Alpi Alpini Alpinismo Stampa E-mail

Giuseppe Cesare Abba

Alpi Alpini Alpinismo

L-Editrice, pagg.160, Euro 15,00

 

abba_alpi  IL LIBRO - In questo anno di celebrazioni per il centenario della morte dello scrittore garibaldino Giuseppe Cesare Abba (avvenuta a Brescia nel 1910), L-Editrice ha predisposto la presente antologia di testi abbiàni concernenti gli Alpini, l'Alpinismo, le Alpi e le zone limitrofe. Si tratta di un'ampia selezione di brani tratti dai due volumi Le Alpi nostre e le regioni ai loro piedi e Uomini e soldati, arricchiti con l'inserimento di immagini d'epoca.

  Come è noto, l'Autore ha scandito tutta la sua vita – sempre illuminata dall'ideale patriottico e Protesa verso la missione educativa - fra gli impegni dell'amministrazione pubblica, l'insegnamento, la direzione scolastica, la dedizione alla famiglia e la pubblicazione di articoli e libri: la sua intera produzione letteraria è stata raccolta in Edizione Nazionale, varata con decreto del Presidente della Repubblica, e conta una decina di volumi.

  Affascinato dal paesaggio e dalle bellezze della natura, Abba ha amato e frequentato la montagna, osservandone con attenzione ogni aspetto, come si coglie dalle sue descrizioni, non asettiche e distaccate, ma vive e partecipi del suo animo sensibile e vibrante, che non esita ad esclamare: "S'empie la mente di pensieri e il cuore di poesia!".

 

  DAL TESTO – “Quando i club alpini avevano già vita rigogliosa, furono formate le milizie alpine, tutte di coscritti nati appunto nelle Alpi. Fu un pensiero felice. E pare che fosse già passato nella mente di Garibaldi che aveva chiamati Cacciatori delle Alpi i suoi Volontari del cinquantanove. E anche si può dire che non fosse neppur tutto suo, perché Pietro Calvi chiamava già così i suoi compagni d'armi del Cadore nel quarantotto. Comunque sia, ora quelle milizie alpine sono delle migliori d'Europa. Giovani quadrati, tutti muscoli, i soldati alpini per le città, dove passano l'inverno, vanno con l'aria di gente che s'annoia di tutto. La loro vita è sulle alte montagne.

  “Lassù tutto è facile per essi; scalare picchi, traversare ghiacciai, vegliare su d'un cucuzzolo magari al turbinar della neve. E sin dove giungono i camosci, gli alpini giungono. Nella vita fatta in molti assieme, i loro cuori semplici si svegliano a sentimenti generosi di amicizia, di fratellanza, di patria”.

 

  L’AUTORE - Giuseppe Cesare Abba nacque a Cairo Montenotte (provincia di Savona) nel 1838. Dopo una prima formazione presso gli Scolopi, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Genova, dove studiò per qualche tempo. Nel 1860 si arruolò con Garibaldi partecipando alla spedizione dei Mille, esperienza fondamentale nella sua biografia, rievocata in molte delle opere. Nel 1862 si stabilì a Pisa; qui compose i due poemi In morte di Francesco Nullo (1863) e Arrigo. Da Quarto al Volturno (1866). Come garibaldino partecipò anche alla terza guerra di indipendenza (1866). Nel 1867 si stabilì a Cairo Montenotte ricoprendo incarichi nell'amministrazione del comune. In questi anni scrisse il romanzo storico Le rive della Bormida nel 1794 (1875) e la prima stesura della sua opera più nota Noterelle d'uno dei Mille edite dopo vent'anni (1880). Redatto in forma di diario, il testo rievoca la vicenda garibaldina in toni celebrativi; la distanza di tempo tra i fatti e la stesura dell'opera contribuisce a dare un tono idealizzato alla storia. L'opera di Abba fu apprezzata da Carducci, con cui lo scrittore strinse un rapporto d'amicizia; Carducci lo aiutò in seguito ad impiegarsi come professore di lettere nel liceo di Faenza dal 1881 al 1884. In questi anni Abba scrisse i racconti raccolti in Montenotte, Dego e Cosseria (1884) e Cose vedute (1887), oltre alla raccolta di versi Romagna (1887). Nel 1884 si trasferì a Brescia; nell'ultimo periodo della sua vita si dedicò alla stesura di opere divulgative sulla storia garibaldina (Storia dei Mille narrata ai giovinetti, 1904; Cose garibaldine, 1907) e manuali per la scuola e per l'esercito. Le ultime raccolte di versi hanno il titolo di Dogali (1887) e Vecchi versi (1906). Morì a Brescia nel 1910. (Daniela Gangale, liberliber.it)

 

  INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Luigi Bertino (Consigliere Nazionale Associazione Nazionale Alpini) - Le Alpi - I punti estremi del sistema alpino - Tra le Alpi e 1'Appennino - Il Colle di Cadibona - Colle di Cadibona o Colle d'Altare - Come si saran formate la Alpi - L'Età glaciale - Un po' di geologia sulle Alpi - Le Prealpi - Divisione delle Alpi - L'ala occidentale delle Alpi - L'ala orientale delle Alpi - I primi passi a salire sulle Alpi - L'alpinismo – Gli Alpini - Le Guardie Doganali - I contrabbandieri - I fiumi alpini - I laghi periferici e i laghi alpestri - Le cascate alpine - Le caverne - Le valanghe - I ghiacciai - I pozzi glaciali, marmitte dei giganti - I climi delle Alpi - Le Alpi e i venti - La nebbia nelle Alpi - La vegetazione nelle Alpi - La flora alpina - La fauna alpina - Gli uccelli - I valichi alpini e gli uccelli migratori - I rettili - Gli anfibi - I pesci - Gli insetti - L'uomo nelle Alpi - Le vie delle Alpi - Il Colle di Tenda - L' Argentera – Il Monginevro - Il Moncenisio - Piccolo San Bernardo - Il Gran San Bernardo - Il Sempione - Lo Stelvio e il Brennero - Dalle Giulie – Le Alpi, montagne sociali - I trafori delle Alpi - Ospizi alpini - Il Gran San Bernardo - Il Piccolo San Bernardo - Altri ospizi - I rifugi alpini - Le lingue nelle Alpi e la Società "Dante Alighieri" - Le piccole patrie ai piè delle Alpi - Il Monferrato - La Valle del Tanaro - Le città del Tanaro – Alba – Asti – Alessandria – Aleramo – Gli Aleramici - Il Feudalesimo - I castelli - Le plebi - Le guerre e la tregua di Dio – I semidei – I Cavalieri - La caccia - I Trovatori - La leggenda del granturco - L'altra umile pianta - Il gelso - Vite regina - Soldato alpino - Una parte di Lombardia – Bergamo - Le valli bergamasche -Val Brembana - Il Brembo - La Val Seriana - Il Serio – Valli minori - Le valli bresciane - Brescia e il Bresciano - La Val Camonica - Diario ... Le Alpi -  Gli Alpini