Gli errori di Darwin Stampa E-mail

Jerry Fodor – Massimo Piattelli Palmarini

Gli errori di Darwin

Feltrinelli, pagg.272, Euro 25,00

 

fodor_piattelli_errori  IL LIBRO – In questo libro Massimo Piattelli Palmarini, biofisico e scienziato cognitivo, e Jerry Fodor, filosofo del linguaggio e cognitivista, sostengono che il principio darwiniano di selezione naturale e di progressivo adattamento all’ambiente non è verificabile. Anzi, con grande probabilità, è sbagliato. Lo dimostrano i dati più recenti della ricerca genetica, embriologica e biomolecolare. E lo dimostra l’esame stringente della logica interna della teoria darwiniana. Sulla scia di Stephen J. Gould e Richard Lewontin, i primi evoluzionisti a mettere in seria discussione il principio di selezione naturale, Piattelli e Fodor processano Darwin e i suoi seguaci più ortodossi. Oggi, sostengono, possiamo affermare con certezza che i viventi evolvono. Quali siano però i meccanismi che innescano il cambiamento è questione controversa e non ancora del tutto chiara.

  Atei, materialisti, non sospetti di derive creazioniste, i due autori credono che non esistano nella scienza discussioni “inopportune”. Al contrario, proprio nel nome della scienza occorre discutere con chiarezza e onestà i presupposti, i riscontri e le aporie di tutte le teorie scientifiche. Darwin e il darwinismo sono stati a lungo ritenuti fondamentali per comprendere la natura del vivente, ma non sono un feticcio che non possa essere messo sotto osservazione critica.

  DAL TESTO – “qualche tipo di interazioni fra gli organismi e i loro ambienti è causalmente coinvolto nella fissazione evolutiva di qualche tratto fenotipico; se così non fosse, sarebbe davvero miracolosa l'esistenza di corrispondenze affidabili fra i due. Ma non c'è alcuna ragione ovvia di dubitare che queste interazioni siano strutturate simultaneamente a molti livelli di analisi; ed è perfettamente possibile che il racconto dell'eziologia delle corrispondenze organismo/ambiente possa essere diverso da un tipo di tratto fenotipico all'altro. Se così è, allora la risposta giusta a "qual è il meccanismo della fissazione dei fenotipi?" sarebbe: "Beh, in realtà ce ne sono molti". Lo ripetiamo: con questo non vogliamo affatto dire che la fissazione dei fenotipi sia qualcosa di diverso da un processo completamente deterministico, causale e sottoposto a leggi. Non c'è bisogno di una Fata Turchina. Quello che neghiamo, però, è che esista una teoria unitaria (per esempio una teoria unitaria delle interazioni organismo-ambiente) nei cui termini si spiegano questi fenomeni, tutti o la maggior parte di essi; o che i vari tipi di resoconti che li spiegano in generale comportino l'esistenza di leggi di selezione esogena.”

  GLI AUTORI – Jerry Fodor (New York, 1935) è professore di Filosofia del linguaggio e scienza cognitiva alla Rutgers University. È l’esponente di maggior spicco del cosiddetto “funzionalismo”. Fodor sostiene la tesi della modularità della mente e del linguaggio, secondo la quale il modulo del linguaggio sarebbe innato e l’apprendimento non sarebbe altro che “conferma di ipotesi”. Tra i suoi libri tradotti in italiano: La mente modulare. Saggio di psicologia delle facoltà (il Mulino 1999) e Mente e linguaggio (Laterza 2003).

  Massimo Piattelli Palmarini (Roma, 1942), è professore di scienza cognitiva alla University of Arizona. È stato fondatore del dipartimento di Scienze cognitive dell’Istituto San Raffaele di Milano e docente alla Ecole des hautes études in sciences sociales di Parigi. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è anche divulgatore e saggista: La voglia di studiare (1991), Scienza come cultura (1999), L’illusione di sapere (1993), Ritrattino di Kant a uso di mio figlio (1994), L’arte di persuadere (1995) e I linguaggi della mente (2003), tutte edite da Mondadori. Per Feltrinelli ha curato nel 1987 la raccolta Livelli di realtà.

