Felix Pedro Stampa E-mail

Giorgio Comaschi

Felix Pedro. La straordinaria avventura di Felice Pedroni dalla miseria dell'Appenino all'oro dell'Alaska

Pendragon, pagg.284, Euro 16,00

 

Comaschi_FelixPedro  IL LIBRO – Vivere la straordinaria avventura della corsa all’oro, attraversare le gole del Klondike e affrontare le rapide dello Yukon, passare mesi in solitudine e silenzio a spadellare con le mani immerse nell’acqua ghiacciata, accamparsi le notti all’addiaccio vicino a un fuoco per paura degli orsi. A cavallo fra il XIX e il XX secolo è stato il destino di migliaia di uomini disposti a tutto pur di realizzare il loro sogno di ricchezza. Felice Pedroni, poi diventato Felix Pedro, è stato uno di questi leggendari cercatori. Un introverso montanaro che nel 1881 lascia l’Appennino modenese per andare a cercare una vita migliore in America e nel 1905 torna a Trignano di Fanano per prender moglie con un cinturone pieno di pepite al posto dei proiettili. Il mondo sembra ai suoi piedi ma anche la fortuna, come i filoni d’oro, prima o poi si esaurisce… Sulle tracce di questo eroe d’altri tempi, due amanti del mistero che, affascinati dalla vita di Felix Pedro e incuriositi dalle oscure circostanze della sua morte, si impegnano in ostinate ricerche e mirabolanti indagini (riesumandone persino il corpo), per ricostruire una storia di grande fascino, epica e profondamente umana al tempo stesso.

  DAL TESTO – "I due fratelli custodivano un piccolo segreto. Non avevano detto niente alla mamma. La decisione di partire improvvisamente da casa non era stata solo per quella scenata di gelosia dopo la festa e quel colpo di fucile. C'era qualcos' altro. La mattina stessa Felice e Domenico erano scesi all'alba nei boschi della valle di Trignano a tagliare dei tronchi. In determinati periodi dell'anno abbattere o tagliare alberi era proibito, secondo precise regole della polizia forestale. Era un reato che poteva significare pesanti multe. Quello era proprio uno di quei periodi. I due fratelli, mentre lavoravano con la sega, avevano visto spuntare all'improvviso dalla macchia quei due uomini in divisa: era nata una discussione, gli animi si erano scaldati e la lite era sfociata in spintoni prima e poi era finita in modo violento. Se le erano date di santa ragione laggiù nel bosco. Felice e Domenico erano tipi che sapevano menar le mani e le due guardie avevano avuto la peggio. I due fratelli erano scappati. Avevano vagato in giro tutto il giorno, temendo di veder arrivare la polizia. La confusione della festa poi li aveva distratti e in fondo, fino a quel momento, non era successo nulla. La lite per quella ragazza, Anna, e il colpo di fucile sparato da Felice, di cui tutti parlavano, avevano convinto i due fratelli a fuggire da Trignano prima che le guardie li trovassero. Ecco perché anche Domenico aveva deciso di partire. Dovevano lasciarsi alle spalle in fretta quella storia".

  L’AUTORE - Giorgio Comaschi, attore, è conosciuto al grande pubblico per gli spettacoli televisivi Carramba che sorpresa, La Zingara, I fatti vostri, Quelli che il calcio…, Turisti per caso. Ha scritto e interpretato anche numerosi lavori per il teatro. È da sempre appassionato di sport ed è stato a lungo giornalista per La Repubblica e Stadio-Corriere dello Sport. Collabora regolarmente con Il Resto del Carlino.