La pagina saltata della Storia Stampa E-mail

Gennaro Acquaviva – Antonio Badini

La pagina saltata della Storia

Marsilio Editori, pagg.192, Euro 18,00

 

badini_pagina  IL LIBRO – A metà degli anni ottanta avvengono importanti cambiamenti sulla scena internazionale che toccano la sicurezza e la proiezione dell'Italia nel mondo. Si cominciano inoltre a intravedere i prodromi di una incipiente implosione dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia. In molte delle vicende che raffigurano una situazione solo apparentemente prigioniera della contrapposizione Est-Ovest, gioca un ruolo importante la politica estera del Governo Craxi. Due stretti collaboratori di Bettino Craxi, Gennaro Acquaviva e Antonio Badini, hanno deciso in quest'opera di gettare nuova luce su fatti e atti sui quali la storiografia italiana ha stranamente taciuto. Eppure gran parte degli anni ottanta fu un periodo fulgido per la nostra diplomazia, che riuscì ad abolire il g5, avviò il processo di unificazione europea, tenne testa alle grossolane intimidazioni del Cremlino, indusse la Casa Bianca a un dialogo serrato e a installare la linea rossa con Palazzo Chigi, mise in rilievo l'inesorabile logoramento dell'impero sovietico e tentò con coraggio, insieme a Giordania, Egitto, Algeria e Arabia Saudita, di restituire una speranza di pace giusta e duratura al tormentato scacchiere mediorientale.

  DAL TESTO – "Della vicenda Sigonella hanno scritto in molti in questi anni sia secondo testimonianze che proponendo ricostruzioni storico-diplomatiche. Chi è autore della versione dei fatti esposta in questo volume, ha avuto il privilegio di essere stato tra i più vicini all'uomo e allo statista che ne fu il protagonista indiscusso. Il presidente Craxi, come è sottolineato nei nostri ricordi, si trovò in quei momenti sostanzialmente solo nel prendere decisioni di grandissima responsabilità per il Paese, avendo per di più a disposizione una manciata di secondi per decidere.

  "Egli allora mostrò di agire sempre con una chiara visione degli interessi strategici dello Stato, che accompagnò con un concetto altissimo della dignità nazionale e di quello che egli considerava un ruolo degno di un grande Paese.

  "Sarebbe profondamente ingiusto percepire o interpretare l'atteggiamento assunto da Craxi nelle vicende del sequestro dell'Achille Lauro e poi sulla complessa vicenda seguita all'intercettazione dell'aereo egiziano a Sigonella come opportunista, allo scopo, in particolare, di blandire il terrorismo mediorientale e quindi prevenire attentati terroristici in Italia o contro interessi italiani all'estero.
   "È questa una tesi storiografica avanzata più volte in questi anni e che a noi sembra palesemente fuori dalla realtà dei fatti. A ben vedere sia il sequestro dell'Achille Lauro sia il successivo attentato all'aeroporto di Fiumicino del dicembre 1985, possono legittimamente essere posti a carico dell'attivo ruolo che il governo italiano svolse in quegli anni in favore di una soluzione negoziata del processo di pace arabo-israeliano. Il fatto è che Abu Abbas e altri esponenti palestinesi volevano indebolire l'autorità di Arafat e far fallire la strategia di pace, cui aderivano molti Paesi arabi fra cui in particolare l'Egitto guidato da Hosni Mubarak e la Giordania di re Hussein".

  GLI AUTORI – Gennaro Acquaviva, romano, 74 anni, sposato, quattro figli. Inizia la sua esperienza politica nelle organizzazioni sociali del mondo cattolico e poi nelle ACLI. Con un gruppo di questi, guidato da Livio Labor, entra nel PSI nel 1972, conosce e diventa amico di Bettino Craxi con cui lavorerà fino al 1992, allorché viene eletto Presidente del Gruppo dei senatori socialisti. Dal 2002 si dedica a un'attività di ricostruzione e ricerca storico-critica dell'opera politica di Craxi, realizzata in cinque volumi e pubblicata nella collana «Gli anni di Craxi», edita da Marsilio. È attualmente Presidente della Fondazione Socialismo.

  Antonio Badini, saggista e consulente aziendale, ha lasciato il Servizio diplomatico nel 2007 col grado di Ambasciatore; è stato Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio Bettino Craxi, Vice Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo, Direttore Generale per il Medioriente e Mediterraneo, Coordinatore Nazionale per il Partenariato euro-mediterraneo, Rappresentante Personale del Presidente del Consiglio per il Vertice del G 7, Ambasciatore d'Italia ad Algeri, Oslo e Il Cairo.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Antonio Badini - L'Italia in prima fila sugli euromissili - I passi dell'Ostpolitik italiana - I fondamenti del rapporto con Ronald Reagan - La novità della politica mediorientale dell'Italia - La vicenda di Sigonella - L'Italia tra i Grandi - L'indefinibile «Prospettiva Gorbaciov» - La svolta tradita del Castello Sforzesco - Postfazione, di Gennaro Acquaviva - Indice dei nomi