  INDICE DELL’OPERA – Ringraziamenti - Condizioni d'ingaggio - Parte prima. L’argomento biologico - 1. Vincoli interni: che cosa ci dice la nuova biologia (La selezione naturale è reale, ovviamente (quando opportunamente definita) - Unidimensionalità - Genetica della cesta di semi - Vincoli interni e filtri: "evo-devo" – Qualche (indebita) perplessità sulla rivoluzione evo-devo – In sintesi, che cosa abbiamo imparato dall'evo-devo – Altro ancora, ma sempre dello stesso genere - Chaperone - Splicing alternativo - Last but not least: spinta molecolare e conversione genetica - In conclusione di capitolo) - 2. Genomi, reti, moduli e altre cose complesse (Reti di regolazione dei geni - Entrenchment (radicamento generativo) - Robustezza - I geni master sono "padroni" - Moduli dello sviluppo - Coordinamento - Esplosioni morfogenetiche - Plasticità e la (non)transitività della fitness - Conclusioni e una nota di cautela) -  3. Molti vincoli, molti ambienti (Selezione senza adattamento - Vincoli sulla selezionabilità e l'ascesa della contingenza - Batteri, zuccheri e vicoli chiusi - Qualche insegnamento da questo caso paradigmatico ultrasemplice - Nuovi tipi di ambienti - Epigenetica imprinting - Geni che saltano e trasferimenti "orizzontali" di geni - Intercambiabilità fra reazioni a perturbazioni esterne e interne - Conclusioni per questo capitolo) - 4. Il ritorno delle leggi della forma (Un po' di storia - La "quarta dimensione" dei sistemi viventi - Nativismo non-genomico -Altri esempi – La materia grigia e bianca del cervello - Invarianti della locomozione animale - La fisica del canto degli uccelli - Le foglie perfette - Strategie ottimali di procacciamento del cibo: le api - Il colpo d'ala perfetto - La vespa che pilota il suo zombie - Qualche questione relativa all'evoluzione - Un lungo tunnel alla fine della luce - In chiusura di capitolo) - Parte seconda. La situazione concettuale - 5. Che tipo di teoria è la teoria della selezione naturale? (Introduzione - La selezione naturale come scatola nera - La teoria del condizionamento operante (CO) come scatola nera - Vincoli proprietari: (1) Iteratività – Vincoli proprietari: (2) Ambientalismo - Vincoli proprietari: (3) Gradualismo - Vincoli proprietari: (4) Monotonicità - Vincoli proprietari: (5) Località - Vincoli proprietari: (6) Non-mentalità - Dentro le scatole - Il meccanismo dell'apprendimento secondo la teoria del condizionamento operante - Il meccanismo della selezione secondo TE) - 6. Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti: il problema della "selezione-per" ("Free rider" - Avatar del problema della "selezione-per": telelogia, - Avatar del problema della "selezione-per", continuazione: "Che cosa viene appreso?" (Il problema dello "stimolo effettivo") - Avatar del problema della "selezione-per", continuazione: "Che cosa viene appreso? (La "risposta effettiva") - Avatar del problema della "selezione-per", continuazione: la naturalizzazione del contenuto - Un riepilogo provvisorio e prospettive - Da dove arrivano i problemi della "selezione-per" - Sì, ma che cosa ha a che fare tutto questo con il fatto che la selezione naturale sia o meno il meccanismo dell'evoluzione dei fenotipi?) - 7. Nessuna via d'uscita? Qualche risposta al problema della "selezione-per" (Ricapitolazione in breve - Prima opzione: dare una possibilità a Madre Natura - Seconda opzione: leggi della selezione - La fallacia della mela svizzera - Terza opzione: il crivello di Sober - Quarta opzione: forse l'adattamentismo non è una teoria, in fin dei conti; forse è solo uno schema di teoria - Allora che tipo di teoria è la teoria della selezione naturale - Conclusione retorica) - 8. Il bestiolino ha perso la sua nicchia ecologica? O è stato il contrario? (La corrispondenza raffinata - Ambiente contro nicchia ecologica) - 9. Riepilogo e postludio – Appendice ("Quel" genere di darwinisti in psicologia e nella filosofia della mente - Da Boltzmann a W.V.O. Quine – Psicologia evoluzionistica (1988-2009)) - Aggiornamento per l'edizione italiana Quando piove sul bagnato: recenti convalide della nostra critica al neodarwinismo, di Massimo Piattelli Palmarini (Freschi di stampa (ottobre 2009 - gennaio 2010) – Appena un po' meno freschi, ma non meno significativi - Altri alleati di tutto rispetto - Un dialogo amichevole con Telmo Pievani - Due commentini in chiusura) – Bibliografia - Indice analitico