Lo Stato fascista Stampa E-mail

Sabino Cassese

Lo Stato fascista

il Mulino, pagg.160, Euro 14,00

 

cassese_statofascista  IL LIBRO – Il fascismo si proclamò totalitario e corporativo, ma non fu interamente né l'uno, né l'altro. Pretese di erigere un nuovo Stato, ma riutilizzò abbondantemente elementi e residui dello Stato liberale. Autoritario e dittatoriale, concentrò il potere pubblico, ma accettò anche una sua limitata pluralizzazione. Incorporò gli organismi di resistenza economica, eliminò libere elezioni, creò un surrogato della rappresentanza politica, si valse di organizzazioni satelliti, ma ricorse ad amministrazioni parallele per gestire la crisi economica. Sabino Cassese, in questo libro che è, nello stesso tempo, una storia delle istituzioni fasciste e una ricostruzione dei tipi di Stato cesaristi, esprime dubbi sul valore euristico della nozione di totalitarismo, esamina successi e fallimenti del corporativismo e propone un'analisi più complessa dei paradossi dello Stato fascista.

  DAL TESTO – “Lo Stato fascista presenta una varietà di elementi tra di loro contraddittori e tutti in contrasto con la presentazione che si fa correntemente dello Stato totalitario. Nello Stato fascista vi era un rapporto diretto leader-governati, tipico del cesarismo, ma senza la deistituzionalizzazione propria del cesarismo (al contrario, con una forte istituzionalizzazione). Era presente una forte componente autoritaria, ma anche una notevole organizzazione della mobilitazione delle masse, che non è propria dell'autoritarismo. Erano operanti rappresentanze istituzionali di gruppi naturali in posizione monopolistica, come negli Stati corporativi, ma doppiati e controllati dal governo e dalla politica. Era presente un forte motivo polemico antiliberale, ma anche l'accettazione della tradizione liberale e di alcuni suoi istituti (principali il re e il Senato). Dunque, chi voglia comprendere quale tipo di Stato fosse lo Stato fascista deve esercitarsi nell'analisi delle capacità combinatorie proprie del fascismo”.

  L’AUTORE – Sabino Cassese, uno dei maggiori esperti dei problemi dello Stato e dell'amministrazione, è professore della Scuola Normale Superiore e giudice della Corte costituzionale. È stato ministro della Funzione pubblica del governo Ciampi. Tra le sue pubblicazioni con il Mulino: Casi e materiali di diritto amministrativo (con L. Fiorentino e A. Sandulli, 2001), Il mondo nuovo del diritto (2008). Tra le sue pubblicazioni recenti con altri editori: Lo spazio giuridico globale (Laterza, 2003), Oltre lo Stato (Laterza, 2006), La nuova costituzione economica (Laterza, 2006), Il diritto globale (Einaudi, 2009), I tribunali di Babele (Donzelli, 2009), Massimo Severo Giannini (Laterza, 2010); Il diritto amministrativo: storia e prospettive (Giuffrè, 2010).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione. È esistito uno Stato fascista? – Parte prima. Che tipo di Stato era lo Stato fascista? - I. I tratti essenziali dello Stato nel periodo fascista (1. Le persistenze - 2. Le priorità della politica legislativa fascista - 3. La concentrazione del potere - 4. La pluralizzazione del potere - 5. La personalizzazione istituzionalizzata del potere - 6. La componente razionalizzatrice – 7. La lunga durata delle istituzioni degli anni Trenta) - II. Lo Stato fascista (1. La storia del problema - 2. Le difficoltà del problema - 3. Profili definitori e di metodo) - III. Le strategie istituzionali del fascismo (1. La società civile - 2. Lo Stato - 3. Lo Stato organico e le sue debolezze) - IV. La continuità Stato liberale-Stato fascista-Stato democratico (1. La stampa periodica - 2. L'associazionismo, i sindacati e i partiti - 3. La libertà d'opinione e la propaganda - 4. Gli interventi di polizia - 5. Il Sistema politico-amministrativo e il suo vertice - 6. L'ordine corporativo) - V. Uno Stato totalitario? – Parte seconda. Il corporativismo fascista e la prima crisi dello Stato - VI. Il corporativismo come fenomeno mondiale (1. Una «poussée fébrile, qui n'eut qu'un temps»? - 2. Un guazzabuglio di correnti e di idee - 3. Corporativismo fascista e prima crisi dello Stato) - VII. Lo Stato e i sindacati (1. Un rapido sguardo sulle istituzioni corporative fasciste - 2. «Incorporare gli organismi di resistenza economica negli ingranaggi dello Stato borghese» - 3. «Una piramide che poggia sul proprio vertice» - 4. La burocrazia sindacale e la promozione politica dei suoi vertici) - VIII. Le corporazioni in azione (1. Dal corporativismo senza corporazioni alle corporazioni senza corporativismo - 2. Un manuale di pratiche anticoncorrenziali - 3. Le organizzazioni corporative satelliti) - IX. Lo Stato fascista corporativo (1. Il corporativismo come surrogato della rappresentanza politica - 2. «Una nuova civiltà politica»: «attese e speranze» suscitate dal corporativismo - 3. Corporativismo e fascismo) - Ringraziamenti - Indice dei nomi