Storia della guerra italo-turca (1911-1912) Stampa E-mail

Fabio Gramellini

Storia della guerra italo-turca (1911-1912)

Carta Canta Editoriale, pagg.280, Euro 16,00

 

gramellini_guerraItalo-turca  IL LIBRO – All’epoca in cui gli equilibri tra gli Stati si basavano sulla potenza delle flotte e la vastità dei possedimenti d’oltremare, anche l’Italia ebbe le sue pagine di espansionismo coloniale.

  Nel 1911 il nostro Paese, mosso da logiche espansionistiche, occupò le province nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica sottraendole al dominio dell’ormai decadente Impero Ottomano.

  L’impresa di Libia, accreditata come una “fatalità storica”, suscitò all’epoca grandi entusiasmi per poi seguire la sorte comune alle altre avventure coloniali italiane e finire relegata in un angolo scarsamente illuminato della storia nazionale.

  DAL TESTO – "Le testimonianze lasciate da chi prese parte ai combattimenti del 23 e 26 ottobre narrano d'innumerevoli episodi di valore e di crudeltà, d'eroismo e di tradimento. Tradimento! Questa in particolare la parola che in quelle tragiche ore era sulla bocca dei soldati, nei resoconti dei corrispondenti e nei rapporti degli ufficiali. Ma se tradimento ci fu questo va riferito non tanto a un giuramento di fedeltà, ad un atto di sottomissione - peraltro limitato a poche tribù - bensì a un tradimento d'aspettative, di sentimenti e di fiducia che gli Italiani si erano illusi di poter concedere agli Arabi. Tanto la propaganda aveva insistito sul fatto che le popolazioni indigene attendevano gli Italiani a braccia aperte, quali agognati liberatori dal malgoverno turco, che lo stesso comando superiore aveva finito per prestarvi eccessiva fede tralasciando, in alcuni casi, di adottare le più normali misure di sicurezza. Il capo di stato maggiore Pollio si era più volte raccomandato di tenere separata la causa degli Arabi da quella dei Turchi, dovendo le truppe italiane dimostrarsi ostili solo contro questi ultimi. Così si fu molto tolleranti e disponibili nei confronti degli indigeni; si fece il possibile per assicurarsi l'approvazione dei futuri sudditi, distribuendo viveri e medicinali ai bisognosi e cariche e ricompense ai maggiorenti. Per non danneggiare i loro interessi economici e le loro proprietà si evitò sempre di intralciarne i traffici consentendo loro di transitare liberamente nella zona sotto il controllo italiano, anche se era evidente che insieme alle merci e ai lavoratori passavano armi, munizioni e informatori. Su consiglio del console italiano e del primo governatore di Tripoli - ammiraglio Borea Ricci - furono sempre evitate anche le perquisizioni nelle proprietà degli Arabi, per non rendere ostile la popolazione. Del carico di fucili Mauser giunti col Derna non se ne recuperarono che poche centinaia dietro ricompensa: per lo più erano quelli che gli speculatori avevano acquistato dai saccheggiatori dei depositi militari. Dopo la rivolta ne furono trovati a migliaia nelle case, nei pozzi, in nascondigli nei giardini e nell'oasi. Come già osservato, inoltre, dopo 18 giorni dallo sbarco a Tripoli non esistevano ancora sul lato est del perimetro né opere difensive né quantomeno reticolati o efficaci posti di blocco".

  L’AUTORE – Fabio Gramellini (1966) è laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna. Docente di diritto nelle scuole superiori, è appassionato di Storia militare e in particolare del colonialismo italiano. Si è dedicato a un lavoro di ricerca di materiali scritti e fotografici che ha portato alla produzione di questo libro, giunto alla seconda edizione.

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Capitolo I. L'ultimatum. Il territorio della Libia - Capitolo II. Lo sbarco - Capitolo III. L'occupazione della costa - Capitolo IV. Sciara Sciat e Henni - Capitolo V. La repressione. La proclamazione della sovranità - Capitolo VI. Il campo turco. La battaglia di Ain Zara - Capitolo VII. La guerra in Cirenaica (Bengasi - Tobruk - Derna) - Capitolo VIII. Il secondo fronte (L'azione della Regia Marina - Sbarco nell'Egeo) - Capitolo IX. Operazioni in Tripolitania (Zanzur I - La battaglia delle Montagnole Rosse - La conquista di Misurata - Il raid dei Dardanelli) - Capitolo X. La lenta conquista. I primati dell'aviazione - Capitolo XI. Il costo della pace (Offensiva a Derna - La pace) - Indice analitico