Lettere a destinazione Stampa E-mail

Elena Cortesi

Lettere a destinazione. Lettere di forlivesi, cesenati e riminesi fermate dalla censura durante la Seconda guerra mondiale

Carta Canta Editoriale, pagg.120, Euro 15,00

 

cortesi_Lettereadestinazione  IL LIBRO – Durante la Seconda guerra mondiale, nei dialoghi tra i vari fronti di guerra e l’Italia, o all’interno della Penisola stessa, la Censura interveniva con violenza, togliendo dal corso intere lettere o cancellandone alcune parti.

  Il saggio di Elena Cortesi descrive l’organizzazione e l’attività della Censura postale dall’entrata in guerra dell’Italia alla liberazione del Forlivese (9 novembre 1944). Dalla storia della Commissione Censoria riemerge dal silenzio degli archivi una parte di quelle lettere e di quei brani di forlivesi, cesenati e riminesi che la Censura decise di non far proseguire. Così i protagonisti di allora possono ora conoscere ciò che forse non hanno mai saputo – magari scritto da chi non è tornato – o i discendenti di oggi ciò che hanno vissuto in quegli anni i loro genitori, nonni o bisnonni.

  E le parole stampate rimarranno a disposizione anche di coloro che vorranno leggerle in futuro.

  DAL TESTO – "Il controllo della corrispondenza postale in caso di guerra non fu un'invenzione fascista, ma era già stato attuato durante la Prima guerra mondiale da tutti gli stati belligeranti. In Italia, a quel tempo, aveva preso vita il 23 maggio 1915 col compito iniziale, di cancellare tutte le informazioni di tipo militare sia nella corrispondenza da e per i fronti di guerra sia in quella tra civili. L'incredibile quantità di lettere dalla quale gli uffici di censura si trovarono travolti aveva però costretto, ben presto (luglio 1915), a limitare il controllo esclusivamente alla posta militare dalla quale dovevano essere eliminate anche le espressioni «di denigrazione delle operazioni di guerra, di disprezzo e vilipendio per l'esercito, per l'amministrazione e i corpi militari, e notizie diverse da quelle [...] portate a conoscenza del pubblico. Già allora, quindi, erano stati assegnati al censore, oltre alla difesa del segreto militare, altri due importanti compiti: quello di prevenire e reprimere il malumore e il dissenso verso la guerra, e così impedire il loro estendersi soprattutto dai fronti al paese, e quello di difendere dalla verità la "realtà" raccontata ai cittadini dagli appositi organi dello Stato".

  L’AUTRICE – Elena Cortesi laureata in Storia contemporanea, è stata ricercatrice all’Università di Roma Tre, direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena e responsabile della rivista “Memoria e Ricerca”. Affermata ricercatrice, è un punto di riferimento nel panorama culturale nazionale.

  INDICE DELL’OPERA – Sigle e abbreviazioni - Prefazione, di Gabriele Zelli - Prefazione, di Mario Proli - Introduzione - PARTE PRIMA - La Censura postale nella Seconda guerra mondiale - Il rapporto mittente-censore-destinatario - Censura e censori nella Rsi - I Notiziari Z - Voci di Forlivesi nei Notiziari Z - La Commissione di censura postale a Forlì - La CP di Forlì nei mesi della Rsi - PARTE SECONDA - Lettere di forlivesi, cesenati e riminesi fermate dalla Censura durante la Seconda guerra mondiale