all'istruzione superiore, provvedimenti questi che tuttavia non riuscirono a frenare l'emancipazione e la sempre maggiore presenza femminile nel mondo del lavoro.
  "Benché non si possa stabilire fino a che punto le direttive per le singole materie siano state applicate, il massiccio ingresso dell'ideologia e della politica nei contenuti scolastici non poté che impoverire il livello culturale degli alunni, inibendo le possibilità di un'autonoma e differenziata maturazione. I libri di testo [...] possono dare un'idea di come reagirono alle richieste del potere politico coloro che durante il Terzo Reich lavoravano nel campo della pubblicistica scolastica".


  L'AUTORE - Piero Salabè ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Lingua e letteratura tedesca presso l’Università di Pavia. Attualmente vive a Monaco di Baviera dove lavora come docente, traduttore e consulente editoriale.


  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Nota introduttiva - La storia - Principi e premesse storiche della teoria dell'educazione nazionalsocialista - La politica scolastica del Terzo Reich: modifiche legislative e innovazioni - Indirizzi nelle singole materie - Nuovi libri di testo - L'educazione extrascolastica - La letteratura - Anticipazioni della pedagogia nazionalsocialista - L'educazione nel Terzo Reich - Lion Feuchtwanger: Die Geschwister Oppermann - Odön von Horváth: Jugend ohne Gott - Heinrich Böll: Wanderer kommst du nach Spa ... - Günnther Grass: Da Katz und Maus a Beim Häuten der Zwiebe! - Walter Kempowski: Tadellöser & Wolff - Christa Wolf: Kindheitsmuster - Conclusioni - Bibliografia